mplayer -
visualizzatore di film
mencoder - codificatore di film
mplayer
[opzioni] [file|URL|playlist|-]
mplayer [opzioni] file1 [opzioni specifiche] [file2]
[opzioni specifiche]
mplayer [opzioni] {gruppo di file ed opzioni} [opzioni
specifiche del gruppo]
mplayer [br]://[titolo][/device] [opzioni]
mplayer
[dvd|dvdnav]://[titolo|[titolo_iniziale]-titolo_finale][/device]
[opzioni]
mplayer vcd://traccia[/device]
mplayer tv://[canale]/[id_ingresso] [opzioni]
mplayer radio://[canale|frequenza][/capture] [opzioni]
mplayer pvr:// [opzioni]
mplayer dvb://[numero_scheda@]canale [opzioni]
mplayer mf://[mascherafile|@listafile] [-mf opzioni]
[opzioni]
mplayer
[cdda|cddb]://traccia[-traccia_finale][:velocità][/device]
[opzioni]
mplayer cue://file[:traccia] [opzioni]
mplayer
[file|mms[t]|http|http_proxy|rt[s]p|ftp|udp|unsv|icyx|noicyx|smb]://
[utente:password@]URL[:porta] [opzioni]
mplayer sdp://file [opzioni]
mplayer mpst://host[:porta]/URL [opzioni]
mplayer tivo://host/[list|llist|fsid] [opzioni]
gmplayer [opzioni] [-skin skin]
mencoder [opzioni] file [file|URL|-] [-o file |
file://file | smb://[utente:password@]host/percorso]
mencoder [opzioni] file1 [opzioni specifiche] [file2]
[opzioni specifiche]
mplayer è un visualizzatore di film per Linux (gira su molte altre piattaforme e architetture di CPU, controlla la documentazione). Visualizza la maggior parte dei file del tipo MPEG/VOB, AVI, ASF/WMA/ WMV, RM, QT/MOV/MP4, Ogg/OGM, MKV, VIVO, FLI, NuppelVideo, yuv4mpeg, FILM e RoQ, supportati da molti codec nativi o binari. Puoi guardare VCD, SVCD, DVD, Blu-ray, 3ivx, DivX 3/4/5, WMV e addirittura filmati con codifica H.264.
MPlayer supporta un’ampia gamma di driver di uscita video ed audio. Funziona con X11, Xv, DGA, OpenGL, SVGAlib, fbdev, AAlib, libcaca, DirectFB, Quartz, Mac OS X CoreVideo, ma puoi anche usare GGI, SDL (e tutti i loro driver), VESA (su ogni scheda compatibile VESA, anche senza X11), qualche driver di basso livello specifico per alcune schede video (per Matrox, 3dfx e ATI) e qualche scheda di decodifica MPEG hardware come la Siemens DVB, Hauppauge PVR (IVTV), DXR2 e DXR3/ Hollywood+. La maggior parte supporta la scalatura via software o hardware così puoi gustarti i filmati a schermo intero.
MPlayer ha un visualizzatore su schermo (On Screen Display, OSD) per fornire informazioni sullo stato, grandi e bei sottotitoli sfumati con antialias ed un riscontro visuale dei comandi da tastiera. Sono supportati font europei/ISO8859-1,2 (Ungherese, Inglese, Ceco, ecc.), Cirillici e Coreani insieme a 12 formati di sottotitoli (MicroDVD, SubRip, OGM, SubViewer, Sami, VPlayer, RT, SSA, AQTitle, JACOsub, PJS ed il nostro: MPsub) oltre ai sottotitoli dei DVD (flussi SPU, VOBsub e Closed Captions).
mencoder (MPlayer’s Movie Encoder, Codificatore di film di MPlayer) è un semplice codificatore di film, progettato per codificare tutti i filmati visualizzabili da MPlayer (vedi sopra) in altri formati sempre visualizzabili da MPlayer (vedi sotto). Codifica il video in formato MPEG-4 (DivX/Xvid), uno qualsiasi dei codec di libavcodec e l’audio in PCM/MP3/VBRMP3 in 1, 2 o 3 passi. Inoltre ha la capacità di copiare direttamente i flussi (stream), un potente sistema di filtri (riduci, espandi, ribalta, post elaborazione, ruota, scala, controllo rumore/ disturbo, conversioni RGB/YUV) ed oltre.
gmplayer è MPlayer con una interfaccia utente grafica. Oltre ad alcune opzioni proprie (salvate in gui.conf), ha le stesse opzioni di MPlayer, tuttavia alcune saranno salvate in gui.conf affinché possano essere selezionate in modo indipendente da MPlayer (vedi FILE DI CONFIGURAZIONE DELL’INTERFACCIA GRAFICA più avanti).
Per farti iniziare rapidamente puoi trovare degli esempi di utilizzo alla fine di questa pagina di manuale.
Controlla anche la documentazione in formato HTML!
Nota alla traduzione italiana: nella traduzione alcune parole sono rimaste in inglese (driver in testa) perché ritengo che renda il tutto più chiaro. Alcune parole sono state invece tradotte ma potreste non riconoscerle (ad esempio sharpness) perciò a volte, soprattutto per quello che riguarda opzioni avanzate di codifica oppure opzioni di debug, potrebbero essere più comprensibili le pagine di manuale in inglese ;-).
MPlayer ha
un’interfaccia di controllo completamente
configurabile, guidata da comandi, che ti permette di
controllarlo usando la tastiera, il mouse, un joystick
oppure un controllo remoto (utilizzando LIRC).
Controlla l’opzione -input per vedere come
personalizzarla.
Controlli da tastiera
SINISTRA e DESTRA
Ricerca indietro/avanti di 10 secondi.
SU e GIÙ
Ricerca avanti/indietro di 1 minuto.
PGSU e PGGIÙ
Ricerca avanti/indietro di 10 minuti.
[ e ]
Aumenta/diminuisce la velocità di riproduzione del 10%.
{ e }
Dimezza/raddoppia la velocità di riproduzione.
BACKSPACE
Ripristina la velocità di riproduzione iniziale.
< e >
Va indietro/avanti nella playlist.
ENTER
Va avanti nella playlist, anche oltre la fine.
HOME e FINE
Passa alla voce successiva/precedente nella playlist.
INS e CANC (solo playlist ASX)
Va alla successiva/precedente sorgente alternativa.
p / SPAZIO
Pausa film (un’altra pressione la toglie).
.
Passo avanti. Premendolo una volta il film passa in pausa, ogni pressione seguente riprodurrà solo un fotogramma per poi tornare in modalità di pausa (qualsiasi altro tasto continua).
q / ESC
Smette di riprodurre ed esce.
U
Ferma la riproduzione (ed esce se non è specificata -idle).
+ e -
Regola il ritardo audio di +/- 0.1 secondi.
/ e *
Diminuisce/aumenta il volume.
9 e 0
Diminuisce/aumenta il volume.
( and )
Regola il bilanciamento audio a favore del canale sinistro/ destro.
m
Suono muto.
_ (solo MPEG-TS, AVI e libavformat)
Passa attraverso tutte le tracce video disponibili.
# (solo DVD, Blu-ray, MPEG, Matroska, AVI e libavformat)
Passa attraverso tutte le tracce audio disponibili.
TAB (solo MPEG-TS e libavformat)
Passa attraverso tutti i programmi disponibili.
f
Attiva/disattiva schermo intero (vedi anche opzione -fs).
T
Attiva/disattiva stay-on-top (rimani in primo piano) (vedi anche opzione -ontop).
w e e
Diminuisce/aumenta la gamma del pan-and-scan.
o
Cambia lo stato dell’OSD: nessuno / posizione / posizione + tempo / posizione + tempo + tempo totale.
d
Cambia lo stato dello scarto frame: nessuno / salta visualizzazione / salta decodifica (vedi -framedrop e -hardframedrop).
v
Cambia la visibilità dei sottotitoli.
j e J
Passa attraverso le lingue possibili dei sottotitoli.
y e g
Va avanti/indietro nella lista dei sottotitoli.
F
Cambia la visualizzazione dei sottotitoli forzati ("forced subtitles").
a
Cambia l’allineamento dei sottotitoli: in alto / al centro / in basso.
x e z
Regola il ritardo dei sottotitoli di +/- 0.1 secondi.
c (solo -capture)
Avvia/interrompe la cattura del flusso primario.
r e t
Regola la posizione dei sottotitoli più su/più giù.
i (solo modalità -edlout)
Imposta l’inizio o la fine di un punto di salto EDL e lo scrive sul file dato.
s (solo -vf screenshot)
Salva un’istantanea ("screenshot").
S (solo -vf screenshot)
Inizia/smette di salvare istantanee.
I
Mostra il nome del file sull’OSD.
P
Mostra la barra di avanzamento, il tempo trascorso e la durata totale sull’OSD.
! e @
Va all’inizio del capitolo precedente/successivo.
D (solo -vo xvmc, -vo vdpau, -vf yadif, -vf kerndeint)
Attiva/disattiva deinterlacciatore.
|
A |
Passa attraverso tutte le angolazioni del DVD. |
(I seguenti
tasti sono validi solo quando si usa un dispositivo di
uscita con accelerazione hardware (xv, (x)vidix, (x)mga,
ecc.), il filtro software di equalizzazione (-vf eq oppure
-vf eq2) oppure quello di tonalità (-vf hue)).
1 e 2
Regola il contrasto.
3 e 4
Regola la luminosità.
5 e 6
Regola la tonalità (hue).
7 e 8
Regola la saturazione.
(I seguenti
tasti sono validi solo quando si utilizza il driver di
uscita video quartz oppure corevideo).
command + 0
Ridimensiona la finestra del video a metà della sua dimensione originale.
command + 1
Ridimensiona la finestra del video alla sua dimensione originale.
command + 2
Ridimensiona la finestra del video al doppio della sua dimensione originale.
command + f
Cambia la modalità a schermo intero (vedi anche -fs).
command + [ e command + ]
Regola il canale alpha della finestra del video.
(I seguenti
tasti sono validi solo se utilizzi il driver di uscita video
sdl).
c
Passa attraverso le modalità a schermo intero disponibili.
n
Ripristina la modalità di default.
(I seguenti
tasti sono validi solo se utilizzi una tastiera con tasti
multimediali).
PAUSA
Pausa.
STOP
Smette di riprodurre ed esce.
PREVIOUS e NEXT
Ricerca indietro/avanti di 1 minuto.
(I seguenti
tasti sono validi solo se MPlayer è stato compilato
col supporto di ingresso TV o DVB e hanno precedenza su
quelli definiti precedentemente).
h e k
Seleziona il canale precedente/successivo.
n
Cambia la norma.
u
Cambia la lista dei canali.
(I seguenti
tasti sono validi solo se MPlayer è stato compilato
col supporto dvdnav: vengono usati per navigare nei menu).
8 tastierino numerico
Sceglie il pulsante su.
2 tastierino numerico
Sceglie il pulsante giù.
4 tastierino numerico
Sceglie il pulsante sinistra.
6 tastierino numerico
Sceglie il pulsante destra.
5 tastierino numerico
Ritorna al menu principale.
7 tastierino numerico
Ritorna al menu più prossimo (l’ordine di preferenza è: capitolo->titolo->principale).
ENTER tastierino numerico
Conferma la scelta.
(I seguenti
tasti vengono usati per controllare il televideo della TV
(teletext), i cui dati possono arrivare sia da una sorgente
TV analogica sia da un flusso MPEG).
X
Attiva/disattiva il televideo.
Q and W
Va alla pagina televideo successiva/precedente.
controlli da mouse
pulsanti 3 e 4
Ricerca indietro/avanti di 1 minuto.
pulsanti 5 e 6
Diminuisce/aumenta il volume.
controlli da joystick
sinistra e destra
Ricerca indietro/avanti di 10 secondi.
su e giù
Ricerca avanti/indietro di 1 minuto.
pulsante 1
Pausa.
pulsante 2
Cambia lo stato dell’OSD: nessuno / posizione / posizione + tempo / posizione + tempo + tempo totale.
pulsanti 3 e 4
Diminuisce/aumenta il volume.
Ogni opzione ’flag’ ha una controparte ’noflag’, p.es. l’opposto dell’opzione -fs è -nofs.
Se una opzione è marcata come ’(solo XXX)’ allora funzionerà solo in combinazione con l’opzione XXX oppure se XXX è stato compilato nell’eseguibile che stai usando.
NOTA:
L’interprete delle sotto-opzioni (usato ad esempio per
le sotto-opzioni di -ao pcm) supporta un modo speciale di
interpretare le stringhe, da usare principalmente con GUI
esterne.
Ha il seguente formato:
%n%stringa_di_lunghezza_n
ESEMPI:
mplayer -ao pcm:file=%10%C:test.wav test.avi
Oppure in uno script:
mplayer -ao pcm:file=%’expr length
"$NOME"’%"$NOME" test.avi
Puoi mettere
tutte le opzioni in file di configurazione che verranno
letti ogni volta che MPlayer o MEncoder vengono lanciati. Il
file di configurazione globale ’mplayer.conf’
è nella tua directory di configurazione (p.es.
/etc/mplayer o /usr/local/etc/mplayer), quello specifico
dell’utente è ’~/.mplayer/config’.
Il file di configurazione per MEncoder è
’mencoder.conf’ nella tua directory di
configurazione (p.es. /etc/mplayer o
/usr/local/etc/mplayer), quello specifico dell’utente
è ’~/.mplayer/mencoder.conf’. Le opzioni
specifiche dell’utente hanno precedenza sulle opzioni
globali (nel caso di gmplayer, quelle del file
gui.conf hanno la precedenza su quelle dell’utente) e
le opzioni della linea di comando hanno precedenza su quelle
specificate in entrambi i file. La sintassi del file di
configurazione è ’option=
Puoi anche scrivere configurazioni specifiche per i singoli file. Se desideri avere un file di configurazione per un file che si chiama ’movie.avi’, crea un file di nome ’movie.avi.conf’ con le opzioni specifiche dentro di esso e salvalo in ~/.mplayer/. Puoi anche mettere tale file di configurazione nella stessa directory in cui si trova il file relativo, sempre che tu imposti poi l’opzione -use-filedir-conf (dalla riga comando oppure nel tuo file di configurazione globale). Se viene trovato un file di configurazione specifico nella stessa directory del file, nessun file di configurazione specifico viene letto da ~/.mplayer. Inoltre, l’opzione -use-filedir-conf abilita i file di configurazione specifici nella directory. Per questo MPlayer dapprima cerca di caricare un mplayer.conf dalla stessa directory del file riprodotto e poi cerca un file di configurazione specifico.
ESEMPIO DI UN FILE DI CONFIGURAZIONE PER MPLAYER:
# Usa il driver
Matrox per default.
vo=xmga
# Mi piace stare a testa in giù mentre guardo i
video.
flip=yes
# Decodifica/Codifica file multipli di tipo PNG,
# da lanciare con mf://filemask
mf=type=png:fps=25
# Le immagini vacue in negativo sono forti.
vf=eq2=1.0:-0.8
ESEMPIO DI UN FILE DI CONFIGURAZIONE PER MENCODER:
# Voglio che
MEncoder scriva questo file di output per default.
o=encoded.avi
# Le 4 righe seguenti fanno sì che mencoder tv://
inizi subito a registrare.
oac=pcm=yes
ovc=lavc=yes
lavcopts=vcodec=mjpeg
tv=driver=v4l2:input=1:width=768:height=576:device=/dev/video0:audiorate=48000
# un gruppo più complesso di opzioni di default per
la codifica
lavcopts=vcodec=mpeg4:autoaspect=1
lameopts=aq=2:vbr=4
ovc=lavc=1
oac=lavc=1
passlogfile=pass1stats.log
noautoexpand=1
subfont-autoscale=3
subfont-osd-scale=6
subfont-text-scale=4
subalign=2
subpos=96
spuaa=20
FILE DI CONFIGURAZIONE DELL’INTERFACCIA GRAFICA
Le opzioni specifiche della GUI sono (tra parentesi i nomi di quelle di MPlayer): ao_alsa_device (alsa:device=) (solo ALSA), ao_alsa_mixer (mixer) (solo ALSA), ao_alsa_mixer_channel (mixer-channel) (solo ALSA), ao_esd_device (esd:) (solo ESD), ao_extra_stereo (af extrastereo) (default: 1.0), ao_extra_stereo_coefficient (af extrastereo=), ao_oss_device (oss:) (solo OSS), ao_oss_mixer (mixer) (solo OSS), ao_oss_mixer_channel (mixer-channel) (solo OSS), ao_sdl_subdriver (sdl:) (solo SDL), ao_surround (non utilizzata), ao_volnorm (af volnorm), autosync (abilita/disabilita), autosync_size (autosync), cache (abilita/disabilita), cache_size (cache), enable_audio_equ (af equalizer), equ_band_00 ... equ_band_59, (af equalizer=), equ_channel_1 ... equ_channel_6 (af channels=), gui_main_pos_x, gui_main_pos_y, gui_save_pos (sì/no), gui_video_out_pos_x, gui_video_out_pos_y, playbar (abilita/disabilita), show_videowin (sì/no), vf_lavc (vf lavc) (solo DXR3), vf_pp (vf pp), vo_dxr3_device (non utilizzata) (solo DXR3).
Le opzioni di MPlayer salvate in gui.conf (nomi delle opzioni della GUI, tra parentesi i nomi di quelle di MPlayer) sono: a_afm (afm), ao_driver (ao), ass_bottom_margin (ass-bottom-margin) (solo ASS), ass_enabled (ass) (solo ASS), ass_top_margin (ass-top-margin) (solo ASS), ass_use_margins (ass-use-margins) (solo ASS), cdrom_device (cdrom-device), dvd_device (dvd-device), font_autoscale (subfont-autoscale) (solo FreeType), font_blur (subfont-blur) (solo FreeType), font_encoding (subfont-encoding) (solo FreeType), font_factor (ffactor), font_name (font), font_osd_scale (subfont-osd-scale) (solo FreeType), font_outline (subfont-outline) (solo FreeType), font_text_scale (subfont-text-scale) (solo FreeType), gui_skin (skin), load_fullscreen (fs), osd_level (osdlevel), softvol (softvol), stopxscreensaver (stop-xscreensaver), sub_auto_load (autosub), sub_cp (subcp) (solo iconv), sub_overlap (overlapsub), sub_pos (subpos), sub_unicode (unicode), v_flip (flip), v_framedrop (framedrop), v_idx (idx), v_ni (ni), v_vfm (vfm), vf_autoq (autoq), vo_direct_render (panscan), vo_doublebuffering (dr), vo_driver (vo), vo_panscan (double).
Per facilitare il lavoro con differenti configurazioni, possono venir definiti dei profili nei file di configurazione. Un profilo inizia con il suo nome tra parentesi quadre, per es. ’[il-mio-profilo]’. Tutte le opzioni seguenti faranno parte di tale profilo. Una descrizione (mostrata poi da -profile help) può esser definita con l’opzione profile-desc. Per indicare la fine del profilo, se ne può iniziare un altro oppure usare il nome di profilo ’default’ e continuare con le opzioni abituali.
ESEMPI DI PROFILI PER MPLAYER:
[protocol.dvd]
profile-desc="profilo per flussi dvd://"
vf=pp=hb/vb/dr/al/fd
alang=en
[protocol.dvdnav]
profile-desc="profilo per flussi dvdnav://"
profile=protocol.dvd
mouse-movements=yes
nocache=yes
[extension.flv]
profile-desc="profilo per file .flv"
flip=yes
[vo.pnm]
outdir=/tmp
[ao.alsa]
device=spdif
ESEMPI DI PROFILI PER MENCODER:
[mpeg4]
profile-desc="Codifica MPEG4"
ovc=lacv=yes
lavcopts=vcodec=mpeg4:vbitrate=1200
[mpeg4-hq]
profile-desc="Codifica MPEG4 HQ"
profile=mpeg4
lavcopts=mbd=2:trell=yes:v4mv=yes
-codecpath
Specifica una directory per i codec binari.
-codecs-file
Sovrascrive il percorso di ricerca standard e utilizza il file specificato al posto di quello integrato nel programma (codecs.conf).
-include
Specifica un file di configurazione da interpretare dopo quelli di default.
-list-options
Stampa tutte le opzioni disponibili.
-msgcharset
Converte i messaggi della
console nel set di caratteri specificato (default:
autodetect). Il testo verrà mostrato con la codifica
specificata con l’opzione di configurazione --charset.
Impostalo a "noconv" per disabilitare la
conversione (per es. se hai problemi con iconv).
NOTA: L’opzione ha effetto dopo che
l’interpretazione della linea di comando è
terminata. La variabile di ambiente MPLAYER_CHARSET
può aiutarti per evitare sporcizia nelle prime linee
stampate.
-msgcolor
Abilita l’emissione di messaggi colorati su terminali che usano colori ANSI.
-msglevel
Controlla direttamente la
verbosità per ogni modulo. Il modulo
’all’ cambia la verbosità di tutti i
moduli non esplicitamente specificati sulla riga comando.
Vedi ’-msglevel help’ per una lista di tutti i
moduli.
NOTA: Alcuni messaggi sono emessi prima che venga
interpretata la riga di comando e sono perciò non
influenzati da -msglevel. Per controllarli devi usare la
variabile d’ambiente MPLAYER_VERBOSE, per i dettagli
leggi la sua descrizione sotto.
Livelli disponibili:
|
-1 |
silenzio completo |
|||
|
0 |
solo messaggi fatali |
|||
|
1 |
messaggi d’errore |
|||
|
2 |
messaggi di attenzione |
|||
|
3 |
suggerimenti brevi |
|||
|
4 |
messaggi informativi |
|||
|
5 |
messaggi di stato (default) |
|||
|
6 |
messaggi verbosi |
|||
|
7 |
livello di debug 2 |
|||
|
8 |
livello di debug 3 |
|||
|
9 |
livello di debug 4 |
-msgmodule
Antepone il nome del modulo ad ogni messaggio su console.
-noconfig
Non interpreta i file di
configurazione selezionati.
NOTA: Se si specificano le opzioni -include o
-use-filedir-conf sulla riga di comando, esse vengono
rispettate.
Le opzioni disponibili sono:
all
tutti i file di configurazione
gui (solo GUI)
file di configurazione della GUI
system
file di configurazione di sistema
user
file di configurazione dell’utente
-quiet
Rende l’emissione su console meno prolissa, in particolare disattiva la scrittura della linea di stato (cioè A: 0.7 V: 0.6 A-V: 0.068 ...) Particolarmente utile su terminali lenti oppure che non funzionano correttamente e non gestiscono in modo giusto il ritorno carrello (cioè \r).
-priority
Seleziona la priorità
del processo MPlayer in accordo con le priorità
predefinite disponibili sotto Windows e OS/2. Possibili
valori di
idle|belownormal|normal|abovenormal|high|realtime
ATTENZIONE: Utilizzare la priorità realtime può causare blocchi del sistema.
-profile
Utilizza il/i profilo/i selezionato/i, -profile help mostra una lista dei profili definiti.
-really-quiet (vedi anche -quiet)
Emette ancora meno messaggi di output e di stato che con -quiet. Disattiva anche le finestre di errore della GUI.
-show-profile
Mostra la descrizione ed il contenuto di un profilo.
-use-filedir-conf
Cerca una configurazione
specifica per il file nella stessa directory da cui il file
stesso viene riprodotto.
ATTENZIONE: Potrebbe esser pericoloso riproducendo da
supporti non affidabili.
-v
Aumenta il livello di verbosità, di un livello per ogni -v trovata sulla riga comando.
-autoq
Cambia dinamicamente il livello di post elaborazione a seconda del tempo di CPU libero. Il numero che specifichi sarà il massimo livello usato. Normalmente puoi usare qualche numero grande. Devi usare l’opzione -vf [s]pp senza parametri per fare funzionare questa opzione.
-autosync
Regola gradualmente la sincronizzazione A/V basandosi sulla misurazione del ritardo dell’audio. Specificando -autosync 0, il valore di default, la temporizzazione dei frame sarà basata interamente sulla misurazione del ritardo dell’audio. L’opzione -autosync 1 si comporta nello stesso modo, ma viene cambiato leggermente l’algoritmo di correzione A/V. Un filmato con una velocità (framerate) irregolare che viene visualizzato in modo corretto con -nosound può spesso venir aiutato impostando questo parametro ad un valore maggiore di 1. Maggiore il valore, più il comportamento sarà simile all’utilizzo di -nosound. Prova -autosync 30 per minimizzare problemi con driver audio che non implementano una misura perfetta del ritardo audio. Con questo valore, se capita un grande ritardo nella sincronizzazione A/V, in circa 1 o 2 secondi tutto quanto si sistemerà. Questo ritardo nella reazione ad improvvisi scostamenti A/V dovrebbe essere l’unico effetto collaterale nell’abilitare questa opzione, per tutti i driver audio.
-benchmark
Stampa qualche statistica
sull’uso della CPU e sui fotogrammi scartati, al
termine della riproduzione. Usalo in combinazione con
-nosound e -vo null se vuoi testare solo il codec video.
NOTA: Con questa opzione MPlayer ignorerà la
durata dei fotogrammi quando si riproduce solo video (puoi
pensare a questo come a fps, fotogrammi per secondo,
infiniti).
-colorkey
Imposta colorkey ad un valore RGB di tua scelta. 0x000000 è nero e 0xffffff è bianco. Supportato solo dai driver di uscita video cvidix, fbdev, svga, vesa, winvidix, xmga, xvidix, xover, xv (vedi -vo xv:ck), xvmc (vedi -vo xv:ck) e directx.
-nocolorkey
Disabilita il colorkey. Supportato solo dai driver di uscita cvidix, fbdev, svga, vesa, winvidix, xmga, xvidix, xover, xv (vedi -vo xv:ck), xvmc (vedi -vo xv:ck) e directx.
-correct-pts (SPERIMENTALE)
Esegue MPlayer in una modalità sperimentale dove i timestamp per i fotogrammi video vengono calcolati diversamente e sono supportati i filtri video che aggiungono nuovi fotogrammi o modificano i timestamp di quelli presenti. Timestamp più precisi possono esser notati per esempio riproducendo sottotitoli temporizzati con cambi scena con l’opzione -ass. Senza -correct-pts la temporizzazione dei sottotitoli sarà tipicamente spostata di qualche fotogramma. Questa opzione non funziona correttamente con alcuni demuxer e codec.
-crash-debug (CODICE DI DEBUG)
Attiva automaticamente gdb dopo un crash oppure SIGTRAP. Il supporto deve essere compilato all’interno del programma, configurandolo con --enable-crash-debug.
-doubleclick-time
Tempo in millisecondi per
considerare due click consecutivi come un doppio click
(default: 300). Impostalo a 0 per far in modo che sia usata
l’impostazione del gestore di finestre (solo -vo
directx).
NOTA: Otterrai risultati leggermente diversi a seconda
che tu abbia o no collegato un comando a MOUSE_BTN0_DBL o
MOUSE_BTN0-MOUSE_BTN0_DBL.
-edlout
Crea un nuovo file e scrive comandi della lista di decisione di modifica (EDL) in questo file. Durante la riproduzione, l’utente preme ’i’ per impostare l’inizio o la fine di un blocco da saltare. Questo fornisce un punto di partenza dal quale l’utente può successivamente ottimizzare tali comandi EDL. Vedi http://www.mplayerhq.hu/DOCS/HTML/it/edl.html per i dettagli.
-edl-backward-delay
Quando si utilizza EDL durante la riproduzione e si torna indietro nel filmato, è possibile finire nel mezzo di una scrittura EDL. In questo caso MPlayer cercherà più indietro della posizione iniziale della scrittura EDL e salterà immediatamente la scena specificata nella scrittura stessa. Per evitare questo comportamento, MPlayer passa a un determinato intervallo di tempo prima dell’inizio della scrittura EDL. Questo parametro permette di specificare in secondi questo intervallo (default: 2 secondi).
-edl-start-pts
Regola le posizioni nelle scritture EDL in base al tempo iniziale di riproduzione del file. Alcuni formati, in particolare MPEG TS, iniziano solitamente con valori PTS diversi da zero e quando producono un file EDL con l’opzione -edlout le scritture EDL contengono valori assoluti che sono corretti solo per questo specifico file. Se ricodificato in un formato differente, questo file EDL non sarà più valido. Specificando -edl-start-pts adatterà automaticamente le posizioni EDL in base al tempo di inizio: quando si crea il file EDL sottrae il tempo iniziale da ogni scrittura EDL, quando si riproduce con un file EDL aggiunge il tempo d’inizio del file ad ogni posizione EDL.
-noedl-start-pts
Disabilita la regolazione delle posizioni EDL.
-enqueue (solo GUI)
Accoda i file specificati sulla linea di comando nella playlist invece di riprodurli immediatamente.
-fixed-vo
Forza un sistema video fisso per più file (una sola inizializzazione / deinizializzazione per tutti i file). Perciò solo una finestra verrà aperta per tutti i file. Attualmente i seguenti driver funzionano con fixed-vo: gl, gl2, mga, svga, x11, xmga, xv, xvidix e dfbmga.
-framedrop (vedi anche
-hardframedrop, sperimentale se non con
-nocorrect-pts)
Elimina la visualizzazione di alcuni fotogrammi per mantenere il sincronismo A/V con sistemi lenti. I filtri video non vengono applicati a questi fotogrammi. Nel caso di fotogrammi di tipo B (B-frames) viene saltata completamente anche la decodifica.
-(no)gui
Abilita o disabilita l’interfaccia GUI (il default dipende dal nome dell’eseguibile). Funziona solo come primo argomento sulla riga comando. Non funziona come opzione nel file di configurazione.
-gui-include
GUI)
Specifica un file di configurazione per la GUI da utilizzare dopo quello di default (gui.conf).
-h, -help, --help
Visualizza un breve elenco delle opzioni.
-hardframedrop (sperimentale se non con -nocorrect-pts)
Scarto ancora più intenso di fotogrammi (rovina la decodifica). Porta a distorsione delle immagini! Nota che nello specifico il decodificatore libmpeg2 può andare in crash, quindi considera l’utilizzo di "-vc ffmpeg12,".
-heartbeat-cmd
Comando da eseguire attraverso system() ogni 30 secondi durante la riproduzione - per es. usando la shell.
NOTA: MPlayer usa questo comando senza fare alcun controllo, è tua responsabilità assicurarti che non causi problemi di sicurezza (per es. assicurati di usare percorsi assoluti se "." e nella tua PATH, come in Windows). Funziona solamente riproducendo video (per es. non funziona con -novideo, mentre con -vo null sì).
Questo può essere usato (male) per disabilitare salvaschermi che non usano le corrette API di X (vedi anche -stop-xscreensaver). Se pensi sia troppo complicato, chiedi all’autore del salvaschermo di supportare le API di X adeguate.
ESEMPIO per xscreensaver: mplayer -heartbeat-cmd "xscreensaver-command -deactivate" file
ESEMPIO per il salvaschermo di GNOME: mplayer -heartbeat-cmd "gnome-screensaver-command -p" file
-identify
Scorciatoia per -msglevel identify=4. Visualizza i parametri del file in un formato facile da interpretare. Stampa anche informazioni dettagliate sui sottotitoli, le tracce audio e i vari ID. In alcuni casi puoi avere più informazioni utilizzando -msglevel identify=6. Per esempio, per un DVD o un Blu-ray verranno mostrati i capitoli e la durata di ogni titolo, così come l’ID del disco. Usala con -frames 0 per eliminare tutte le emissioni su console. Lo script di appoggio TOOLS/midentify.sh toglie il resto delle stampe di MPlayer e (si spera) corregge per la shell (shellescapes) i nomi dei file.
-idle (vedi anche -slave)
Fa in modo che MPlayer attenda
senza far nulla invece che chiudersi quando non
c’è alcun file da riprodurre. Principalmente
utile in modalità slave quando MPlayer può
esser controllato attraverso comandi di input.
Per gmplayer -idle è il default, -noidle
chiuderà la GUI dopo che tutti i file saranno stati
riprodotti.
-input
Questa opzione può
essere usata per configurare certe parti del sistema di
input. I percorsi sono relativi a ~/.mplayer/.
NOTA: L’autorepeat (autoripetizione) è
attualmente supportata solo dai joystick.
I comandi disponibili sono:
conf=
Specifica il file di
configurazione dell’input se diverso da quello di
default ~/.mplayer/input.conf. Se il parametro è
senza percorso completo viene considerato
~/.mplayer/
ar-dev=
Dispositivo da usare per il telecomando Apple IR (solo Linux, rilevato automaticamente di default).
ar-delay
Ritardo in msec prima di cominciare ad autoripetere un tasto (0 per disabilitare)
ar-rate
Numero di pressioni di un tasto da generare quando è attivo l’autorepeat.
(no)default-bindings
Usa i collegamenti ai tasti come sono impostati di default in MPlayer.
keylist
Stampa tutti i tasti che possono essere collegati ad un comando.
cmdlist
Stampa tutti i comandi che possono essere collegati ad un tasto.
js-dev
Specifica il device del joystick da usare (default: /dev/input/js0).
file=
Legge i comandi dal file
specificato. Normalmente utile con un FIFO.
NOTA: Quando il file specificato è un FIFO
MPlayer ne apre entrambi gli estremi così puoi dare
molti ’echo "seek 10" > mp_pipe’ e
la pipe rimarrà valida.
-key-fifo-size <2-65000>
Specifica la dimensione del FIFO che memorizza gli eventi della tastiera (default: 7). Un FIFO di dimensione n può bufferizzare (n-1) eventi. Se è troppo piccolo alcuni eventi potrebbero venir persi. Se è troppo grande, MPlayer potrebbe sembrare bloccato mentre elabora gli eventi bufferizzati. Per avere lo stesso comportamento presentato prima dell’introduzione di questa opzione devi impostarla a 2 per Linux e a 1024 per Windows. Per un valore basso è necessario disabilitare il doppio click impostando -doubleclick-time a 0 in modo da non contendersi i normali eventi per il buffer.
-lircconf
Specifica un file di configurazione per LIRC (default: ~/.lircrc).
-list-properties
Stampa una lista delle proprietà disponibili.
-loop
Ripete la riproduzione del film
-menu (solo menu OSD)
Attiva il supporto per il menu su OSD.
-menu-cfg
Usa un file alternativo per menu.conf.
-menu-chroot
Restringe (chroot) il menu di selezione file a uno specifico percorso.
ESEMPIO:
-menu-chroot=/home
Restringe il menu di selezione a /home e sottostanti (per es. non sarà possibile alcun accesso a /, ma a /home/nome_utente sì).
-menu-keepdir (solo menu OSD)
Il gestore dei file parte dall’ultimo percorso conosciuto, invece che dalla directory corrente.
-menu-root
Specifica il menu principale.
-menu-startup (solo menu OSD)
Visualizza il menu principale alla partenza di MPlayer.
-mouse-movements
Permette a MPlayer di ricevere eventi del puntatore riportati dal driver di uscita video. Necessario per selezionare i bottoni nei menu dei DVD. Gestita solo per uscite video basate su X11 (x11, xv, xvmc, ecc.) e per gl, gl2, direct3d e corevideo.
|
-noar |
Disabilita la gestione del telecomando AppleIR. |
-noconsolecontrols
Impedisce ad MPlayer di leggere gli eventi dei tasti dallo standard input. Utile quando si leggono dati direttamente dallo standard input. Questa opzione viene abilitata automaticamente quando viene trovato - sulla riga comando. Ci sono situazioni in cui devi impostarlo manualmente, per es. se apri /dev/stdin (o l’equivalente sul tuo sistema), usi stdin in una playlist o vuoi leggere da stdin più avanti attraverso i comandi slave loadfile o loadlist.
-nojoystick
Disabilita il supporto per il joystick.
-nolirc
Disabilita il supporto per LIRC.
-nomouseinput
Disabilita la gestione dell’ingresso della pressione/rilascio dei bottoni del mouse (i menu del contesto di mozplayerxp si basano su questa opzione).
-rtc (solo RTC)
Abilita l’utilizzo di Linux RTC (realtime clock, orologio in tempo reale - /dev/rtc) per la gestione delle temporizzazioni. Questo risveglia il processo ogni 1/1024 di secondo per controllare il tempo corrente. Inutile con kernel Linux moderni configurati come desktop, visto che essi risvegliano già il processo con una precisione simile usando lo sleep normale di sistema.
-playing-msg
Stampa una stringa prima di inziare la riproduzione. Sono supportate le seguenti espansioni:
${NOME}
Espande al valore della proprietà NOME.
?(NOME:TESTO)
Espande a TESTO solo se la proprietà NOME è disponibile.
?(!NOME:TESTO)
Espande a TESTO solo se la proprietà NOME non è disponibile.
-playlist
Riproduce i file secondo la
playlist specificata (formato ASX, Winamp, SMIL oppure
un-file-per-linea)
NOTA: Questa opzione è considerata un file
perciò le opzioni trovate successivamente ad essa
verranno applicate solo agli elementi di questa playlist.
FIXME: Questo deve essere chiarito e documentato in modo
esauriente.
-rtc-device
Utilizza il dispositivo specificato per le temporizzazioni con RTC.
-shuffle
Riproduce i file in ordine casuale.
-skin
Carica la skin dalla directory specificata come parametro sotto le directory di default delle skin, ~/.mplayer/skins/ e /usr/ local/share/mplayer/skins/.
ESEMPIO:
-skin fittyfene
Prova prima in ~/.mplayer/skins/fittyfene e poi in /usr/ local/share/mplayer/skins/fittyfene.
-slave (vedi anche -input)
Attiva la modalità slave
(schiavo o servo) nella quale MPlayer funziona come
riproduttore asservito (backend) di altri programmi. Invece
di intercettare gli eventi della tastiera, MPlayer
leggerà i comandi separati dal carattere di nuova
linea (newline, \n) da stdin.
NOTA: Vedi -input cmdlist per la lista dei comandi in
modalità slave e DOCS/tech/slave.txt per la loro
descrizione. Tra l’altro questa opzione non è
indicata per disabilitare altri input, per es. attraverso la
finestra del video, per far ciò usa altri metodi come
-input nodefault-bindings:conf=/dev/null.
-softsleep
Controlla la temporizzazione verificando continuamente il tempo corrente invece di chiedere al kernel di risvegliare MPlayer al momento giusto. Utile se la temporizzazione del tuo kernel è imprecisa e non puoi usare RTC. Utilizza però maggiormente la CPU.
-sstep
Salta
-udp-ip
Imposta l’indirizzo di destinazione dei datagrammi inviati dall’opzione -udp-master. Impostandola a un indirizzo broadcast permette a più slave di avere lo stesso indirizzo per la sincronizzazione al master (default: 127.0.0.1).
-udp-master
Invia un datagramma a -udp-ip su -udp-port appena prima di riprodurre ogni frame. Il datagramma indica la posizione del master nel file.
-udp-port
Imposta la porta di destinazione dei datagrammi inviati dall’opzione -udp-master e la porta su cui ascolta -udp-slave (default: 23867).
-udp-seek-threshold
Quando il master effettua la
ricerca, lo slave deve decidere se cercare anch’esso o
mettersi in pari facendo la codifica dei frame senza pause
tra i frame. Se il master è distante più di
-udp-slave
Ascolta su -udp-port e verifica la posizione del master.
-a52drc
Seleziona il livello di
Rapporto di Compressione Dinamica (Dynamic Range
Compression) per i flussi audio AC-3.
-aid
Seleziona il canale audio (MPEG: 0-31, AVI/OGM: 1-99, ASF/RM: 0-127, VOB(AC-3): 128-159, VOB(LPCM): 160-191, MPEG-TS 17-8190). MPlayer stampa gli id audio disponibili se viene lanciato in modalità verbosa (-v). Quando si riproduce un flusso MPEG-TS, MPlayer/MEncoder useranno il primo programma (se presente) con il flusso audio scelto.
-ausid
Selezione il canale del sottoflussio audio. Attualmente la gamma valida è 0x55..0x75 e viene applicata solo ad un flusso MPEG-TS quando viene decodificato dal demuxer nativo (non da libavformat). Il tipo di formato potrebbe non venir identificato correttamente a causa del modo in cui questa informazione (o la sua assenza) viene impacchettata nel flusso, ma decodificherà correttamente i flussi audio quando sono presenti più sottoflussi. MPlayer emette gli ID dei sottoflussi disponibili se eseguito con -identify.
-alang
Specifica una lista di priorità dei linguaggi audio da utilizzare. Formati contenitore diversi utilizzano diversi codici. I DVD utilizzano i codici a due lettere ISO 639-1, Matroska, MPEG-TS e NUT usano i codici a tre lettere ISO 639-2 mentre OGM usa un identificatore libero. MPlayer stampa i linguaggi disponibili se viene lanciato in modalità verbosa (-v).
ESEMPIO:
mplayer dvd://1 -alang it,en
Seleziona la traccia italiana su un DVD e passa all’inglese se l’italiano non è disponibile.
mplayer -alang jpn example.mkv
Riproduce un file Matroska in giapponese.
-audio-demuxer <[+]nome> (solo -audiofile)
Forza il tipo di demuxer audio per -audiofile. Usa un ’+’ prima del nome per forzarlo, il che eviterà alcuni controlli! Fornisci il nome del demuxer come indicato da -audio-demuxer help. Per retrocompatibilità accetta anche l’ID del demuxer come definito in libmpdemux/demuxer.h. -audio-demuxer audio o -audio-demuxer 17 forza il formato MP3.
-audiofile
Suona un file audio da un file esterno (WAV, MP3 oppure Ogg Vorbis) mentre visualizza un filmato.
-audiofile-cache
Abilita il caching per il flusso usato da -audiofile, utilizzando la quantità di memoria specificata.
-reuse-socket (solo udp://)
Permette ad un socket di essere riutilizzato da altri processi appena viene chiuso.
-bandwidth
Specifica la massima larghezza di banda (bandwidth) per lo streaming attraverso una rete (per quei server che sono capaci di inviare contenuti, normalmente filmati, a diversi bitrate). Utile se vuoi guardare contenuti multimediali dal vivo su una connessione lenta. Con lo streaming RTSP Real, viene anche usata per impostare la massima larghezza di banda in uscita dal server, permettendo un riempimento della cache e un dump del flusso più rapido.
-bluray-angle
Alcuni dischi Blu-ray contengono scene che possono essere visualizzate da angolazioni diverse. Qui puoi dire a MPlayer quale angolo usare (default: 1).
-bluray-chapter
Dice a MPlayer da quale capitolo del Blu-ray iniziare la riproduzione dell’attuale titolo (default: 1).
-bluray-device
Specifica la posizione del disco Blu-ray. Deve essere una directory con una struttura Blu-ray.
-cache
Questa opzione specifica quanta memoria (in KBytes) deve essere usata quando si precarica un file oppure un URL. Utile specialmente con supporti/media molto lenti.
-nocache
Disabilita la cache.
-cache-min
La riproduzione
comincerà appena la cache sarà piena fino alla
-cache-seek-min
Quando verrà effettuata
una ricerca verso una posizione entro la
-capture (solo MPlayer)
Permette la cattura del flusso primario (non di tracce audio aggiuntive o altri tipi di flussi) nel file specificato da -dumpfile o di default in Se viene fornita questa opzione, la cattura può essere avviata e interrotta premendo il tasto assegnato alla funzione (vedi la sezione CONTROLLI INTERATTIVI). Come per -dumpstream, questo probabilmente non produrrà risultati utili se non per flussi MPEG. Nota che, a causa delle latenze della cache, i dati acquisiti possono iniziare e terminare con un certo ritardo rispetto a ciò che è visualizzato.
-cdda
Questa opzione può essere usata per regolare la lettura di CD Audio da parte di MPlayer.
Le opzioni disponibili sono:
speed=
Regola la velocità di rotazione del CD.
paranoia=<0-2>
Regola il livello di paranoia. Valori diversi da 0 sembrano rovinare la riproduzione di tutto tranne la prima traccia.
0: disabilita il controllo dati
(default)
1: solo controllo di sovrapposizione (overlap)
2: controllo e verifica completa dei dati
generic-dev=
Usa il dispositivo SCSI generico specificato.
sector-size=
Dimensione di una lettura atomica.
overlap=
Forza la ricerca di
sovrapposizione minima (minimum overlap search) durante la
verifica a
toc-bias
Assume che lo scostamento iniziale della traccia 1 come riportato nella TOC sarà indirizzato come LBA 0. Alcuni lettori Toshiba hanno bisogno di questa opzione per ottenere la corretta delimitazione delle tracce.
toc-offset=
Aggiunge
(no)skip
(Non) accetta una ricostruzione imperfetta dei dati.
-cdrom-device
Specifica il nome del dispositivo CD-ROM (default: /dev/cdrom).
-channels
Imposta il numero di canali da
decodificare (default: 2). MPlayer chiede al decoder di
decodificare l’audio in tanti canali quanti sono
quelli impostati. A questo punto è compito del
decoder adempiere alla richiesta. Questo è
generalmente importante solo quando si riproducono filmati
con audio AC-3 (come i DVD). In questo caso liba52 effettua
la decodifica per default e correttamente sottomiscela
l’audio nel numero di canali richiesti. Per
controllare direttamente il numero dei canali di uscita
indipendentemente da quanti canali vengono decodificati, usa
il filtro channel.
NOTA: Questa opzione è onorata dai codec (solo
AC-3), filtri (surround) e driver di uscita audio (almeno
OSS).
Le opzioni disponibili sono:
|
2 |
stereo |
|||
|
4 |
surround |
|||
|
6 |
5.1 completo |
|||
|
8 |
7.1 completo |
-chapter
Specifica da quale capitolo deve iniziare la riproduzione. Si può, opzionalmente, specificare anche a quale capitolo deve fermarsi la riproduzione (default: 1).
-cookies (solo rete)
Manda cookie quando vengono fatte richieste HTTP.
-cookies-file
Legge i cookie HTTP da
-delay
Ritardo audio in secondi
(valore decimale positivo o negativo)
Valori negativi ritardano l’audio, quelli positivi
ritardano il video. Nota che questo è l’esatto
opposto dell’opzione -audio-delay di MEncoder.
NOTA: Quando viene usato con MEncoder, non è
detto che funzioni correttamente con -ovc copy; al suo posto
usa -audio-delay.
-ignore-start
Ignora il tempo di avvio dei flussi indicato nei file AVI. In MPlayer, questo annulla i ritardi di flusso nei file codificati con l’opzione -audio-delay. Durante la codifica, questa opzione impedisce a MEncoder di trasferire i tempi di avvio originari al nuovo file; l’opzione -audio-delay non viene influenzata. Nota che MEncoder alcune volte rettifica automaticamente i tempi di inizio per compensare ritardi di decodifica anticipata, perciò non usare questa opzione per la codifica senza prima provarla.
-demuxer <[+]nome>
Forza il nome del demuxer audio. Usa un ’+’ prima del nome per forzarlo, il che eviterà alcuni controlli! Fornisci il nome del demuxer come indicato da -demuxer help. Per retrocompatibilità accetta anche l’ID del demuxer come definito in libmpdemux/ demuxer.h.
-dumpaudio (solo MPlayer)
Scrive il flusso audio compresso grezzo su ./stream.dump (utile con MPEG/AC-3, nella maggior parte degli altri casi il file ottenuto non sarà riproducibile). Se passi sulla linea di comando più di una opzione -dumpaudio, -dumpvideo, -dumpstream solo l’ultima verrà considerata.
-dumpfile
Specifica su quale file MPlayer deve scrivere i flussi (dump). Dovrebbe essere usata con -dumpaudio / -dumpvideo / -dumpstream / -capture.
-dumpstream (solo MPlayer)
Scrive il flusso completo (audio/video) compresso grezzo su ./stream.dump. Utile quando si codifica / copia (’rippa’) da DVD oppure via rete. Se passi sulla linea di comando più di una opzione -dumpaudio, -dumpvideo, -dumpstream solo l’ultima verrà considerata.
-dumpvideo (solo MPlayer)
Scrive il flusso video compresso grezzo su ./stream.dump (non molto usabile). Se passi sulla linea di comando più di una opzione -dumpaudio, -dumpvideo, -dumpstream solo l’ultima verrà considerata.
-dvbin
Passa i parametri successivi al modulo DVB (Digital Video Board, Scheda Video Digitale) di ingresso, per poter cambiare i valori di default:
card=<1-4>
Specifica il numero di scheda (1-4) da usare (default: 1).
file=
Dice a MPlayer di leggere la
lista dei canali da
timeout=<1-240>
Massimo numero di secondi da aspettare durante il tentativo di sintonizzare una frequenza, prima di abbandonare (default:30).
-dvd-device
Specifica il nome del dispositivo DVD o del file .iso (default: /dev/dvd). Puoi anche specificare una directory che contiene una serie di file copiati direttamente da un DVD (p.es. con vobcopy).
-dvd-speed
Prova a limitare la
velocità del DVD (default: 0, nessuna modifica). La
velocità base dei DVD è circa 1350KB/s, per
cui un lettore 8x può leggere fino a 10800KB/s.
Velocità più basse rendono più
silenzioso il lettore, per guardare un DVD una
velocità di 2700KB/s dovrebbe essere silenziosa e
veloce a sufficienza. MPlayer reimposta in uscita la
velocità originaria del lettore. Valori minori di 100
indicano multipli di 1350KB/s, per es. -dvd-speed 8
seleziona 10800KB/s.
NOTA: Per modificare la velocità devi avere
accesso in scrittura al dispositivo DVD.
-dvdangle
Alcuni dischi DVD contengono scene che possono essere visualizzate da angolazioni diverse. Qui puoi dire a MPlayer quale angolo usare (default: 1)
-edl
Abilita le azioni della lista di decisione di modifica (edit decision list, EDL) durante la riproduzione. Il video viene saltato e l’audio viene riprodotto o meno in maniera dipendente dai valori presenti nel file specificato. Vedi http://www.mplayerhq.hu/DOCS/HTML/it/edl.html per dettagli su come utilizzare le EDL.
-endpos <[[hh:]mm:]ss[.ms]|dimensione[b|kb|mb]> (vedi anche -ss e -sb)
Si ferma al tempo oppure alla
posizione in byte specificata.
NOTA: La posizione in byte può non essere
precisa, in quanto ci si può fermare solo alla fine
di un fotogramma. Se usata insieme con l’opzione -ss,
il tempo indicato da -endpos sarà spostato in avanti
del numero di secondi specificati da -ss, altrimenti di una
posizione in byte.
ESEMPIO:
-endpos 56
Si ferma a 56 secondi.
-endpos 01:10:00
Si ferma a 1 ora e 10 minuti.
-ss 10 -endpos 56
Si ferma a 1 minuto e 6 secondi.
mplayer -endpos 100mb
Ferma la riproduzione dopo aver letto 100MB del file.
mencoder -endpos 100mb
Codifica solo 100 MB.
-forceidx
Forza la ricostruzione
dell’indice. Utile per file con indici rovinati
(mancata sincronizzazione A/V, ecc.). Verrà abilitato
il posizionamento in file dove non era possibile
effettuarlo. Puoi sistemare l’indice in maniera
permanente utilizzando MEncoder (controlla la
documentazione).
NOTA: Questa opzione funziona solo se il mezzo di
trasporto sottostante supporta il posizionamento
(cioè non con stdin, pipe, ecc.).
-fps
Cambia il valore di velocità del video (video framerate, frame per secondo, fps). Utile se il valore è sbagliato o mancante.
-frames
Visualizza/converte solo i
primi
-hr-mp3-seek (solo MP3)
Posizionamento ad alta risoluzione per MP3. Abilitato quando si riproduce da un file MP3 esterno in quanto abbiamo bisogno di posizionarci perfettamente per mantenere il sincronismo A/V. Può essere lento specialmente quando ci si sposta all’indietro in quanto si deve riposizionare all’inizio per trovare la posizione esatta del frame.
-http-header-fields
Imposta dei campi HTTP personalizzati quando si accede ad un flusso HTTP.
ESEMPIO:
|
mplayer -http-header-fields ’Campo1: valore1’,’Campo2: valore2’ http://localhost:1234 |
Genererà la seguente richiesta HTTP:
GET / HTTP/1.0
Host: localhost:1234
User-Agent: MPlayer
Icy-MetaData: 1
Campo1: valore1
Campo2: valore2
Connection: close
-idx (vedi anche -forceidx)
Ricostruisce l’indice dei
file quando non li trova, permettendo il posizionamento
(seek). Utile con file scaricati in modo errato/incompleto,
oppure creati in modo non corretto.
NOTA: Questa opzione funziona solo se il mezzo di
trasporto sottostante supporta il posizionamento
(cioè non con stdin, pipe, ecc.).
|
-noidx |
Evita la ricostruzione dell’indice del file. MEncoder salta la scrittura dell’indice usando questa opzione. |
-ipv4-only-proxy (solo rete)
Ignora il proxy per gli indirizzi IPv6. Viene comunque usato per connessioni IPv4.
-loadidx
Il file da cui caricare i dati
dell’indice video salvati con -saveidx. Questo indice
verrà usato per il posizionamento, sovrascrivendo
qualsiasi dato di indice presente nel file AVI stesso.
MPlayer non farà nulla per evitare di farti caricare
un indice creato da un altro file AVI, ma sicuramente questo
creerà risultati sfavorevoli.
NOTA: Questa opzione è obsoleta adesso che
MPlayer ha la gestione OpenDML.
-mc
Massima correzione della
sincronizzazione A-V per fotogramma (in secondi).
Per MEncoder, -mc 0 andrebbe sempre usato con -noskip
altrimenti causerà quasi sicuramente una
desincronizzazione A-V.
-mf
Usato nella decodifica da elenco di file in formato PNG o JPEG.
Le opzioni disponibili sono:
w=
larghezza del video in entrata (default: calcolata automaticamente)
h=
altezza del video in entrata (default: calcolata automaticamente)
fps=
fps (frame per second, fotogrammi al secondo) del video di uscita (default: 25)
type=
tipo dei file di ingresso (tipi disponibili: jpeg, png, tga, sgi)
-ni (solo AVI)
Forza l’utilizzo del lettore di AVI non-interleaved (permette la riproduzione di qualche file AVI scorretto).
-nobps (solo AVI)
Non usa il valore della media byte/secondo per gestire il sincronismo A-V. Aiuta nel caso di alcuni file AVI con l’intestazione sbagliata.
-noextbased
Disabilita la selezione del tipo di demuxer basata sull’estensione del file. Per default, quando il tipo di file (demuxer) non può essere ricavato in modo sicuro (il file non ha un’intestazione oppure l’intestazione stessa non permette un riconoscimento sufficientemente sicuro) l’estensione del file viene usata per selezionare il demuxer. Si passa poi sempre alla selezione basata sul contenuto.
-passwd
Specifica la password per l’autenticazione HTTP.
-prefer-ipv4 (solo rete)
Utilizza IPv4 per le connessioni di rete. Passa automaticamente a IPv6 se necessario.
-prefer-ipv6 (solo rete IPv6)
Utilizza IPv6 per le connessioni di rete. Passa automaticamente a IPv4 se necessario.
-psprobe
Riproducendo un flusso MPEG-PS o MPEG-PES, questa opzione ti permette di specificare quanti byte del flusso vuoi che MPlayer legga per poter identificare il codec video usato. Questa opzione è necessaria per riprodurre file EVO o VDR contenenti flussi H.264.
-pvr
Questa opzione imposta varie proprietà di codifica per il modulo di cattura PVR. Deve essere usata con schede di codifica MPEG via hardware suppportate dal driver V4L2. Le schede Hauppauge WinTV PVR-150/250/350/500 e tutte quelle basate su IVTV sono conosciute come schede di cattura PVR. Attenzione che solamente il kernel Linux 2.6.18 o superiore è capace di gestire il flusso MPEG attraverso lo strato V4L2. Per la cattura hardware di un flusso MPEG e la visione attraverso MPlayer/MEncoder, usa ’pvr://’ come URL del filmato.
Le opzioni disponibili sono:
aspect=<0-3>
Specifica il rapporto di aspetto:
0: 1:1
1: 4:3 (default)
2: 16:9
3: 2.21:1
arate=<32000-48000>
Specifica la frequenza audio di codifica (default: 48000 Hz, disponibili: 32000, 44100 e 48000 Hz).
alayer=<1-5>
Specifica lo strato (layer) di codifica audio (default: 2).
abitrate=<32-448>
Specifica la frequenza di codifica audio in kpbs (default: 384).
amode=
Specifica la modalità di codifica audio. I preset disponibili sono ’stereo’, ’joint_stereo’, ’dual’ e ’mono’ (default: stereo).
vbitrate=
Specifica la frequenza media di codifica video in Mbps (default: 6).
vmode=
Specifica la modalità di codifica video:
vbr: Variable BitRate
(frequenza variabile) (default)
cbr: Constant BitRate (frequenza costante)
vpeak=
Specifica il picco di frequenza della codifica video in Mbps (utile solo per codifica VBR, default: 9.6).
fmt=
Seleziona un formato MPEG per la codifica:
ps: MPEG-2 Program Stream
(default)
ts: MPEG-2 Transport Stream
mpeg1: MPEG-1 System Stream
vcd: flusso compatibile Video CD
svcd: flusso compatibile Super Video CD
dvd: flusso compatibile DVD
-radio
Queste opzioni impostano
svariati parametri per il modulo di cattura radio. Per
ascoltare la radio con MPlayer usa
’radio://
Le opzioni disponibili sono:
device=
Dispositivo radio da usare (default: /dev/radio0 in Linux e /dev/tuner in *BSD).
driver=
Driver radio da usare (default: v4l2 se disponibile, altrimenti v4l). Attualmente sono supportati i driver v4l e v4l2.
volume=<0..100>
volume audio del dispositivo radio (default: 100)
freq_min=
frequenza minima permessa (default: 87.50)
freq_max=
frequenza massima permessa (default: 108.00)
channels=
Imposta la lista dei canali.
Usa _ per gli spazi nei nomi (o divertiti con le virgolette
;-). I nomi dei canali verranno scritti usando l’OSD e
i comandi slave radio_step_channel e radio_set_channel
saranno utilizzabili per un controllo remoto (dai
un’occhiata a LIRC). Quando fornito, un numero
nell’URL del filmato sarà trattato come la
posizione del canale nella lista dei canali.
ESEMPIO: radio://1, radio://104.4, radio_set_channel
1
adevice=
Nome del dispositivo da cui
catturare l’audio. Senza tale nome la cattura
sarà disabilitata anche se la parola chiave
’capture’ appare nell’URL. Per i
dispositivi ALSA deve essere usato nella forma
hw=
arate=
Frequenza in campioni per
secondo (default: 44100).
NOTA: Quando usi la cattura audio, imposta anche
l’opzione -rawaudio rate=
achannels=
Numero di canali audio da catturare.
-rawaudio
Questa opzione ti permette di riprodurre file audio grezzi. Devi usare anche l’opzione -demuxer rawaudio. Può anche essere usata per riprodurre CD audio che non siano codificati in PCM a 44kHz 16-bit stereo. Per riprodurre flussi grezzi AC-3 utilizza -rawaudio on:format=0x2000 -demuxer rawaudio.
Le opzioni disponibili sono:
channels=
numero di canali
rate=
frequenza in campioni per secondo
samplesize=
dimensione in byte di un campionamento
bitrate=
bitrate per i file grezzi
format=
fourcc (codice del formato) in esadecimale
-rawvideo
Questa opzione ti permette di visualizzare file video grezzi. Devi usare anche l’opzione -demuxer rawvideo.
Le opzioni disponibili sono:
fps=
velocità in fotogrammi al secondo (default: 25.0)
sqcif|qcif|cif|4cif|pal|ntsc
Seleziona una dimensione standard per il video
w=
larghezza immagine in pixel
h=
altezza immagine in pixel
i420|yv12|yuy2|y8
seleziona lo spazio colore
format=
spazio colore (fourcc) in esadecimale o in stringa costante. Usa -rawvideo format=help per una lista delle stringhe possibili.
size=
dimensione di un fotogramma in Byte
ESEMPIO:
mplayer foreman.qcif -demuxer rawvideo -rawvideo qcif
Riproduce il famoso video di esempio "foreman".
mplayer esempio-720x576.yuv
-demuxer rawvideo -rawvideo
w=720:h=576
Riproduce un esempio YUV grezzo.
-referrer
Specifica un percorso o un URL al quale far riferimento per le richieste HTTP.
-rtsp-port
Utilizzato con URL del tipo ’rtsp://’ per forzare il numero di porta del client. Questa opzione può essere utile se sei dietro a un router e vuoi inoltrare il flusso RTSP dal server verso un client specifico.
-rtsp-destination
Utilizzato con URL del tipo ’rtsp://’ per forzare l’IP di destinazione da usare. Questa opzione può essere utile con alcuni server RTSP che non inviano pacchetti RTP all’interfaccia corretta. Se la connessione al server RTSP fallisce, utilizza -v per vedere quale indirizzo IP MPlayer cerca di usare e prova piuttosto a forzarne uno assegnato al tuo computer.
-rtsp-stream-over-tcp (solo LIVE555 e NEMESI)
Utilizzato con URL del tipo ’rtsp://’ per specificare che i pacchetti RTP o RTCP devono essere fatti passare su TCP (utilizzando la stessa connessione di RTSP). Questa opzione può essere utile se hai una connessione internet che non gestisce in maniera corretta i pacchetti UDP (vedi http://www.live555.com/ mplayer/).
-rtsp-stream-over-http (solo LIVE555)
Utilizzato con URL del tipo ’http://’ per specificare che i pacchetti RTP o RTCP devono essere fatti passare su HTTP.
-saveidx
Forza la ricostruzione
dell’indice e lo scrive su
NOTA: Questa opzione è obsoleta adesso che
MPlayer ha la gestione OpenDML.
-sb
Si posiziona al byte specificato. Utile per la riproduzione da immagini (copie fisiche byte per byte) di CD-ROM o da file VOB con dati inutili all’inizio.
-speed <0.01-100>
Rallenta o accelera la riproduzione del fattore passato come parametro. Non è detto che funzioni con -oac copy.
-srate
Seleziona la frequenza di campionamento di uscita da usare (ovviamente le schede audio hanno dei limiti sui valori che possono utilizzare). Se la frequenza di campionamento selezionata è diversa da quella del media corrente i filtri audio resample o lavcresample verranno inseriti nella struttura dei filtri audio per compensare la differenza. Il tipo di ricampionamento può essere controllato dall’opzione -af-adv. Il default è un ricampionamento veloce che può causare distorsioni.
-ss
Si posiziona al tempo specificato.
ESEMPIO:
-ss 56
Si posiziona a 56 secondi dall’inizio del file.
-ss 01:10:00
Si posiziona a 1 ora e 10 minuti dall’inizio del file.
-tskeepbroken
Dice a MPlayer di non ignorare i pacchetti TS indicati come errati (broken) nel flusso. A volte è necessario per riprodurre dei file MPEG-TS corrotti.
-tsprobe
Nella riproduzione di un flusso MPEG-TS questa opzione ti permette di specificare in quanti Bytes vuoi che MPlayer cerchi gli ID audio e video desiderati.
-tsprog <1-65534>
Nella riproduzione di un flusso MPEG-TS puoi specificare con questa opzione quale programma (se presente) vuoi usare. Può essere usato con -vid e -aid.
-tv
Questa opzione regola varie
proprietà del modulo di cattura TV. Per guardare la
TV con MPlayer usa ’tv://’ o
’tv://
Le opzioni disponibili sono:
noaudio
niente suono
automute=<0-255> (solo v4l e v4l2)
Se la potenza del segnale riportata dal dispositivo è minore di questo valore, l’audio ed il video verranno disattivati. Nella maggior parte dei casi automute=100 sarà sufficiente. Il valore di default è 0 (automute disabilitato).
driver=
Vedi -tv driver=help per una lista dei driver di ingresso TV compilati. disponibili: dummy, v4l, v4l2, bsdbt848 (default: rilevato automaticamente)
device=
Specifica il dispositivo TV (default: /dev/video0). NOTA: Per il driver bsdbt848 puoi definire sia il nome del dispositivo bktr che quello del sintonizzatore (tuner), separandoli con una virgola, il tuner dopo il bktr (per es. -tv device=/dev/bktr1,/dev/tuner1).
input=
Specifica l’ingresso (default: 0 (TV), vedi l’output su console per gli ingressi disponibili).
freq=
Specifica la frequenza del sintonizzatore (p.es. 511.250). Non è compatibile con il parametro channels.
outfmt=
Specifica il formato di uscita del sintonizzatore con un valore supportato dal driver V4L (yv12, rgb32, rgb24, rgb16, rgb15, uyvy, yuy2, i420) oppure un formato arbitrario selezionato da un valore esadecimale. Prova outfmt=help per una lista dei formati disponibili.
width=
larghezza della finestra di uscita
height=
altezza della finestra di uscita
fps=
velocità di cattura del video (fotogrammi al secondo)
buffersize=
dimensione massima del buffer di cattura in MegaBytes (default: dinamica)
norm=
Per bsdbt848 e v4l sono disponibili PAL, SECAM e NTSC. Per v4l2 controlla l’output su console per una lista di tutte le norme disponibili, vedi anche l’opzione normid sotto.
normid=
Regola la norma all’ID numerico passato. La norma TV dipende dalla scheda di cattura. Vedi l’output su console per una lista delle norme TV disponibili.
channel=
Regola il sintonizzatore sul
canale
chanlist=
disponibili: argentina, australia, china-bcast, europe-east, europe-west, france, ireland, italy, japan-bcast, japan-cable, newzealand, russia, southafrica, us-bcast, us-cable, us-cable-hrc
channels=
Imposta la lista dei canali.
NOTA: Se
Usa _ per gli spazi nei nomi (o divertiti con le virgolette
;-). I nomi dei canali verranno scritti usando l’OSD e
i comandi slave tv_step_channel, tv_set_channel e
tv_last_channel saranno utilizzabili per un controllo remoto
(dai un’occhiata a LIRC). Non è compatibile con
il parametro frequency.
NOTA: Il numero del canale sarà la posizione
nella lista ’channels’, a partire da 1.
ESEMPIO: tv://1, tv://TV1, tv_set_channel 1,
tv_set_channel TV1
[brightness|contrast|hue|saturation]=<-100-100>
Regola l’equalizzazione dell’immagine sulla scheda.
audiorate=
Imposta la frequenza di campionamento dell’audio in ingresso.
forceaudio
Cattura l’audio anche se non c’è nessuna sorgente audio riportata da v4l.
alsa
Cattura da ALSA.
amode=<0-3>
Seleziona la modalità audio:
0: mono
1: stereo
2: lingua 1
3: lingua 2
forcechan=<1-2>
Per default, il conteggio dei canali audio da registrare è determinato automaticamente interrogando la modalità audio della scheda TV. Questa opzione permette di forzare la registrazione stereo/mono indipendentemente dall’opzione amode e dai valori riportati da v4l. Può essere usato per la risoluzione dei problemi quando la scheda TV non è capace di riportare il modo audio corrente.
adevice=
Seleziona un dispositivo audio.
audioid=
Sceglie un’uscita audio della scheda di cattura, se ne ha più di una.
[volume|bass|treble|balance]=<0-65535>
(v4l1)
[volume|bass|treble|balance]=<0-100> (v4l2)
Queste opzioni regolano i parametri del mixer sulla scheda di cattura video. Non hanno alcun effetto se la tua scheda non ne ha uno. Per v4l2 50 viene mappato sul valore di default del rispettivo controllo, come riportato dal driver.
gain=<0-100> (v4l2)
Imposta il controllo del guadagno per i dispositivi video (solitamente webcam) al valore voluto e disabilita il controllo automatico. Un valore di 0 abilita il controllo automatico. Se questa opzione viene omessa, il controllo del guadagno non viene modificato.
immediatemode=
Il valore 0 indica di catturare e bufferizzare audio e video insieme (default per MEncoder). Il valore 1 (default per MPlayer) indica di effettuare solo la cattura video e lasciare che l’audio passi attraverso un cavo di loopback dalla scheda TV alla scheda audio.
mjpeg
Usa la compressione MJPEG hardware (se la scheda lo supporta). Quando si usa questa opzione non è necessario specificare la larghezza e l’altezza della finestra di uscita perché MPlayer la determinerà automaticamente dal valore di decimation (vedi sotto).
decimation=<1|2|4>
Sceglie la dimensione dell’immagine che verrà creata dall’hardware di compressione MJPEG:
1: dimensione completa
704x576 PAL
704x480 NTSC
2: dimensione media
352x288 PAL
352x240 NTSC
4: dimensione piccola
176x144 PAL
176x120 NTSC
quality=<0-100>
Seleziona la qualità della compressione JPEG (per la dimensione completa è raccomandato un valore < 60).
tdevice=
Specifica il dispositivo televideo (esempio: /dev/vbi0) (default: nessuno).
tformat=
Specifica il formato di visualizzazione del televideo (default: 0):
0: opaco
1: trasparente
2: opaco a colori invertiti
3: trasparente a colori invertiti
tpage=<100-899>
Specifica la pagina iniziale del televideo TV (default: 100).
tlang=<-1-127>
Specifica la lingua di default per il televideo (default: 0), che verrà usata come lingua principale fino alla ricezione di un pacchetto di tipo 28. Utile quando il sistema televideo usa un set di caratteri non latino, ma i codici di lingua per qualche ragione non vengono trasmessi via televideo con pacchetti di tipo 28. Imposta l’opzione a -1 per ottenere la lista dei codici di lingua utilizzabili.
hidden_video_renderer (solo dshow)
Termina il flusso col renderizzatore video invece che con quello Null (default: off). Aiuta quando il video si blocca e l’audio no. NOTA: Potrebbe non funzionare con la combinazione di -vo directx e -vf crop.
hidden_vp_renderer (solo dshow)
Chiude il pin VideoPort col renderizzatore video invece di rimuoverlo dal graph (default: off). Utile se la tua scheda ha un pin VideoPort e il video è disturbato. NOTA: Potrebbe non funzionare con la combinazione di -vo directx e -vf crop.
system_clock (solo dshow)
Usa l’orologio di sistema come riferimento per la sincronia invece dell’orologio di default di graph (solitamente quello da una delle sorgenti dirette di graph).
normalize_audio_chunks (solo dshow)
Crea blocchi audio con una durata uguale alla durata del fotogramma video (default: off). Alcune schede audio generano blocchi audio di circa 0.5s, che portano video disturbato usando immediatemode=0.
-tvscan
Imposta lo scanner dei canali TV. MPlayer emetterà anche dei valori per l’opzione "-tv channels=", includendo canali esistenti e appena trovati.
Le sotto opzioni disponibili sono:
autostart
Inizia la ricerca dei canali appena dopo l’avvio (default: disabilitata).
period=<0.1-2.0>
Specifica il ritardo in secondi prima di passare al canale successivo (default: 0.5). Valori più bassi accellerano la ricerca, ma possono rilevare canali TV inattivi come se fossero attivi.
threshold=<1-100>
Valore limiti per la potenza del segnale (in percentuale), come riportato dal dispositivo (default: 50). Un valore di potenza del segnale più alto di questo valore indicherà che il canale attualmente rilevato è attivo.
-user
Specifica il nome utente per l’autenticazione HTTP.
-user-agent
Utilizza
-vid
Selezione il canale video (MPG: 0-15, ASF: 0-255, MPEG-TS: 17-8190). Nella riproduzione di un flusso MPEG-TS, MPlayer/ MEncoder userà il primo programma (se presente) con il flusso video prescelto.
-vivo
Forza i parametri audio per il demuxer VIVO (per scopi di debug). FIXME: Da documentare.
NOTA:
Vedi anche -vf expand.
-ass (solo FreeType)
Abilita la renderizzazione dei
sottotitoli SSA/ASS. Con questa opzione, verrà usata
libass per i sottotitoli SSA/ASS esterni e per le tracce
Matroska. Potresti voler utilizzare anche -embeddedfonts.
NOTA: Diversamente dagli OSD normali, libass utilizza di
default fontconfig. Per disabilitarlo, usa
-nofontconfig.
-ass-border-color
Imposta il colore del bordo (outline) per i sottotitoli testuali. Il colore è nel formato RRGGBBAA.
-ass-bottom-margin
Aggiunge un bordo nero nella parte bassa del fotogramma. Il renderizzatore SSA/ASS può metter lì i sottotitoli (con -ass-use-margins).
-ass-color
Imposta il colore per i sottotitoli testuali. Il colore è nel formato RRGGBBAA.
-ass-font-scale
Imposta il coefficiente di ridimensionamento da usare per i font nel renderizzatore SSA/ASS.
-ass-force-style <[Style.]Param=Value[,...]>
Sovrascrive alcuni parametri dello stile o informazioni dello script.
ESEMPIO:
-ass-force-style
FontName=Arial,Default.Bold=1
-ass-force-style PlayResY=768
-ass-hinting
Imposta il tipo di hinting.
|
0 |
nessun hinting |
|||
|
1 |
autohinter FreeType, modalità leggera |
|||
|
2 |
autohinter FreeType, modalità normale |
|||
|
3 |
hinter nativo del font |
0-3 + 4
Lo stesso, ma l’hinting verrà eseguito solo se l’OSD è renderizzato alla risoluzione video e quindi non sarà ridimensionato.
Il valore di default è 7 (usa l’hinter nativo per OSD non ridimensionato e nessun hinting negli altri casi).
-ass-line-spacing
Imposta la spaziatura di linea per il renderizzatore SSA/ASS.
-ass-styles
Carica tutti gli stili SSA/ASS trovati nel file indicato e li usa per renderizzare i sottotitoli testuali. La sintassi del file è esattamente come le sezioni [V4 Styles] / [V4+ Styles] di SSA/ASS.
-ass-top-margin
Aggiunge un bordo nero nella parte alta del fotogramma. Il renderizzatore SSA/ASS può metter lì i sottotitoli (con -ass-use-margins).
-ass-use-margins
Abilita il posizionamento dei sottotitoli nei bordi neri, quando questi sono disponibili.
-dumpjacosub (solo MPlayer)
Converti i sottotitoli (specificati con l’opzione -sub) nel formato dei sottotitoli basato sul tempo JACOsub. Crea un file dumpsub.js nella directory corrente.
-dumpmicrodvdsub (solo MPlayer)
Converti i sottotitoli (specificati con l’opzione -sub) nel formato dei sottotitoli MicroDVD. Crea un file dumpsub.sub nella directory corrente.
-dumpmpsub (solo MPlayer)
Converti i sottotitoli (specificati con l’opzione -sub) nel formato dei sottotitoli di MPlayer, MPsub. Crea un file dump.mpsub nella directory corrente.
-dumpsami (solo MPlayer)
Converti i sottotitoli (specificati con l’opzione -sub) nel formato dei sottotitoli basato sul tempo SAMI. Crea un file dumpsub.smi nella directory corrente.
-dumpsrtsub (solo MPlayer)
Converti i sottotitoli
(specificati con l’opzione -sub) nel formato dei
sottotitoli basato sul tempo SubViever (SRT). Crea un file
dumpsub.srt nella directory corrente.
NOTA: Alcuni lettori da tavolo hanno seri problemi con
file di sottotitoli con terminatori di linea Unix. Se sei
così sfortunato da possederne uno, filtra i tuoi file
dei sottotitoli con unix2dos (o un programma simile) per
sostituire i terminatori di linea Unix con terminatori di
linea DOS/Windows.
-dumpsub (solo MPlayer) (CODICE BETA)
Estrae il flusso dei sottotitoli dai file VOB. Vedi anche le opzioni -dump*sub e -vobsubout* .
-embeddedfonts (solo FreeType)
Abilita l’estrazione di
font incorporati nei file Matroska (default: disabilitato).
Questi font possono essere usati per renderizzare
sottotitoli SSA/ASS (opzione -ass). I file dei font vengono
creati nella directory ~/.mplayer/fonts .
NOTA: Con FontConfig 2.4.2 o superiore, i font embedded
sono aperti direttamente dalla memoria, e questa opzione
viene abilitata di default.
-ffactor
Ricampionamento della mappatura alpha del font. Può essere:
|
0 |
semplici font bianchi | ||
|
0.75 |
bordo nero del font molto sottile (default) | ||
|
1 |
bordo nero del font sottile | ||
|
10 |
bordo nero del font spesso |
-flip-hebrew (solo FriBiDi)
Attiva il flipping dei sottotitoli utilizzando FriBiDi.
-noflip-hebrew-commas
Cambia le assunzioni di FriBiDi sul posizionamento delle virgole nei sottotitoli. Utilizzalo se le virgole nei sottotitoli sono visualizzate all’inizio di una frase invece che alla fine.
-font
Cerca i font per OSD/SUB in una
directory alternativa (default per i font normali:
~/.mplayer/font/font.desc, default per i font FreeType:
~/.mplayer/subfont.ttf).
NOTA: Con FreeType, questa opzione determina il percorso
del file del font di testo.
Con Fontconfig, questa opzione determina la definizione del
font Fontconfig.
ESEMPIO:
-font
~/.mplayer/arial-14/font.desc
-font ~/.mplayer/arialuni.ttf
-font ’Bitstream Vera Sans’
-font ’Bitstream Vera Sans:style=Bold’
-fontconfig (solo fontconfig)
Abilita l’utilizzo dei
font gestiti da fontconfig.
NOTA: Fontconfig viene usato automaticamente per i
sottotitoli di libass e non per OSD. Usando -fontconfig
viene utilizzato sia per libass che per OSD, usando
-nofontconfig non viene proprio usato.
-forcedsubsonly
Visualizza solo i sottotitoli forzati (forced subtitles) per il flusso dei sottotitoli del DVD specificato ad esempio con -slang.
-fribidi-charset
Specifica il charset che sarà passato a FriBiDi quando si decodifica un sottotitolo non-UTF8 (default: ISO8859-8).
-ifo
Indica il file che verrà usato per caricare la palette e la dimensione del fotogramma per i sottotitoli VOBsub.
-noautosub
Disabilita il caricamento automatico dei file dei sottotitoli.
-osd-duration
Imposta la durata dei messaggi OSD in millisecondi (default: 1000).
-osd-fractions <0-2>
Imposta come visualizzare le frazioni di secondo del timestamp corrente sull’OSD:
|
0 |
Non visualizza le frazioni (default). | ||
|
1 |
Mostra i primi due decimali. | ||
|
2 |
Mostra un conteggio approssimato dei frame all’interno del secondo corrente, il risultato non è accurato. Per fps (fotogrammi al secondo) variabili, questa approssimazione è nota per essere ben distante da un corretto conteggio dei frame. |
-osdlevel <0-3> (solo MPlayer)
Specifica in quale modalità deve partire l’OSD.
|
0 |
solo sottotitoli | ||
|
1 |
volume + posizione (default) | ||
|
2 |
volume + posizione + tempo corrente + percentuale | ||
|
3 |
volume + posizione + tempo corrente + percentuale + tempo totale |
-overlapsub
Permette al sottotitolo successivo di essere visualizzato mentre quello corrente è ancora visibile (il default è abilitarne il supporto solo per formati specifici).
-sid
Visualizza il flusso dei
sottotitoli nel linguaggio specificato da
|
-nosub |
Disabilita qualsiasi sottotitolo interno selezionato automaticamente (cosa che per es. il demuxer Matroska/mkv implementa). Usa -noautosub per disabilitare il caricamento di file di sottotitoli esterni. |
-slang
Specifica una lista di priorità dei linguaggi dei sottotitoli da usare. Formati contenitore diversi (avi, mov, ...) utilizzano diversi codici dei linguaggi. I DVD utilizzano i codici a due lettere ISO 639-1, Matroska utilizza invece il codice a tre lettere ISO 639-2 mentre il formato OGM utilizza un identificatore con formato libero. MPlayer stampa i linguaggi disponibili se eseguito in modalità verbosa (-v).
ESEMPIO:
mplayer dvd://1 -slang it,en
Seleziona la traccia dei sottotitoli in italiano sul DVD e passa all’inglese se l’italiano non è disponibile.
mplayer -slang jpn example.mkv
Visualizza un file Matroska con i sottotitoli in giapponese.
-spuaa
Modalità di
antialias/scalatura per DVD/VOBsub. Il valore 16 può
essere aggiunto a
|
0 |
nessuna (la più veloce, molto brutta) | ||
|
1 |
approssimata (non funziona?) | ||
|
2 |
completo (lenta) | ||
|
3 |
bilineare (default, veloce e non troppo male) | ||
|
4 |
utilizza la sfocatura gaussiana di swscaler (si vede molto bene) |
-spualign <-1-2>
Specifica come i sottotitoli SPU (DVD/VOBsub) devono essere allineati.
|
-1 |
posizione originale | ||
|
0 |
allineamento in alto (comportamento originale/default) | ||
|
1 |
allineamento al centro | ||
|
2 |
allineamento in basso |
-spugauss <0.0-3.0>
Parametro di varianza della sfocatura gaussiana usata da -spuaa 4. Un valore più alto significa maggior sfocatura (default: 1.0).
-sub
Utilizza/visualizza questi file dei sottotitoli. Può essere visualizzato solo un file per volta.
-sub-bg-alpha <0-255>
Specifica il valore del canale alpha per i sottotitoli e per lo sfondo dell’OSD. Valori più grandi indicano maggior trasparenza. 0 indica trasparenza completa.
-sub-bg-color <0-255>
Specifica il valore del colore per i sottotitoli e per lo sfondo dell’OSD. Attualmente i sottotitoli sono in scala di grigi e perciò questo valore è equivalente all’intensità del colore. 255 indica bianco e 0 nero.
-sub-demuxer <[+]nome> (solo -subfile) (CODICE BETA)
Forza il tipo di demuxer dei sottotitoli per -subfile. Usa un ’+’ prima del nome per forzarlo, il che eviterà alcuni controlli! Fornisci il nome del demuxer come indicato da -sub-demuxer help. Per retrocompatibilità accetta anche l’ID del demuxer come definito in subreader.h.
-sub-fuzziness
Controlla il riconoscimento adattivo quando si cercano i sottotitoli.
|
0 |
Corrispondenza esatta (default). | ||
|
1 |
Carica tutti i sottotitoli che contengono il nome del file. | ||
|
2 |
Carica tutti i sottotitoli nella directory corrente e in quelle definite da -sub-paths. |
-sub-no-text-pp
Disabilita ogni tipo di post elaborazione sui testi fatto dopo il caricamento dei sottotitoli. Usato a scopo di debug.
-subalign <0-2>
Specifica quale bordo dei sottotitoli debba essere allineato all’altezza impostata da -subpos.
|
0 |
Allinea al bordo superiore del sottotitolo (comportamento originale). | ||
|
1 |
Allinea al centro del sottotitolo. | ||
|
2 |
Allinea al bordo inferiore del sottotitolo (default). |
-subcc <1-4>
Visualizza i sottotitoli Close Caption (CC) dei DVD dal canale specificato. Questi non sono i sottotitoli dei VOB, sono sottotitoli speciali in ASCII per le persone con danni all’udito codificati nei dati utente del flusso VOB in molti DVD della regione 1. Fino ad ora non sono ancora stati trovati dei sottotitoli CC in DVD di altre regioni.
-subcp
Se il tuo sistema supporta iconv(3) puoi usare questa opzione per specificare la pagina codici (codepage) dei sottotitoli.
ESEMPIO:
-subcp latin2
-subcp cp1250
-subcp
enca:
Puoi specificare il tuo linguaggio utilizzando il codice a due lettere per fare in modo che ENCA trovi automaticamente la pagina codici. Se non sei sicuro, inserisci qualsiasi cosa e guarda l’uscita di mplayer -v per i linguaggi disponibili. La pagina codici di riserva specifica quale deve usare quando il riconoscimento automatico non funziona.
ESEMPIO:
-subcp enca:cs:latin2
Trova la codifica, supponendo che i sottotitoli siano cecoslovacchi, passa automaticamente alla modalità latin 2 se non riesce a trovare i valori corretti.
-subcp enca:pl:cp1250
Trova la codifica per il polacco, passa (eventualmente) a cp1250.
-sub-paths
Specifica i percorsi extra per i sottotitoli da cercare nella directory del filmato.
ESEMPIO: Supponendo che venga riprodotto /percorso/del/filmato/ film.avi e -sub-paths sub,subtitles,/tmp/subs è specificato, MPlayer cerca i file dei sottotitoli in queste directory:
/percorso/del/filmato/
/percorso/del/filmato/sub/
/percorso/del/filmato/subtitles/
/tmp/subs/
~/.mplayer/sub/
-subdelay
Ritarda i sottotitoli di
-subfile
Attualmente inutile. È lo stesso che -audiofile, ma per il flusso dei sottotitoli (OggDS?).
-subfont
(solo FreeType)
Seleziona il font per i sottotitoli (vedi -font). Se -subfont non è specificato, viene usato -font.
-subfont-autoscale <0-3> (solo FreeType)
Attiva la modalità di
auto scalatura.
NOTA: 0 indica che la scala del testo e dell’OSD
sono altezze dei font in punti.
Le modalità possono essere:
|
0 |
niente auto scalatura | ||
|
1 |
proporzionale all’altezza del filmato | ||
|
2 |
proporzionale alla larghezza del filmato | ||
|
3 |
proporzionale alla diagonale del filmato (default) |
-subfont-blur <0-8> (solo FreeType)
Attiva il raggio della sfocatura del font (default: 2).
-subfont-encoding
Attiva la codifica del font. Quando impostato a ’unicode’ verranno disegnati tutti i glifi dal file del font e verrà usato l’unicode (default: unicode).
-subfont-osd-scale <0-100> (solo FreeType)
Attiva il coefficiente di auto scalatura degli oggetti dell’OSD (default: 6).
-subfont-outline <0-8> (solo FreeType)
Seleziona lo spessore del bordo del font (default: 2).
-subfont-text-scale <0-100> (solo FreeType)
Seleziona il coefficiente di auto scalatura del testo dei sottotitoli come percentuale della dimensione dello schermo (default: 5).
-subfps
Specifica la velocità in
fotogrammi/sec del file dei sottotitoli (default: stesso
valore di fps del filmato).
NOTA: Con
-subpos <0-100> (utile con -vf expand)
Specifica la posizione dei sottotitoli sullo schermo. Il valore è la posizione verticale dei sottotitoli in % sull’altezza dello schermo.
-subwidth <10-100>
Specifica la larghezza massima dei sottotitoli sullo schermo. Utile per l’uscita TV. Il valore è l’ampiezza dei sottotitoli in % sulla larghezza dello schermo.
-noterm-osd
Disabilita la visualizzazione dei messaggi OSD sulla console, quando non è disponibile un’uscita video.
-term-osd-esc
Specifica la sequenza di escape da usare prima di scrivere un messaggio OSD sulla console. La sequenza di escape dovrebbe portare il puntatore all’inizio della linea usata per l’OSD e ripulirla (default: ^[[A\r^[[K).
-unicode
Dice a MPlayer di gestire i sottotitoli come unicode.
-unrarexec
Specifica il percorso dell’eseguibile unrar affinché MPlayer lo possa usare per leggere file VOBsub compressi in rar (default: non impostata, e quindi funzione disabilitata). Il percorso deve contenere il nome dell’eseguibile, per es. /usr/local/bin/unrar.
-utf8
Dice a MPlayer di gestire il file dei sottotitoli come UTF-8.
-vobsub
Specifica il file VOBsub da usare per i sottotitoli. Deve essere il percorso completo senza estensione, p.es. senza ’.idx’, ´.ifo’ o ’.sub’.
-vobsubid <0-31>
Specifica l’ID del sottotitolo VOBsub.
-abs
Sovrascrive il rilevamento della dimensione del buffer del driver/scheda.
-format
Seleziona il formato usato per
l’uscita dallo strato dei filtri alla scheda audio. I
valori che si possono assegnare a
-mixer
Utilizza un dispositivo del mixer diverso dal default /dev/ mixer. Per ALSA questo è il nome del mixer.
-mixer-channel
Questa opzione indica a MPlayer
di usare un canale differente dal default PCM per
controllare il volume. Per OSS le opzioni includono vol,
pcm, line. Per una lista completa delle opzioni dai
un’occhiata a SOUND_DEVICE_NAMES in
/usr/include/linux/ soundcard.h. Per ALSA puoi usare i nomi
che vengono visualizzati da alsamixer, come Master, Line,
PCM.
NOTA: I nomi dei canali del mixer ALSA seguiti da un
numero devono essere specificati nel formato
-softvol
Forza l’utilizzo del mixer software invece di usare quello della scheda sonora.
-softvol-max <10.0-10000.0>
Regola il valore massimo del livello di amplificazione in percentuale (default: 110). Un valore di 200 ti permette di regolare il volume fino ad un massimo di due volte il valore corrente. Con valori sotto a 100 il volume iniziale (che è 100%) sarà sopra al massimo, per cui, ad esempio, l’OSD non riuscirà a visualizzarlo correttamente.
-volstep <0-100>
Seleziona l’ampiezza dei passi di cambiamento del volume del mixer in percentuale sulla gamma totale (default: 3).
-volume <-1-100> (vedi anche -af volume)
Imposta sul mixer il volume in apertura, sia hardware o software (se usato con -softvol). Un valore di -1 (default) non modifica il volume.
I driver di
uscita audio sono interfacce verso le varie
possibilità di uscita audio. La sintassi è:
-ao
Specifica una lista di priorità dei driver di uscita audio da usare.
Se la lista
termina con una ’,’, MPlayer proverà ad
usare anche i driver non presenti nella lista stessa. Le
sotto opzioni sono facoltative e possono generalmente essere
omesse.
NOTA: Vedi -ao help per una lista dei driver di uscita
audio compilati internamente.
ESEMPIO:
-ao alsa,oss,
Prova il driver ALSA, poi il driver OSS, poi gli altri.
-ao alsa:noblock:device=hw=0.3
Attiva la modalità non bloccante e il nome del dispositivo come prima scheda, quarto dispositivo.
I driver di
uscita audio disponibili sono:
alsa
driver di uscita audio ALSA 0.9/1.x
noblock
Seleziona la modalità noblock (non bloccante).
device= Seleziona il nome del
dispositivo. Sostituisci ogni ’,’ con
’.’ ed ogni ’:’ con ’=’
nel nome del dispositivo ALSA. Se vuoi l’uscita hwac3
attraverso S/PDIF, usa "iec958" o
"spdif" come dispositivo, a meno che tu non sappia
davvero come attivarla correttamente. oss driver di uscita audio OSS Seleziona il dispositivo di
uscita audio (default: /dev/ dsp). Seleziona il dispositivo del
mixer audio (default: /dev/ mixer). Seleziona il canale del mixer
audio (default: pcm). sdl (solo SDL) driver di uscita audio molto
indipendente dalla piattaforma, che utilizza la libreria SDL
(Simple Directmedia Layer) Seleziona esplicitamente il
driver audio SDL da usare (default: lascia scegliere a
SDL). arts uscita audio attraverso il
demone aRts esd uscita audio attraverso il
demone ESD Seleziona esplicitamente il
server ESD da usare (default: localhost). jack uscita audio attraverso JACK
(Jack Audio Connection Kit) port= Si connette alla porta con il
nome specificato (default: porta fisica). name= Il nome del client che viene
passato a JACK (default: MPlayer [ (no)estimate Stima il ritardo audio,
dovrebbe rendere la riproduzione video più dolce ed
uniforme (default: abilitato). (no)autostart Avvia automaticamente jackd se
necessario (default: disabilitato). Nota che ciò
sembra poco affidabile e riempie lo stdout di messaggi del
server. nas uscita audio attraverso NAS coreaudio (solo Mac OS
X) driver di uscita audio nativo
per Mac OS X device_id= ID del dispositivo di uscita da
usare (0 = dispositivo di default) help Elenca tutti dispositivi di uscita disponibili con i
rispettivi ID. openal driver di uscita audio OpenAL
sperimentale pulse driver di uscita audio
PulseAudio [ Specifica l’host e
facoltativamente il sink di uscita da usare. Una stringa
sgi (solo SGI) driver di uscita audio nativo
per SGI Seleziona esplicitamente il
dipositivo di uscita/ l’interfaccia da usare (default:
default globale del sistema). Per esempio, ’Analog
Out’ o ’Digital Out’. sun (solo Sun) driver di uscita audio nativo
Sun Seleziona esplicitamente il
dispositivo audio da usare (default: /dev/audio). win32 (solo Windows) driver di uscita audio nativo
waveout di Windows dsound (solo
Windows) Driver di uscita audio DirectX
DirectSound device= Seleziona il numero di
dispositivo da utilizzare. Riproducendo un file con
l’opzione -v viene visualizzata la lista dei
dispositivi disponibili. kai (solo OS/2) driver di uscita video OS/2
KAI uniaud Forza la modalità
UNIAUD. dart Forza la modalità DART. (no)share Apre l’audio in
modalità condivisa o esclusiva. bufsize= Imposta la dimensione del
buffer a dart (solo OS/2) driver di uscita video OS/2
DART (no)share Apre DART in modalità
condivisa o esclusiva. bufsize= Imposta la dimensione del
buffer a dxr2 (vedi anche -dxr2)
(solo DXR2) Driver di uscita audio
specifico per la scheda Creative DXR2 ivtv (solo IVTV) Driver di uscita audio
specifico MPEG per schede IVTV. Funziona solo con -ac
hwmpa. v4l2 (richiede un kernel
Linux 2.6.22+) Driver di uscita audio per
schede compatibili V4L2 con decodificatore MPEG hardware
integrato. mpegpes (solo DVB) Driver di uscita audio per
schede DVB che scrive l’uscita su un file MPEG-PES se
non c’è alcuna scheda DVB presente. card=<1-4> Scheda DVB da usare quando non
ce n’è una sola. Se non specificata MPlayer
cercherà la prima scheda utilizzabile. file= nome del file di uscita null Non produce uscita audio ma
mantiene la velocità di riproduzione video. Utilizza
-noosund per i test di velocità (benchmarking). pcm Driver di uscita audio grezzo
per scrittura di file PCM/wave (no)waveheader Inserisce o meno
l’intestazione wave (default: intestazione inclusa).
Se non inclusa verrà generato un file grezzo PCM. file= Scrive il suono su
fast Prova a scrivere il file
più velocemente che in tempo reale (realtime).
Assicurati che l’uscita non venga troncata
(solitamente con un messaggio "Troppi pacchetti video
nel buffer!"). È normale che tu ottenga un
messaggio "Il tuo sistema è troppo LENTO per
questa riproduzione!". plugin driver di uscita audio
plugin -adapter
Seleziona la scheda grafica che
riceverà l’immagine. Puoi avere una lista delle
schede disponibili se utilizzi questa opzione insieme con
-v. Attualmente funziona solo con il driver di uscita video
directx. -bpp
Sovrascrive la selezione
automatica della profondità colore. Supportato solo
dai driver di uscita video fbdev, dga, svga e vesa. -border Riproduce il filmato in una
finestra con bordi e decorazioni. Dato che questo è
il default, usa -noborder per disabilitare le decorazioni
standard della finestra. -brightness
<-100-100> Seleziona la luminosità
del segnale video (default: 0). Non è supportato da
tutti i driver video di uscita. -contrast
<-100-100> Seleziona il contrasto del
segnale video (default: 0). Non è supportato da tutti
i driver video di uscita. -display Specifica il nome (hostname) ed
il numero del display del server X dove vuoi visualizzare il
filmato. ESEMPIO: -display
xtest.localdomain:0 -dr
Attiva il rendering diretto
(non supportato da tutti i codec e uscite video) -dxr2
Questa opzione è usata
per controllare il driver di uscita video dxr2. ar-mode= modalità del rapporto di
aspetto (0 = normale, 1 = pan-and-scan, 2 = letterbox
(default)) iec958-encoded Seleziona la modalità di
uscita iec958 a codifica. iec958-decoded Seleziona la modalità di
uscita iec958 a decodifica (default). macrovision= modalità macrovision (0
= niente (default), 1 = agc, 2 = agc 2 strisce di colore, 3
= agc 4 strisce di colore) mute uscita sonora muta unmute riattiva l’uscita
sonora ucode= percorso del microcode uscita
TV 75ire abilita il modo di uscita 7.5
IRE no75ire disabilita il modo di uscita
7.5 IRE (default) bw uscita TV in bianco e nero color uscita TV a colori
(default) interlaced uscita TV interlacciata
(default) nointerlaced disabilita l’uscita TV
interlacciata (default) norm= norma TV (ntsc (default), pal,
pal60, palm, paln, palnc) square-pixel attiva il modo pixel a square
(quadrato) ccir601-pixel attiva il modo pixel a
ccir601 overlay cr-left=<0-500> Seleziona il valore di ritaglio
(crop) a sinistra (default: 50). cr-right=<0-500> Seleziona il valore di ritaglio
a destra (default: 300). cr-top=<0-500> Seleziona il valore di ritaglio
in alto (default: 0). cr-bottom=<0-500> Seleziona il valore di ritaglio
in basso (default: 0). ck-[r|g|b]=<0-255> Seleziona il valore di guadagno
del color-key del r(osso), g(reen, verde) e b(lu). ck-[r|g|b]min=<0-255> valore minimo per la
corrispondente color key ck-[r|g|b]max=<0-255> valore massimo per la
corrispondente color key ignore-cache Ignora i valori
dell’overlay caricati. update-cache Aggiorna i valori
dell’overlay caricati. ol-osd Abilita l’overlay del
display su schermo. nool-osd Disabilita l’overlay del
display su schermo (default). ol[h|w|x|y]-cor=<-20-20> Aggiusta la dimensione (h,w) e
posizione (x,y) dell’overlay nel caso non
corrispondesse perfettamente alla finestra (default: 0). overlay Attiva l’overlay
(default). nooverlay Attiva l’uscita TV. overlay-ratio=<1-2500> Mette a punto l’overlay
(default 1000). -fbmode Cambia la modalità video
a quella indicata come -fbmodeconfig
Indica il file di
configurazione delle modalità video (default:
/etc/fb.modes). -fs (vedi anche
-zoom) Riproduzione a schermo intero
(centra il filmato e mette delle barre nere attorno ad
esso). Non è supportato da tutti i driver di uscita
video. -fsmode-dontuse <0-31>
(OBSOLETO, usa l’opzione -fs) Prova questa opzione se hai
ancora problemi con i filmati a schermo intero. -fstype
Specifica una lista di
priorità delle modalità di attivazione a
schermo intero da usare. Puoi negare una modalità
prefissandola con ’-’. Se hai problemi, ad
esempio se la finestra a schermo intero viene coperta da
altre finestre, puoi provare ad usare un ordine diverso.
I tipi
disponibili sono: above Utilizza l’hint
_NETWM_STATE_ABOVE se disponibile. below Utilizza l’hint
_NETWM_STATE_BELOW se disponibile. fullscreen Utilizza l’hint
_NETWM_STATE_FULLSCREEN se disponibile. layer Utilizza l’hint
_WIN_LAYER con il layer di default. layer=<0...15> Utilizza l’hint
_WIN_LAYER hint con il numero di layer specificato. netwm Forza lo stile NETWM. none Pulisce la lista delle
modalità; ne puoi aggiungere per abilitarle dopo. stays_on_top Utilizza l’hint
_NETWM_STATE_STAYS_ON_TOP se disponibile. ESEMPIO: layer,stays_on_top,above,fullscreen Ordine di default, verrà
usato come modalità di sicurezza se vengono
specificate delle modalità non supportate o
scorrette. -fullscreen Sistema il passaggio a schermo
interno con OpenBox 1.x. -gamma
<-100-100> Regola la gamma del segnale
video (default: 0). Non è supportato da tutti i
driver di uscita video. -geometry x[%][:y[%]] o
[WxH][+-x+-y] Regola dove viene visualizzata
l’uscita sullo schermo inizialmente. I valori di x ed
y sono in pixel misurati dall’angolo alto a sinistra
dello schermo all’angolo alto a sinistra
dell’immagine visualizzata, comunque se viene aggiunto
il segno di percentuale ad un argomento, il valore viene
convertito in una percentuale della dimensione dello schermo
in quella direzione. Supporta anche il formato
dell’opzione standard di X -geometry, nel quale +10-50
significa "posiziona 10 pixel dal bordo sinistro e 50
pixel dal bordo in basso", mentre "--20+-10"
significa "posiziona 20 pixel oltre la destra e 10
pixel oltre il bordo in alto". Se viene specificata una
finestra esterna utilizzando l’opzione -wid allora le
coordinate x ed y sono relative all’angolo in alto a
sinistra della finestra stessa piuttosto che dello schermo.
Le coordinate sono relative allo schermo indicato con
-xineramascreen per i driver di uscita video che gestiscono
completamente -xineramascreen (direct3d, gl, gl2, vdpau,
x11, xv, xvmc, corevideo). ESEMPIO: 50:40 Posiziona la finestra a x=50,
y=40. 50%:50% Posiziona la finestra nel mezzo
dello schermo. 100% Posiziona la finestra nel mezzo
dell’angolo in alto a destra dello schermo 100%:100% Posiziona la finestra
nell’angolo in basso a destra dello schermo -gui-wid Questo indica alla GUI di usare
anche una finestra X11 e di collegarsi alla parte inferiore
del video, che è utile per inserire una mini-GUI in
un browser (ad esempio con il plugin MPlayer). -hue
<-100-100> Regola la tonalità del
segnale video (default: 0). Puoi ottenere dei negativi
colorati delle immagini con questa opzione. Non è
supportata da tutti i driver di uscita video. -monitor-dotclock
Specifica la gamma del dotclock
o pixelclock del monitor. -monitor-hfreq
Specifica la gamma di frequenze
orizzontali del monitor. -monitor-vfreq
Specifica la gamma di frequenze
verticali del monitor. -monitoraspect
Seleziona il rapporto di
aspetto (aspect ratio) del tuo monitor o dello schermo TV.
Un valore di 0 disabilita un’impostazione precedente
(per es. nel file di configurazione). Sovrascrive
l’impostazione -monitorpixelaspect, se abilitata. ESEMPIO: -monitoraspect 4:3 o 1.3333
-monitorpixelaspect
Seleziona l’aspetto di un
singolo pixel del tuo monitor o della TV. (default: 1). Un
valore 1 significa pixel quadrati (valore corretto per
(quasi?) tutti gli schermi LCD). -name (solo X11) Imposta il nome classe della
finestra. -nodouble Disabilita il doppio buffering,
fondamentalmente usato a scopi di debug. Il doppio buffering
elimina il tremolio (flicker) memorizzando due fotogrammi in
memoria e visualizzandone uno mentre decodifica
l’altro. Può influenzare l’OSD in maniera
negativa ma spesso ne rimuove il tremolio. -nograbpointer Non acquisire il puntatore del
mouse dopo un cambio di modo video (-vm), utile nel caso di
configurazioni con più monitor. -nokeepaspect Non mantenere il rapporto di
aspetto quando si ridimensionano le finestre. Funziona solo
con i driver di uscita video x11, xv, xmga, xvidix e
directx. Inoltre sotto X11 il tuo gestore delle finestre
deve capire gli hint dell’aspetto finestra. -ontop Rende la finestra di
visualizzazione del filmato in modalità ’stay
on top’, stai in cima, alle altre finestre. Supportato
dai driver di uscita video che usano X11, SDL esclusa,
così come da directx, corevideo, quartz, ggi e
gl2. -panscan
<0.0-1.0> Abilita le funzionalità
di pan-and-scan (elimina i lati ad esempio di un filmato in
formato 16:9 per adattarlo ad uno schermo 4:3 senza avere
bande nere) Il parametro controlla quanto
dell’immagine viene tagliato. Questa opzione funziona
solo con i driver di uscita video xv, xmga, mga, gl, gl2,
quartz, corevideo e xvidix. -panscanrange
<-19.0-99.0> (sperimentale) Cambia la gamma della
funzionalità pan-and-scan (default: 1). Valori
positivi indicano multipli della gamma di default. Valori
negativi indicano che puoi zoomare fino a un fattore di
-panscanrange+1. Es. -panscanrange -3 permette un fattore di
zoom fino a 4. Questa funzionalità è
sperimentale. Non riportare errori a meno che tu non stia
usando -vo gl. -refreshrate
Attiva la frequenza di
aggiornamento del monitor in Hz. Attualmente è
supportato solo dal driver -vo directx combinato con
l’opzione -vm. -rootwin Visualizza il filmato nella
finestra root (lo sfondo del desktop). L’immagine di
sfondo del desktop può però coprire la
finestra del filmato. Funziona solo con i driver di uscita
video x11, xv, xmga, xvidix, quartz, corevideo e
directx. -saturation
<-100-100> Regola la saturazione del
segnale (default: 0). Puoi ottenere un’uscita in
bianco e nero con questa opzione. Non supportato da tutti i
driver di uscita video. -screenh
Specifica l’altezza dello
schermo per quei driver di uscita video che non conoscono la
risoluzione dello schermo come fbdev, x11 e TV-out. -screenw
Specifica la larghezza dello
schermo per quei driver di uscita video che non conoscono la
risoluzione dello schermo come fbdev, x11 e TV-out. -(no)stop-xscreensaver (solo
X11) Disattiva il salvaschermo di X
alla partenza e lo riattiva all’uscita. (default:
abilitato). Se il tuo salvaschermo non gestisce né la
API XSS né XResetScreenSaver, perfavore usa al suo
posto -heartbeat-cmd. -title (vedi anche
-use-filename-title) Imposta il titolo della
finestra. Gestito dai driver di uscita video basati su
X11. -use-filename-title (vedi
anche -title) Imposta il titolo della
finestra usando il nome del file multimediale, se non
è stato impostato con -title. Gestito dai driver di
uscita video basati su X11. -vm
Cerca di cambiare in un
modalità video differente. Supportato dai driver di
uscita video dga, x11, xv, sdl e directx. Se è usato
con il driver di uscita video directx allora si possono
usare le opzioni -screenw, -screenh, -bpp e -refreshrate per
selezionare le caratteristiche della nuova
modalità. -vsync Abilita il VBI per i driver di
uscita video vesa, dfbmga e svga. -wid Dice ad MPlayer di collegarsi
ad una finestra già esistente. Utile per
’incastrare’ MPlayer in un browser (p.es. con
l’estensione plugger). Quest’opzione riempie
completamente la finestra indicata, quindi rapporto di
aspetto, panscan, ecc. non vengono più gestite da
MPlayer, ma devono essere gestite dall’applicazione
che ha creato la finestra. -xineramascreen
<-2-...> In configurazioni con Xinerama
(p.es. un singolo desktop che si espande su monitor
multipli) questa opzione indica a MPlayer su quale schermo
deve visualizzare il filmato. Un valore di -2 significa a
schermo intero su tutto lo schermo virtuale (in questo caso
l’informazione Xinerama viene completamente ignorata),
-1 significa a schermo intero sullo schermo in cui è
attualmente posizionata la finestra. La posizione iniziale
selezionata con l’opzione -geometry è relativa
allo schermo specificato. Funzionerà solitamente solo
con "-fstype -fullscreen" o "-fstype
none". Quest’opzione non è utilizzabile
per impostare solo la schermata di avvio (dato che si
aprirà sempre a tutto schermo sullo schermo
indicato), per far ciò la miglior opzione attualmente
disponibilie è -geometry. Supportata almeno dai
driver di uscita video direct3d, gl, gl2, x11, xv e
corevideo. -zrbw (solo -vo zr) Visualizza in bianco e nero.
Per ottenere prestazioni ottimali, questa opzione può
essere combinata con ’-lavdopts gray’. -zrcrop
<[larghezza]x[altezza]+[scostam x]+[scostam y]> (solo
-vo zr) Seleziona una parte
dell’immagine per la visualizzazione, occorrenze
multiple di questa opzione attivano la modalità
cinerama. In modalità cinerama il filmato viene
distribuito su più di una TV (o proiettore) per
creare un’immagine più larga. Le opzioni che
appaiono dono la n-esima -zrcrop si riferiscono alla n-esima
scheda MJPEG, ogni scheda deve avere almeno un -zrdev oltre
a -zrcrop. Per esempi dai un’occhiata a quello che
stampa l’opzione -zrhelp e la sezione riguardante Zr
nella documentazione. -zrdev Specifica il file speciale del
dispositivo che appartiene alla tua scheda MJPEG, per
default il driver di uscita video zr prende il primo
dispositivo v4l che riesce a trovare. -zrfd (solo -vo zr) Forza la decimazione. La
decimazione, come specificata da -zrhdec e -zrvdec, viene
eseguita solo se lo scalatore hardware riesce a riportare
l’immagine alle sue dimensioni originali. Usa questa
opzione per forzare la decimazione. -zrhdec <1|2|4> (solo
-vo zr) Decimazione orizzontale: Chiede
al driver di mandare solo una ogni 2 o 4 linee/pixel
dell’immagine di ingresso alla scheda MJPEG,
dopodiché viene utilizzato lo scalatore hardware
della scheda stessa per riportare l’immagine alle sue
dimensioni originali. -zrhelp (solo -vo
zr) Visualizza una lista di tutte
le opzioni -zr*, i loro valori di default ed un esempio di
modalità cinerama. -zrnorm Specifica la norma TV come PAL
o NTSC (default: nessun cambiamento). -zrquality <1-20>
(solo -vo zr) Un numero da 1 (migliore) a 20
(peggiore) che rappresenta la qualità della codifica
JPEG. -zrvdec <1|2|4> (solo
-vo zr) Decimazione verticale. Chiede
al driver di mandare solo una ogni 2 o 4 linee/pixel
dell’immagine di ingresso alla scheda MJPEG,
dopodiché viene utilizzato lo scalatore hardware
della scheda stessa per riportare l’immagine alle sue
dimensioni originali. -zrxdoff Se il filmato è
più piccolo dello schermo TV, questa opzione
specifica la posizione sull’asse x, relativa
all’angolo in alto a sinistra dello schermo (default:
centrato). -zrydoff Se il filmato è
più piccolo dello schermo TV, questa opzione
specifica la posizione sull’asse y, relativa
all’angolo in alto a sinistra dello schermo (default:
centrato). I driver di
uscita video sono interfacce alle differenti
possibilità di uscita video. La sintassi è:
Specifica una lista di
priorità dei driver di uscita video da usare. Se la lista
termina con una ’,’, MPlayer proverà ad
usare anche i driver non presenti nella lista stessa. Le
sotto opzioni sono facoltative e possono generalmente essere
omesse. ESEMPIO: -vo xmga,xv, Prova il driver X11 Matrox, poi
il driver Xv, poi gli altri. -vo directx:noaccel Usa il driver DirectX con le
accelerazioni disabilitate. I driver di
uscita video disponibili sono: Use l’estensione XVideo
di XFree86 4.x per abilitare la riproduzione con
accelerazione hardware. Se non puoi usare un driver
specifico per il tuo hardware, questa è probabilmente
l’opzione migliore. Per informazioni su quale colorkey
viene usato e come viene disegnato, esegui MPlayer con
l’opzione -v e dai un’occhiata alle linee
segnate con [xv common] all’inizio. adaptor= Seleziona un adattatore XVideo
specifico (vedi l’emissione di xvinfo). port= Seleziona una porta XVideo
specifica. ck= Seleziona la sorgente da cui
viene preso il colorkey (default: cur). cur Il default prende il colorkey correntemente configurato
in Xv. use Utilizza ma non imposta il colorkey da MPlayer (utilizza
l’opzione -colorkey per cambiarlo). set Uguale a use ma imposta anche il colorkey fornito. ck-method= Imposta la modalità di
disegno del colorkey (default: man). man Disegna il colorkey manualmente (riduce lo sfarfallio in
alcuni casi). bg Imposta il colorkey come lo sfondo della finestra. auto Lascia che sia Xv a disegnare il colorkey. x11 (solo X11) Driver di uscita video con
memoria condivisa senza accelerazione hardware che funziona
ovunque sia presente X11. xover (solo X11) Aggiunge il supporto X11 a
tutti i driver di uscita video basati sull’overlay.
Attualmente è supportato solo da tdfx_vid. Seleziona il driver da usare
come sorgente dell’overlay da utilizzare con X11. xvmc (solo X11 con -vc
ffmpeg12mc) Driver di uscita video che
utilizza le estensioni XvMC (X Video Motion Compensation) di
XFree86 4.x. per velocizzare la decodifica dei formati
MPEG-1/2 e VCR2. adaptor= Seleziona un adattatore XVideo
specifico (vedi l’emissione di xvinfo). port= Seleziona una porta XVideo
specifica. (no)benchmark Disabilita la visualizzazione
delle immagini. Necessario per effettuare dei test corretti
con quei driver che cambiano i buffer delle immagini solo
sul ritracciamento verticale del monitor (nVidia). Il
default non disabilita la visualizzazione
dell’immagine (nobenchmark). (no)bobdeint Deinterlacciatore molto
semplice. Potrebbe non risultare migliore di -vf tfields=1,
ma è l’unico deinterlacciatore per xvmc
(default: nobobdeint). (no)queue Mette in coda i fotogrammi da
visualizzare per permettere un miglior lavoro in parallelo
dell’hardware video. Può aggiungere una piccola
(non distinguibile) desincronizzazione costante del flusso
A/V (default: noqueue). (no)sleep Utilizza la funzione sleep
mentre aspetta che finisca la visualizzazione (non
consigliato in Linux) (default: nosleep). ck=cur|use|set È lo stesso che -vo
xv:ck (vedi -vo xv). ck-method=man|bg|auto È lo stesso che -vo
xv:ck-method (vedi -vo xv). vdpau (con -vc ffmpeg2vdpau,
ffwmv3vdpau, ffvc1vdpau, ffh264vdpau o ffodivxvdpau) Driver di
uscita video che usa VDPAU per la docodifica video via
hardware. Gestisce anche la visualizzazione di video
decodificato via software. sharpen=<-1-1> Per valori positivi applica un
algoritmo di messa a fuoco, per valori negativi un algoritmo
di sfocatura (default: 0). denoise=<0-1> Applica al video un algoritmo
di riduzione del disturbo (default: 0, nessuna
riduzione). deint=<0-4> Sceglie il deinterlacciatore
(default: 0). Tutte le modalità > 0 rispettano
-field-dominance. 0 nessun deinterlacciamento 1 Mostra solo il primo campo, simile a -vf field. 2 deinterlacciatore molto semplice, simile a -vf
tfields=1 3 Deinterlacciamento temporale adattivo al movimento.
Può portare desincronizzazione A/V con hardware video
lento e/o alte risoluzioni. È il default se si usa
"D" per deinterlacciare. 4 Deinterlacciamento temporale adattivo al movimento, con
interpolazione spaziale legata ai bordi. Richiede harware
video veloce. chroma-deint Fa sì che i
deinterlacciatori temporali operino sia sulla
luminosità che sulla crominanza (default). Usa
nochroma-deint per usare solo la luminanza ed accellerare il
deinterlacciamento avanzato. Utile con memoria video
lenta. pullup Cerca di evitare il
deinterlacciamento per i fotogrammi progressivi, utile per
guardare contenuto in telecine, ha bisogno di hardware video
veloce per alte risoluzioni. Funziona solo con un
deinterlacciamento temporale adattivo al movimento. colorspace Seleziona lo spazio colore per
la conversione da YUV a RGB (default: 1, BT.601). In linea
di massima si dovrebbero usare BT.601 per contenuto con una
definizione standard (SD) e BT.709 per contenuto ad alta
definizione (HD). L’utilizzo di uno spazio colore
errato può portare colori leggermente saturati o
spostati verso l’alto o il basso. 0 Prova ad indovinare lo spazio colore in base alla
risoluzione video. Un video con larghezza >= 1280 o
altezza > 576 viene considerato come HD e verrà
usato lo spazio colore BT.709. 1 Usa lo spazio colore ITU-R BT.601 (default). 2 Usa lo spazio colore ITU-R BT.709. 3 Usa lo spazio colore SMPTE-240M. hqscaling 0 Utilizza la scalatura predefinita di VDPAU
(default). 1-9 Applica la scalatura VDPAU ad alta qualità (serve
hardware abbastanza potente). force-mixer Forza l’utilizzo del
mixer VDPAU, che implementa tutte le opzioni di cui sopra
(default). Usa noforce-mixer per permettere la
visualizzazione dello spazio colore BGRA. (Se viene usato il
formato immagine BGRA, disabilita tutte le opzioni sopra e
l’equalizzatore hardware). xvmc (solo X11 con
decodificatore FFmpeg MPEG-1/2) Driver di uscita video che
utilizza l’etensione XvMC (X Video Motion
Compensation) di XFree86 4.x per velocizzare la decodifica
MPEG-1/2 e VCR2. adaptor= Seleziona un adattatore XVideo
specifico (controlla i risultati di xvinfo). port= Seleziona una porta XVideo
specifica. (no)benchmark Disabilita la visualizzazione
delle immagini. Necessario per effettuare dei test corretti
su driver che cambiano buffer delle immagini solo sul
retrace del monitor (nVidia). Il default è di non
disabilitare la visualizzazione delle immagini
(nobenchmark). (no)bobdeint Un deinterlacciatore molto
semplice. Potrebbe non risultare migliore di -vf tfields=1,
ma è l’unico per xvmc (default:
nobobdeint). (no)queue Mette in coda i fotogrammi da
visualizzare per permettere un lavoro dell’hardware
video più parallelo. Può aggiungere una
piccola (non notabile) e costante desincronizzazione A/V
(default: noqueue). (no)sleep Utilizza la funzione sleep
mentre aspetta che finisca la renderizzazione (non
raccomandato con Linux) (default: nosleep). ck=cur|use|set Equivale a -vo xv:ck (vedi -vo
xv). ck-method=man|bg|auto Equivale a -vo xv:ck-method
(vedi -vo xv). dga (solo X11) Riproduce il video utilizzando
l’estensione Direct Graphics Access di XFree86.
Considerato obsoleto. sdl (solo SDL, vecchio/con
problemi) Driver di uscita video molto
indipendente dalla piattaforma basato sulla libreria SDL
(Simple Directmedia Layer). Visto che la libreria SDL
utilizza la propria gestione di X11 le opzioni relative ad
X11 di MPlayer non avranno effetto se si utilizza questo
driver di uscita video. Da notare che ha vari piccoli
problemi (-vm/-novm viene solitamente ignorata, -fs si
comporta come dovrebbe fare -novm, la finestra rimane in
alto a sinistra uscendo dalla modalità a schermo
intero, panscan non è gestito, ...). driver= Seleziona esplicitamente il
driver SDL da usare. (no)forcexv Utilizza XVideo attraverso il
driver di uscita video sdl (default: forcexv) (no)hwaccel Utilizza uno scalatore
accelerato in hardware (default: hwaccel). vidix VIDIX (VIDeo Interface for
*niX) è un’interfaccia verso le caratteristiche
di accelerazione delle varie schede grafiche. Driver di
uscita video molto veloce su schede che lo supportano. Seleziona in modo esplicito il
sotto dispositivo VIDIX da usare. I driver disponibili sono
cyberblade, ivtv, mach64, mga_crtc2, mga, nvidia, pm2, pm3,
radeon, rage128, s3, sh_veu, sis_vid e unichrome. xvidix (solo X11) Interfaccia VIDIX per X11. Uguale a vidix cvidix Interfaccia di VIDIX generica
ed indipendente dalla piattaforma, può girare persino
in una console testuale con schede nVidia. Uguale a vidix winvidix (solo
Windows) Interfaccia VIDIX per
Windows. Uguale a vidix direct3d (solo Windows)
(CODICE BETA!) Driver di uscita video che usa
l’interfaccia Direct3D (utile per Vista). directx (solo
Windows) Driver di uscita video che
utilizza l’interfaccia DirectX. noaccel Disabilita
l’accelerazione hardware. Prova questa opzione se hai
problemi di visualizzazione. kva (solo OS/2) Driver di uscita video che usa
l’interfaccia libkva. snap Forza la modalità SNAP. wo Forza la modalità WarpOverlay!. dive Forza la modalità DIVE. (no)t23 Abilita o disabilita i
workaround per il laptop T23 (default: disabilita). Prova ad
abilitare questa opzione se la tua scheda video supporta
solo l’ingrandimento. quartz (solo Mac OS
X) Driver di uscita video per
Quartz su Mac OS X. In certi casi potrebbe essere più
efficiente forzare un formato di uscita YUV packed, con ad
esempio -vf format=yuy2. device_id= Seleziona il dispositivo di
visualizzazione da usare a schermo intero. fs_res= Specifica la risoluzione a
schermo intero (utile su sistemi lenti). corevideo (Mac OS X 10.4
oppure 10.3.9 con QuickTime 7) Driver di uscita video Mac OS X
CoreVideo. device_id= Seleziona il dispositivo di
visualizzazione da usare a schermo intero o impostalo a -1
per usare sempre lo stesso schermo su cui sta la finestra
del video (default: -1 - automatico). shared_buffer Scrive l’uscita su un
buffer di memoria condivisa, invece di mostrarla e cercare
di aprire una connessione NSConnection esistente per
comunicare con una GUI. buffer_name= Nome del buffer condiviso
creato con shm_open e il nome della connessione NSConnection
che MPlayer cercherà di aprire (default:
"mplayerosx"). Impostare buffer_name abilita
implicitamente shared_buffer. fbdev (solo Linux) Utilizza il framebuffer del
kernel per l’uscita video. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo fbdev da usare (p.es. /dev/fb0) oppure
il nome del sotto dispositivo VIDIX se il nome comincia con
’vidix’ (p.es. ’vidixsis_vid’ per il
driver sis). fbdev2 (solo Linux) Utilizza il framebuffer del
kernel per l’uscita video, implementazione
alternativa. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo fbdev da usare (default: /dev/fb0). vesa Driver di uscita video molto
generico che dovrebbe funzionare su qualsiasi scheda
compatibile con VESA VBE 2.0. (no)dga Attiva/disattiva la
modalità DGA (default: attiva). neotv_pal Attiva l’uscita TV di
NeoMagic e seleziona la norma PAL. neotv_ntsc Attiva l’uscita TV di
NeoMagic e seleziona la norma NTSC. vidix Utilizza il driver VIDIX. lvo: Attiva Linux Video Overlay
sopra la modalità VESA. svga Visualizza il video usando la
libreria SVGA. Specifica la modalità
video da usare. La modalità può esser data nel
formato bbosd Disegna l’OSD nelle bande
nere sotto al filmato (più lento). native Utilizza solo funzioni di
disegno native. Questo evita il rendering diretto,
l’OSD e l’accelerazione hardware. retrace Forza il cambio di fotogramma
sul ritracciamento verticale. Utilizzabile solo con -double.
Ha lo stesso effetto dell’opzione -vsync. sq Prova a selezionare una
modalità video con pixel quadrati. vidix Utilizza svga con VIDIX. gl Driver di uscita video OpenGL.
La dimensione del video deve essere minore della dimensione
massima delle texture della vostra implementazione OpenGL.
Studiato per funzionare anche con l’implementazione
OpenGl più basilare, ma usa pure estensioni recenti e
nuove, che permettono di usare più spazi colore e il
rendering diretto. Per una velocità ottimale prova ad
aggiungere le opzioni (no)ati-hack I driver ATI possono fornire un
immagine corrotta quando si usano i PBO (usando -dr o
force-pbo). Questa opzione corregge questo comportamento,
utilizzando un po’ più di memoria. (no)force-pbo Usa sempre i PBO per trasferire
le texture, anche se ciò implica un’ulteriore
copia. Attualmente incrementa di poco la velocità con
i driver NVidia e molto con i driver ATI. Per funzionare
correttamente può aver bisogno delle sotto-opzioni
-noslices e di ati-hack. (no)scaled-osd Cambia il modo in cui
l’OSD si comporta quando cambia la dimensione della
finestra (default: disabilitato). Se abilitato si comporta
di più come gli altri driver di uscita video, il che
è meglio per font di dimensione fissa. Se
disabilitato appare molto meglio con i font FreeType ed
utilizza i bordi nella modalità a schermo intero. Non
funziona correttamente con sottotitoli ass (vedi -ass), puoi
tuttavia renderizzarli senza il supporto OpenGL attraverso
-vf ass. osdcolor=<0xAARRGGBB> Colore per l’OSD
(default: 0x00ffffff, che corrisponde al bianco opaco). rectangle=<0,1,2> Abilita l’utilizzo di
texture rettangolari, fatto che risparmia RAM video ma
è spesso più lento (default: 0). 0: Usa texture alla potenza di
2 (power-of-two) (default). swapinterval= Intervallo minimo, in
fotogrammi visualizzati, tra due scambi di buffer (default:
1). 1 equivale ad abilitare VSYNC, 0 a disabilitarlo. Valori
minori di 0 saranno ignorati e verrà usato il default
del sistema. Questo limita la frequenza di aggiornamento a
(frequenza rinfresco orizzontale / n). Richiede il supporto
GLX_SGI_swap_control per funzionare. Con alcune (la maggior
parte/tutte?) implementazioni funziona sono in
modalità a schermo intero. ycbcr Usa l’estenzione
GL_MESA_ycbcr_texture per convertire da YUV a RGB. Nella
maggior parte dei casi è probabilmente più
lento di una conversione software verso RGB. yuv= Seleziona il tipo di
conversione da YUV a RGB. Il default è una selezione
automatica tra i valori 0 e 2. 0: Usa conversione software.
Compatibile con tutte le versioni di OpenGL. Fornisce
controllo di luminosità, contrasto e saturazione.
colorspace Seleziona lo spazio colore per
la conversione da YUV a RGB. 0 Utilizza la formula usata solitamente da MPlayer
(default). 1 Usa uno spazio colore ITU-R BT.601. 2 Usa uno spazio colore ITU-R BT.709. 3 Usa uno spazio colore SMPTE-240M. levelconv= Seleziona il livello di
luminosità da usare per la conversione da YUV a
RGB. 0 Converte da livelli TV a PC (default). 1 Converte da livelli PC a TV. 2 Non effettua alcuna conversione. lscale= Seleziona la funzione di
ridimensionamento da usare per il ridimensionamento della
luminanza. Valida solo per modalità yuv 2, 3, 4 e
6. 0 Usa un filtraggio lineare semplice (default). 1 Usa un filtraggio bicubico B-spline (migliore
qualità). Richiede un’unità
supplementare di texture. Schede video vecchie non saranno
in grado di gestire questo per la crominanza, perlomeno in
modalità a schermo intero. 2 Usa un filtraggio cubico in direzione orizzontale, un
filtraggio lineare su quella verticale. Funziona su meno
schede che il metodo 1. 3 Uguale a 1, ma non usa una texture supplementare.
Potrebbe essere più veloce su alcune schede. 4 Usa una maschera sperimentale di eliminazione
particolari (unsharp) con dimensione 3x3 e valore 0.5 (vedi
filter-strength). 5 Usa una maschera sperimentale di eliminazione
particolari (unsharp) con dimensione 5x5 e valore 0.5 (vedi
filter-strength). cscale= Seleziona la funzione di
ridimensionamento da usare per il ridimensionamento della
crominanza. Per i dettagli vedi lscale. filter-strength= Imposta
l’intensità dell’effetto per i filtri
lscale/cscale che la supportano. noise-strength= Imposta la quantità di
rumore da aggiungere. 0 per disabilitare (default), 1.0 per
il livello adatto per il dithering a 6 bit. stereo= Seleziona un metodo per la
visione stereo. Potrebbe essere necessario usare -aspect per
aggiustare il valore delle proporzioni. Sperimentale, non
aspettarti troppo. 0 visualizzazione 2D normale 1 conversione ingresso fianco a fianco in video a colori
stereo rosso-ciano 2 conversione ingresso fianco a fianco in video a colori
stereo verde-magenta 3 conversione ingresso fianco a fianco in buffer stereo
quadruplo. Supportato solo da pochissime schede OpenGL. Le opzioni
seguenti sono utili solo se scrivete un vostro programma di
frammentazione. customprog= Carica un programma
personalizzato di frammentazione da customtex= Carica una texture "gamma
ramp" personalizzata da (no)customtlin Se abilitata (default) usa
l’interpolazione GL_LINEAR, se no usa quella
GL_NEAREST per la texture ’customtex’. (no)customtrect Se abilitata, usa
texture_rectangle per la texture ’customtex’.
Disabilitata di default. (no)mipmapgen Se abilitata, vengono generate
automaticamente delle mipmap per il video. Questo dovrebbe
essere utile insieme con customprog e con l’istruzione
TXB per implementare filtri di sfocatura con un raggio
ampio. Per la maggior parte delle implementazioni OpenGL
è molto lento per un qualsiasi formato non RGB.
Disabilitata di default. Normalmente non
c’è ragione alcuna di utilizzare le opzioni
seguenti, esse esistono principalmente per finalità
di debug. (no)glfinish Invoca glFinish() prima di
invertire i buffer. Più lento ma in alcuni casi
l’uscita è più corretta (default:
disabilitato). (no)manyfmts Abilita il supporto per
più formati colore (RGB e BGR) (default: abilitato).
Necessita di OpenGL con versione >= 1.2. slice-height=<0-...> Numero di linee copiate sulla
texture in un blocco unico (default: 0). 0 per
l’immagine intera. Se il decodificatore usa lo
"slice rendering" (vedi -noslices), questa
impostazione non ha effetto, e viene usata la dimensione
slice fornita dal decodificatore. (no)osd Abilita o disabilita il
supporto per il rendering dell’OSD via OpenGL
(default: abilitato). Questa opzione è utile per
test, usa -osdlevel 0 per disabilitare l’OSD. (no)aspect Abilita o disabilita la
scalatura dell’aspetto ed il supporto per il
pan-and-scan (default: abilitato). Disabilitarlo può
incrementare la velocità. gl2 Driver alternativo di uscita
video OpenGL. Supporta video più grandi della
dimensione massima della texture, ma manca di molte
funzionalità avanzate e ottimizzazioni rispetto al
driver gl e difficilmente verrà sviluppato
ulteriormente. (no)glfinish come per gl (default:
abilitato) yuv= Seleziona il tipo di
conversione da YUV a RGB. Se impostato ad un valore diverso
da 0, l’OSD verrà disabilitato e le
impostazioni di luminosità, contrasto e gamma saranno
disponibili solo attraverso le impostazioni globali del
server X. A parte ciò, i valori hanno gli stessi
significati validi per -vo gl. matrixview Renderizzatore basato su OpenGL
che crea un effetto di testo stile Matrix. cols= Numero delle colonne di testo
da mostrare. Valori molto bassi (< 16) probabilmente non
funzioneranno a causa delle limitazioni dello scalatore.
Allo stesso modo, valori non divisibili per 16 potrebbero
causare problemi. rows= Numero delle righe di testo da
mostrare. Valori molto bassi (< 16) probabilmente non
funzioneranno a causa delle limitazioni dello scalatore.
Allo stesso modo, valori non divisibili per 16 potrebbero
causare problemi. null Non produce nessuna uscita
video. Utile per benchmarking (prove di
velocità). aa Driver di uscita video ASCII
art che funziona su una console di testo. caca Driver di uscita video per
ASCII Art a Colori (Colour AsCii Art) che funziona su una
console di testo. bl Riproduzione video utilizzando
il protocollo UDP Blinkenlights. Questo driver è
altamente specifico per hardware. Seleziona esplicitamente il
driver del dispositivo Blinkenlights da usare. È
qualcosa del tipo arcade:host=localhost:2323 oppure
hdl:file=nome1,file=nome2. Devi specificare un
sottodispositivo. ggi Driver di uscita video per il
sistema grafico GGI. Seleziona esplicitamente il
driver GGI da usare. Cambia ogni ’,’ che appare
nel nome del driver con il carattere ’.’. directfb Visualizza il video utilizzando
la libreria DirectFB. (no)input Utilizza il codice della
tastiera di DirectFB invece di quello standard di MPlayer.
(default: abilitato) buffermode=single|double|triple Il doppio ed il triplo
buffering danno i migliori risultati se vuoi evitare
problemi di tearing. Il triplo buffering è più
efficiente del doppio buffering perché non blocca
MPlayer mentre aspetta il tracciamento verticale. La
bufferizzazione singola dovrebbe essere evitata (default:
single). fieldparity=top|bottom Controlla l’ordine di
uscita dei fotogrammi interlacciati (default: disabilitato).
Valori validi sono top (prima il campo superiore) e bottom
(prima il campo inferiore). Questa opzione non ha alcun
effetto su materiale progressivo, generalmente la maggior
parte dei film MPEG. Devi abilitare questa opzione se hai
effetti di tearing oppure movimenti non uniformi guardando
materiale interlacciato. layer=N Forza l’utilizzo del
layer con ID N per la riproduzione (default: -1 - auto). dfbopts= Specifica una lista di
parametri per DirectFB. dfbmga Driver di uscita video
specifico per Matrox G400/G450/G550 che utilizza la libreria
DirectFB per utilizzare speciali caratteristiche hardware.
Abilita CRTC2 (la seconda uscita, head), visualizzando il
video in modo indipendente dalla prima uscita. (no)input Come per directfb (default:
disabilitato) buffermode=single|double|triple Come per directfb (default:
triple) fieldparity=top|bottom Come per directfb (no)bes Abilita l’utilizzo del
BES (backend scaler) Matrox (default: disabilitato). Genera
risultati molto buoni per quanto riguarda velocità e
qualità di uscita visto che l’interpolazione
dell’immagine viene fatta dall’hardware. Lavora
solo sull’uscita principale. (no)spic Utilizza il layer Matrox sub
picture per visualizzare l’OSD di MPlayer (default:
abilitato) (no)crtc2 Attiva l’uscita TV sella
seconda uscita (default: abilitata). La qualità di
uscita è stupefacente in quanto è
un’immagine completamente interlacciata con
sincronismo corretto per ogni campo pari e dispari. tvnorm=pal|ntsc|auto Imposta la norma TV della
scheda Matrox senza bisogno di modificare /etc/directfbrc
(default: disabilitato). Le norme valide sono pal = PAL,
ntsc = NTSC. La norma auto è speciale (viene
abilitata automaticamente PAL/NTSC) in quanto decide quale
norma utilizzare basandosi sulla velocità (framerate)
del filmato. mga (solo Linux) Driver di uscita video
specifico Matrox che utilizza il back end scaler hardware
delle schede Gxxx attraverso un modulo del kernel. Se hai
una scheda Matrox questa è l’opzione più
veloce. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo Matrox da usare (default:
/dev/mga_vid). xmga (Linux, solo
X11) Driver di uscita video mga che
gira in una finestra X11. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo Matrox da usare (default:
/dev/mga_vid). s3fb (solo Linux) (vedi
anche -dr) Driver di uscita video
specifico per S3 Virge. Questo driver supporta la
conversione e la scalatura YUV della scheda, il doppio
buffering e il direct rendering. Usa -vf format=yuy2 per
ottenere la renderizzazione YUY2 accellerata hardware, che
su questa scheda è decisamente più veloce di
YV12. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo fbdev da usare (default: /dev/fb0). wii (solo Linux) Driver di uscita video
specifico per Nintendo Wii/GameCube. 3dfx (solo Linux) Driver di uscita video
specifico per 3dfx che utilizza direttamente
l’hardware della scheda sopra a X11. Sono supportati
solo 16 bpp. tdfxfb (solo Linux) Questo driver utilizza il
driver del framebuffer tdfx per riprodurre filmati con
accelerazione YUV su schede 3dfx. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo fbdev da usare (default: /dev/fb0). tdfx_vid (solo
Linux) Driver specifico di uscita
video 3dfx che funziona in combinazione col modulo del
kernel tdfx_vid. Seleziona esplicitamente il
nome del dispositivo da usare (default: /dev/tdfx_vid). dxr2 (vedi anche -dxr2)
(solo DXR2) Driver di uscita video
specifico per Creative DXR2. Driver di uscita video da
utilizzare come overlay (x11, xv). dxr3 (solo DXR3) Driver di uscita video
specifico del chip di decodifica MPEG Sigma Designs em8300
(Creative DXR3, Sigma Designs Hollywood Plus). Vedi anche il
filtro video lavc. overlay Attiva l’overlay invece
che l’uscita TVOut. prebuf Attiva il prebuffering. sync Abilita il nuovo motore di
sincronizzazione. norm= Specifica la norma TV. 0: Non cambia la norma corrente
(default). <0-3> Specifica il numero di
dispositivo se hai più di una scheda em8300. ivtv (solo IVTV) Driver di uscita video
specifico per uscita TV-out con chip di decodifica MPEG
Conexant CX23415 (iCompression iTVC15) o Conexant CX23416
(iCompression iTVC16) (Hauppauge WinTV PVR-150/250/350/500)
Vedi anche il filtro video lavc. Seleziona esplicitamente il
dispositivo del decodificatore MPEG da usare (default:
/dev/video16). Seleziona esplicitamente
l’uscita TV-out da usare per il segnale video. v4l2 (richiede un kernel
Linux 2.6.22+) Driver di uscita video per
schede compatibili V4L2 con decodificatore MPEG hardware
integrato. Vedi anche il filtro video lavc. Seleziona esplicitamente il
dispositivo del decodificatore MPEG da usare (default:
/dev/video16). Seleziona esplicitamente
l’uscita TV-out da usare per il segnale video. mpegpes (solo DVB) Driver di uscita video
specifico per schede DVB, che scrive i dati su un file in
formato MPEG-PES se non è presente nessuna scheda
DVB. card=<1-4> Specifica il numero del
dispositivo da usare se hai più di una scheda di
uscita DVB (solo API V3, come i driver della serie 1.x.y).
Se non specificata MPlayer cercherà la prima scheda
utilizzabile. nome del file di uscita
(default: ./grab.mpg) zr (vedi anche -zr* e
-zrhelp) Driver di uscita video per un
certo numero di schede di cattura e riproduzione MJPEG. Vedi
anche le opzioni -zr* e -zrhelp. zr2 (vedi anche il filtro
video zrmjpeg) Driver di uscita video per un
certo numero di schede di cattura e riproduzione MJPEG,
seconda generazione. dev= Specifica il dispositivo video
da usare. norm= Specifica la norma video da
usare (default: auto). (no)prebuf (Dis)Attiva il prebuffering,
non ancora supportato. md5sum Calcola la sommatoria MD5 di
ogni fotogramma e la scrive su un file. Supporta gli spazi
colore RGB24 e YV12. Utile per il debug. outfile= Specifica il file di uscita
(default: ./md5sums). yuv4mpeg Trasforma il flusso video in
una sequenza di immagini non compresse in formato YUV 4:2:0
e le memorizza in un file (default: ./stream.yuv). Il
formato è lo stesso utilizzato da mjpegtools,
perciò questo è utile se vuoi elaborare il
video con la suite mjpegtools. Supporta il formato YV12. Se
il tuo file ha un formato differente ed è
interlacciato, assicurati di usare -vf scale=::1
affinché la conversione utilizzi la modalità
interlacciata. Può combinarlo con l’opzione
-fixed-vo per concatenare file con le stesse dimensioni e la
stessa frequenza (fps). interlaced Scrive il file di uscita con
fotogrammi interlacciati, prima i top field. interlaced_bf Scrive il file di uscita con
fotogrammi interlacciati, prima i bottom field. file= Scrive l’uscita su
NOTA: Se
non specifichi nessuna opzione il file di uscita è
progressivo (cioè non interlacciato). gif89a Scrive ogni fotogramma in un
singolo file GIF animato nella directory corrente. Supporta
solo lo spazio colore RGB con 24 bpp e l’uscita viene
convertita a 256 colori. Valore decimale che specifica
la velocità del filmato (default: 5.0 fps). Specifica il file di uscita
(default: ./out.gif). NOTA:
Devi specificare la velocità prima del nome del file
oppure farà parte del nome del file. ESEMPIO: mplayer video.nut -vo
gif89a:fps=15:output=test.gif jpeg Scrive ogni fotogramma in un
file JPEG nella directory corrente. Il nome del file viene
creato dal numero del fotogramma riempito con zeri
iniziali. [no]progressive Specifica JPEG standard o
progressivi (default: non progressivo). [no]baseline Specifica l’utilizzo o
meno del baseline (default: baseline). optimize=<0-100> fattore di ottimizzazione
(default: 100). smooth=<0-100> fattore di
’lisciatura’ (default: 0). quality=<0-100> fattore di qualità
(default: 75). outdir= Specifica la directory dove
salvare i file JPEG (default: ./). subdirs= Crea sottodirectory numerate
con il prefisso specificato in cui salvare i file invece che
nella directory corrente. maxfiles= Numero massimo di file da
scrivere in ogni sottodirectory. Deve essere uguale o
maggiore di 1 (default: 1000). pnm Scrive ogni fotogramma in un
file PNM nella directory corrente. Il nome del file viene
creato dal numero del fotogramma riempito con zeri iniziali.
Supporta i formati PPM, PGM e PGMYUV nelle modalità
raw ed ASCII. Vedi anche pnm(5), ppm(5) e pgm(5). ppm Scrive file PPM (default). pgm Scrive file PGM. pgmyuv Scrive file PGMYUV. Il formato
PGMYUV è analogo al formato PGM, ma contiene anche i
piani U e V, attaccati alla fine dell’immagine. raw Scrive i file PNM in
modalità raw, cioè grezza (default). ascii Scrive i file PNM in
modalità ASCII. outdir= Specifica la directory dove
salvare i file PNM (default: ./). subdirs= Crea sottodirectory numerate
con il prefisso specificato in cui salvare i file invece che
nella directory corrente. maxfiles= Numero massimo di file da
scrivere in ogni sottodirectory. Deve essere uguale o
maggiore di 1 (default: 1000). png Scrive ogni fotogramma in un
file PNG nella directory corrente. Il nome del file viene
creato dal numero del fotogramma riempito con zeri iniziali.
Sono supportati i formati RGB e BGR a 24 bpp. z=<0-9> Specifica il livello di
compressione. 0 indica nessuna compressione, 9 invece
è il massimo. outdir= Specifica la directory dove
salvare i file PNG (default: ./). prefix= Specifica il prefisso da usare
per i nomi dei file PNG (default: nessun prefisso). alpha Crea file PNG con un canale
alpha. Nota che MPlayer solitamente non gestisce
l’alpha, quindi questa opzione sarà utile solo
in rari casi. mng Crea un file MNG animato da un
video utilizzando immagini 24 bpp RGB con compressione senza
perdita di qualità. output= Specifica il nome del file in
uscita (default: out.mng). ESEMPIO: mplayer video.mkv -vo
mng:output=test.mng tga Scrive ogni fotogramma in un
file Targa (TGA) nella directory corrente. Il nome del file
viene creato dal numero del fotogramma riempito con zeri
iniziali. Lo scopo di questo driver di uscita video è
avere un semplice formato di immagini senza perdita di
qualità da usare senza librerie esterne. Supporta i
formati colori BGR[A], con 15, 24 e 32 bpp. Puoi forzare un
formato particolare con il filtro video format. ESEMPIO: mplayer video.nut -vf
format=bgr15 -vo tga -ac
<[-|+]codec1,[-|+]codec2,...[,]> Specifica una lista di
priorità dei codec audio da usare, in accordo con il
loro nome in codecs.conf. Usa un ’-’ prima del
nome del codec per ometterlo. Usa un ’+’ prima
del nome per forzarlo, anche se questo probabilmente lo
farà bloccare! Se la lista termina con una
’,’, MPlayer proverà ad usare anche i
codec non presenti nella lista stessa. ESEMPIO: -ac mp3acm Forza il codec MP3
l3codeca.acm. -ac mad, Prova libmad prima, poi passa
agli altri. -ac hwac3,a52, Prova prima il decodificatore
hardware AC-3 (AC-3 passthrough), poi il codec software
AC-3, poi gli altri. -ac hwdts, Prova prima il decodificatore
hardware DTS (DTS passthrough), poi gli altri. -ac -ffmp3, Salta (ignora) il decoder MP3
di FFmpeg. -af-adv
Specifica le opzioni avanzate
dei filtri audio: force=<0-7> Forza l’inserimento del
filtro audio a uno dei seguenti: 0: Inserimento completamente
automatico dei filtri (identico a 1 per ora). list= Stesso significato di -af. -afm
Specifica una lista di
priorità delle famiglie di codec audio da usare, in
accordo col loro nome in codecs.conf. Passa ai codec di
default se nessuna delle famiglie specificate funziona.
ESEMPIO: -afm ffmpeg Prova prima i codec di
libavcodec da FFmpeg. -afm acm,dshow Prova prima i codec di
Win32. -aspect Sovrascrive il valore del
rapporto di aspetto del filmato, utilizzabile nel caso in
cui questa informazione sia mancante oppure errata nel file
che si sta visualizzando. ESEMPIO: -aspect 4:3 o -aspect 1.3333
-noaspect Disabilita la compensazione
automatica del rapporto di aspetto del film. -field-dominance
<-1-1> Imposta il primo campo per
contenuti interlacciati. Utile per deinterlacciatori che
raddoppiano la frequenza: -vf tfields=1, -vf yadif=1, -vo
vdpau:deint and -vo xvmc:bobdeint. -1 automatico (default): Se il decodificatore non esporta
l’informazione corretta, si reimposta automaticamente
su 0 (prima il campo superiore). 0 prima il campo superiore (top field first) 1 prima il campo inferiore (bottom field first) -flip Ribalta l’immagine alto /
basso. -lavdopts
Specifica i parametri di
decodifica di libavcodec. Opzioni multiple vanno separate
con i due punti. ESEMPIO: -lavdopts
gray:skiploopfilter=all:skipframe=nonref Le opzioni
disponibili sono: bitexact Usa solo algoritmi bit-exact
(esatti al bit) in tutti i passaggi di decodifica (per
provare i codec). bug= Lavora manualmente alla
risoluzione degli errori del codificatore. 0: niente debug= Visualizza informazioni di
debug. 0: disabilitato ec= Seleziona la strategia di
occultamento degli errori. 1: Usa un filtro molto forte di
eliminazione degli effetti di blocco per MB danneggiati er= Seleziona la strategia di
recupero degli errori. 0: disabilitato fast (solo MPEG-2, MPEG-4, e
H.264) Abilita ottimizzazioni che non
rispettano completamente le specifiche e potrebbero
potenzialmente causare problemi, come una dequantizzazione
più semplice, una compensazione di movimento
più semplice, presumere l’utilizzo della
matrice di quantizzazione di default, presumere YUV 4:2:0 ed
evitare qualche controllo per riconoscere flussi
danneggiati. gray decodifica a scala di grigi (un
poco più veloce che a colori). idct=<0-99> (vedi anche
-lavcopts) Per la miglior qualità
di decodifica utilizza lo stesso algoritmo di IDCT sia per
la decodifica che per la codifica. Questo può
però portare a qualche inaccuratezza. lowres= Decodifica a risoluzioni
più basse. La decodifica a basse risoluzioni non
è supportata da tutti i codec e spesso
genererà degli sgradevoli artefatti. Questo non
è un bug ma un effetto collaterale del fatto di non
decodificare a risoluzione completa. 0: disabilitata Se o= ESEMPIO: o=debug=pict sb= Salta il numero indicato di
righe di macroblocchi in basso. st= Salta il numero indicato di
righe di macroblocchi in alto. skiploopfilter= Salta il filtro loop (anche
detto deblocking) durante la decodifica H.264. Dato che il
fotogramma filtrato si suppone venga usato come riferimento
per la decodifica dei fotogrammi dipendenti, questo ha un
effetto peggiore sulla qualità che non applicare il
deblocking per es. a filmati MPEG-2. Ma perlomeno per HDTV
ad alto bitrate, questo da un buon aumento di
velocità con un’impercettibile perdita di
qualità. none: Nessun salto. skipidct= Salta il passaggio IDCT. Questo
diminuisce molto la qualità in quasi tutti i casi
(vedi skiploopfilter per i valori_salto disponibili). skipframe= Salta completamente la
decodifica dei fotogrammi. Accelera molto, ma porta
movimenti scattosi e ogni tanto brutti artefatti (vedi
skiploopfilter per i valori_salto disponibili). threads=<1-8> (solo
MPEG-1/2 e H.264) numero di thread da usare per
la decodifica (default: 1) vismv= Visualizza i vettori di
movimento. 0: disabilitato vstats Stampa alcune statistiche e le
memorizza in ./vstats_*.log. -noslices Disabilita il disegno del video
a strisce / bande alte 16 pixel, invece disegna il
fotogramma completo tutto in una volta. Può essere
più veloce o più lento, a seconda della scheda
video e della cache disponibile. Ha effetto solo con i codec
libmpeg2 e libavcodec. -nosound Non riproduce/codifica il
suono. Utile per le prove di velocità
(benchmark). -novideo Non riproduce/codifica il
video. Im molti casi questo non funziona, usa -vc null -vo
null al suo posto -pp Regola il livello di post
elaborazione della DLL. Questa opzione non è
più utilizzabile con -vf pp. Funziona solo con le DLL
del DirectShow di Win32 che hanno delle routine di post
elaborazione interne. La gamma valida del valore di -oldpp
varia da codec a codec, generalmente deve essere 0-6, dove
0=disabilitato 6=più lento/migliore. -pphelp (vedi anche -vf
pp) Visualizza un sommario sui
filtri di post elaborazione disponibili ed il loro
utilizzo. -ssf
Specifica i parametri della
scalatura software. ESEMPIO: -vf scale -ssf lgb=3.0 filtro di sfocatura gaussiana
(luminanza) cgb=<0-100> filtro di sfocatura gaussiana
(crominanza) ls=<-100-100> filtro di nitidezza
(luminanza) cs=<-100-100> filtro di nitidezza
(crominanza) chs= spostamento orizzontale della
crominanza cvs= spostamento verticale della
crominanza -stereo
Seleziona il tipo di uscita
stereo di MP2/MP3. 0 stereo 1 canale sinistro 2 canale destro -sws Specifica l’algoritmo da
utilizzare nella scalatura software attivata
dall’opzione -zoom. Questo influenza quei driver di
uscita video a cui manca l’accelerazione hardware, ad
es. x11. I tipi
disponibili sono: 0 bilineare veloce 1 bilineare 2 bicubica (buona qualità) (default) 3 sperimentale 4 più vicino (cattiva qualità) 5 area 6 luminanza bicubica / crominanza bilineare 7 gauss 8 sincR 9 lanczos 10 spline bicubica naturale NOTA:
Alcune modalità di -sws sono configurabili. La
descrizione del filtro video scale ha ulteriori
informazioni. -vc
<[-|+]codec1,[-|+]codec2,...[,]> Specifica una lista di
priorità dei codec video da usare, in accordo con il
loro nome in codecs.conf. Utilizza un ’-’ prima
del nome del codec per ometterlo. Usa un ’+’
prima del nome per forzarlo, anche se questo probabilmente
lo farà bloccare! Se la lista termina con una
’,’, MPlayer proverà ad usare anche i
codec non presenti nella lista stessa. ESEMPIO: -vc divx Forza il codec DivX Win32/VfW
DivX, non usa comunque gli altri. -vc divx4, Prova prima il codec
divx4linux, poi passa agli altri. -vc -divxds,-divx, Ignora i codec DivX di
Win32. -vc ffmpeg12,mpeg12, Prova il codec MPEG-1/2 di
libavcodec, poi libmpeg2, poi gli altri. -vfm
Specifica una lista di
priorità delle famiglie di codec video da usare, in
accordo col loro nome in codecs.conf. Passa ai codec di
default se nessuna delle famiglie specificate funziona.
ESEMPIO: -vfm ffmpeg,dshow,vfw Prova i codec di libavcodec,
poi DirectShow, poi VfW e poi passa agli altri se ancora
nessuno funziona. -vfm xanim Prova prima i codec XAnim. -x Scala l’immagine alla
larghezza -xvidopts
Specifica dei parametri
addizionali quando si decodifica con Xvid. filtri interni
di post elaborazione di Xvid: deblock-chroma (vedi anche -vf
pp) filtro di de-block della
crominanza deblock-luma (vedi anche -vf
pp) filtro di de-block della
luminanza dering-luma (vedi anche -vf
pp) filtro di eliminazione degli
effetti ad anello della luminanza dering-chroma (vedi anche -vf
pp) filtro di eliminazione degli
effetti ad anello della crominanza filmeffect (vedi anche -vf
noise) Aggiunge una grana artificiale
al video. Può migliorare la qualità percepita,
anche se abbassa l’effettiva qualità. metodi di
rendering: dr2 Attiva il metodo 2 di rendering
diretto. nodr2 Disattiva il metodo 2 di
rendering diretto. -xy valore<=8 Scala l’immagine di un
fattore valore>8 Imposta la larghezza al valore
specificato e calcola l’altezza per mantenere un
rapporto di aspetto corretto. -y Scala l’immagine
all’altezza -zoom Permette la scalatura via
software quando disponibile. Questo permette la scalatura
con quei driver di uscita video (come x11, fbdev) che non
supportano la scalatura hardware dove MPlayer disabilita per
default la scalatura per motivi di prestazioni. I filtri audio
ti permettono di modificare il flusso audio e le sue
proprietà. La sintassi è: Attiva una catena di filtri
audio. NOTA:
Per avere una lista completa dei filtri audio disponibili
vedi -af help. I filtri audio
sono gestiti in liste. Ci sono alcuni comandi per gestire la
lista dei filtri. Aggiunge i filtri passati come
argomenti alla fine della lista dei filtri. -af-pre
Inserisce i filtri passati come
argomenti all’inizio della lista dei filtri. -af-del
Cancella i filtri
all’indice indicato. I numeri di indice partono da 0,
i numeri negativi puntano alla fine della lista (-1 è
l’ultimo). -af-clr Pulisce (inizializza)
completamente la lista dei filtri. I filtri
disponibili sono: Cambia la frequenza di
campionamento del flusso audio. Può venir usato se
hai una scheda audio che lavora con frequenze fisse oppure
una vecchia scheda che può arrivare solo ad un
massimo di 44.1kHz. Questo filtro viene abilitato
automaticamente se necessario. Supporta solo interi a 16-bit
e valori decimali in formato native-endian (little- o big-,
dipende dal processore) come ingresso. Frequenza di uscita in Hz. I
valori validi per questo parametro sono da 8000 a 192000. Se
le frequenze di campionamento di ingresso ed uscita sono
uguali oppure se questo parametro è omesso il filtro
viene scaricato automaticamente. Una frequenza di
campionamento alta normalmente migliora la qualità
audio, specialmente se usata in combinazione con altri
filtri. Permette (1) o non permette (0)
alla frequenza di uscita di essere leggermente diversa da
quella passata con Seleziona quale metodo di
ricampionamento usare. 0: interpolazione lineare
(veloce, bassa qualità specialmente quando si aumenta
la frequenza) ESEMPIO: mplayer -af
resample=44100:0:0 imposterà la frequenza
di uscita del filtro di campionamento a 44100Hz utilizzando
una frequenza di uscita esatta e l’interpolazione
lineare. lavcresample[=frequenza[:lunghezza[:lineare[:conteggio[:taglio]]]]] Cambia la frequenza di
campionamento del flusso audio al valore intero
frequenza di campionamento di
uscita lunghezza del filtro in
rapporto alla frequenza più bassa (default: 16) se ad 1 allora il filtro
verrà interpolato linearmente tra i valori di
polifase log2 del numero di valori di
polifase (..., 10->1024, 11->2048, 12->4096, ...)
(default: 10->1024) frequenza di taglio (0.0-1.0),
il valore di default dipende dalla lunghezza del filtro lavcac3enc[=suspdif[:frequenza[:mincan]]] Codifica l’audio
multicanale in AC-3 durante l’esecuzione usando
libavcodec. Accetta il formato d’ingresso a 16 bit
native-endian, massimo 6 canali. Il formato di uscita
è big-endian quando viene emesso un flusso AC-3
grezzo, native-endian quando viene passato a S/PDIF. La
frequenza di campionamento di uscita di questo filtro
dipende da quella in ingresso. Se la frequenza in ingresso
è 48kHz, 44.1kHz, o 32kHz viene usata direttamente.
In caso contrario viene inserito automaticamente un filtro
resample prima di questo, per fare in modo che ingresso e
uscita siano a 48kHz. Devi specificare ’-channels
N’ per far sì che il decodificatore decodifichi
in N canali l’audio, poi il filtro potrà
codificare l’ingresso a N canali in AC-3. Emette un flusso AC-3 grezzo se
zero o non impostata, esce su S/PDIF verso il decodificatore
hardware (passthrough) quando La frequenza in cui codificare
il flusso AC-3. Impostala a 384 o 384000 per ottenere
384kbit. Valori ammessi: 32, 40, 48, 56, 64, 80, 96, 112,
128, 160, 192, 224, 256, 320, 384, 448, 512, 576, 640. La
frequenza di default si basa sul numero di canali di
ingresso: 1can: 96, 2can: 192, 3can: 224, 4can: 384, 5can:
448, 6can: 448. Se il numero di canali di
ingresso è inferiore a sweep[=velocità] Produce uno ’sweep’
sinusoidale. <0.0-1.0> Delta della funzione
sinusoidale, utilizza valori molto bassi per sentire lo
sweep. sinesuppress[=frequenza:decadimento] Rimuove un seno alla frequenza
indicata. Utile per eliminare il rumore a 50/60Hz su
strumentazioni audio di bassa qualità. Probabilmente
funziona solo su un segnale mono. La frequenza del seno che
dovrebbe essere rimosso (in Hz) (default: 50) Controlla
l’adattività (un valore più grande
farà in modo che il filtro si adatti più
velocemente a cambi di ampiezza e fase, uno più
piccolo renderà l’adattamento più lento)
(default: 0.0001). Valori ragionevoli sono intorno a
0.001. bs2b[=opzione1:opzione2:...] Trasformazione di Bauer da
stereofonica a binaurale usando libbs2b. Migliora
l’ascolto attraverso le cuffie rendendo simile
l’audio a quello degli altroparlanti, permettendo a
ciascun orecchio di sentire entrambi i canali e percepire la
differenza di distanza e l’effetto di allontanamento
dalla testa. È applicabile solo all’audio a 2
canali. fcut=<300-1000> Imposta la frequenza di taglio
in Hz. feed=<10-150> Imposta il livello di feed per
basse frequenze, in 0.1*dB. profile= Sono disponibili alcuni profili
di comodo: default usato se non specificato altro
(fcut=700, feed=45) cmoy implementazione del circuito di
Chu Moy (fcut=700, feed=60) jmeier implementazione del circuito di
Jan Meier (fcut=650, feed=95) Se le opzioni
fcut o feed vengono specificate insieme con un profilo,
queste verranno applicate sul profilo selezionato. hrtf[=flag] Funzione di trasferimento
riferita alla testa: Converte l’audio multicanale in
una uscita a due canali per le cuffie, preservando la
spazialità del suono. equalizer=[g1:g2:g3:...:g10] Equalizzatore grafico a 10
ottave, implementato utilizzando 10 filtri a passaggio di
banda IIR . Questo significa che funziona, qualunque sia il
tipo di audio che si sta riproducendo. Le frequenze centrali
delle 10 bande sono: Se la frequenza
di campionamento del suono che si sta riproducendo é
inferiore della frequenza centrale di una banda allora
quella banda viene disabilitata. Un problema noto con questo
filtro è che le caratteristiche per la bande
più alte non sono completamente simmetriche se la
frequenza di campionamento è vicina alla frequenza
centrale di quella banda. Questo problema può essere
limitato aumentando la frequenza del suono utilizzando il
filtro resample prima di raggiungere questo filtro. valore decimale che rappresenta
il guadagno in dB per ogni banda di frequenza (-12-12) ESEMPIO: mplayer -af
equalizer=11:11:10:5:0:-12:0:5:12:12 media.avi amplificherà il suono
nelle zone delle frequenze alte e bassa mentre lo
cancellerà quasi completamente attorno ad 1kHz. channels=numero_canali[:numero:da1:a1:da2:a2:da3:a3:...] Può essere usato per
aggiungere, rimuovere, reindirizzare o copiare i canali
audio. Se viene passato solo numero di canali di uscita
(1-8) numero di indirizzamenti
(1-8) Coppie di numeri tra 0 e 7 che
definiscono dove reindirizzare ogni canale. ESEMPIO: mplayer -af
channels=4:4:0:1:1:0:2:2:3:3 media.avi cambierà il numero di
canali a 4 e attiverà 4 indirizzamenti che
scambieranno i canali 0 e 1 e lasceranno i canali 2 e 3
intatti. Nota che se viene riprodotto un media che contiene
solo due canali, i canali 2 e 3 conterranno solo silenzio ma
lo 0 e 1 verrano scambiati. mplayer -af
channels=6:4:0:0:0:1:0:2:0:3 media.avi Cambierà il numero di
canali a 5 e attiverà 4 indirizzamenti che copieranno
il canale 0 sui canali da 0 a 3. I canali 4 e 5 conterranno
silenzio. format[=formato] (vedi anche
-format) Converte tra diversi formati di
campionamento. Viene abilitato automaticamente quando serve
dalla scheda audio o da un altro filtro. Attiva il formato desiderato.
La forma generale è ’sbe’, dove
’s’ indica il segno (’s’ per valori
con segno, ’u’ per valori senza segno,
unsigned), ’b’ indica il numero di bit per
campionamento (16, 24 o 32) e ’e’ indica
l’ordine con cui i campionamenti sono memorizzati
(endianness, ’le’ indica little-endian,
’be’ big-endian e ’ne’ la
modalità del computer su cui sta girando MPlayer).
Valori validi (tra gli altri) sono: ’s16le’,
’u32be’ e ’u24ne’. Esistono anche
altri formati validi che sono una eccezione a questa regola:
u8, s8, floatle, floatbe, floatne, mulaw, alaw, mpeg2, ac3 e
imaadpcm. volume[=v[:sc]] Implementa il controllo del
volume via software, Usa questo filtro con cautela visto che
può ridurre il rapporto segnale rumore del suono. In
molti casi la cosa migliore da fare è porre il
livello del suono PCM al massimo livello, non inserire
questo filtro, e controllare il livello di uscita dei tuoi
altoparlanti con il controllo di volume principale del
mixer. Nel caso la tua scheda sonora abbia un mixer PCM
digitale invece che uno analogico e tu senta delle
distorsioni utilizza invece il mixer MASTER. Se
c’è un amplificatore esterno collegato al
computer (cosa che è quasi sempre il caso) il livello
del rumore può venire minimizzato aggiustando il
livello principale e la rotella del volume
dell’amplificatore finché il rumore sibilante
in sottofondo non sparisce. Regola il guadagno desiderato
in dB per tutti i canali del flusso audio da -200dB a +60dB,
dove -200dB ammutolisce completamente il suono e +60dB
corrisponde ad un guadagno di 1000 volte (default: 0). Attiva (1) o meno (0) il soft
clipping. Il soft-clipping può rendere il suono
più morbido se vengono utilizzati alti livelli di
rumore. Abilita questa opzione se la gamma dinamica degli
altoparlanti è molto bassa. ESEMPIO: mplayer -af volume=10.1:0
media.avi Amplificherà il suono di
10.1dB e taglierà il suono in modalità
hard-clip se il livello è troppo elevato. pan=n[:L00:L01:L02:...L10:L11:L12:...Ln0:Ln1:Ln2:...] Miscela i canali
arbitrariamente. Fondamentalmente è una combinazione
dei filtri volume e channels che può essere
utilizzato per sotto-miscelare molti canali in pochi, p.e.
da stereo a mono oppure per variare l’ampiezza
dell’altoparlante centrale in un sistema di suono
surround. Questo filtro è difficile da usare e
richiede un po’ di lavoro prima di ottenere il
risultato desiderato. Il numero di opzioni per questo filtro
dipende dal numero di canali di uscita. Un esempio per come
sotto miscelare un file a sei canali su due canali con
questo filtro si trova nella sezione degli esempi verso la
fine. numero di canali di uscita
(1-8) Quanta parte del canale di
ingresso i è miscelata nel canale di uscita j (0-1).
Così all’inizio hai n numeri che dicono cosa
fare col primo canale di ingresso, poi n numeri che agiscono
sul secondo canale di ingresso, ecc. Se non è
specificato alcun numero per alcuni canali di ingresso,
viene usato 0. ESEMPIO: mplayer -af pan=1:0.5:0.5
media.avi Sotto-miscelerà da
stereo a mono. mplayer -af
pan=3:1:0:0.5:0:1:0.5 media.avi Otterrà 3 canali in
uscita lasciando i canali 0 ed 1 intatti, e miscelerà
i canali 0 ed 1 nel canale di uscita 2 (che potrebbe essere
mandato ad esempio ad un subwoofer). sub[=fc:ch] Aggiunge un canale subwoofer al
flusso audio. I dati audio usati per creare il canale del
subwoofer sono la media del suono dei canali 0 ed 1. Il
suono risultante è poi filtrato con un filtro
passa-basso di Butterworth di quarto ordine con una
frequenza di taglio di default di 60Hz ed aggiunto ad un
canale separato del flusso audio. frequenza di taglio in Hz del
filtro passa-basso (da 20Hz a 300Hz) (default: 60Hz) Per i
migliori risultati prova a porre la frequenza di taglio il
più basso possibile. Questo migliorerà
l’esperienza del suono stereo o surround. Determina il numero di canale
in cui inserire il sotto-canale audio. Il numero del canale
può essere tra 0 e 7 (default: 5). Nota che il numero
di canali verrà automaticamente incrementato a
ESEMPIO: mplayer -af sub=100:4 -channels
5 media.avi Aggiungerà un canale
sub-woofer con una frequenza di taglio di 100Hz al canale di
uscita 4. center Crea un canale centrale dai
canali frontali. Può attualmente essere di bassa
qualità visto che attualmente non viene implementato
con un filtro passa-alto per la corretta estrazione, ma
semplicemente somma e media i canali interessati. Determina il numero del canale
su cui inserire il canale centrale. Il numero del canale
può essere tra 0 e 7 (default: 5). Nota che il numero
di canali verrà automaticamente incrementato a
surround[=ritardo] Decodificatore per il suono
surround codificato a matrice (matrix encoded surround
sound), come ad esempio il Dolby Surround. Molti file con
due canali audio attualmente contengono souni surround a
matrice. Richiede una scheda audio che supporta almeno 4
canali. tempo di ritardo in ms per
l’altoparlante (da 0 a 1000) (default: 20) Questo
ritardo dovrebbe essere caricato come segue: se d1 è
la distanza dalla posizione di ascolto agli altoparlanti
frontali e d2 è la distanza dalla posizione di
ascolto agli altoparlanti posteriori allora il ritardo
dovrebbe essere caricato a 15ms se d1 <= d2 ed a 15 +
5*(d1-d2) se d1 > d2. ESEMPIO: mplayer -af surround=15
-channels 4 media.avi Aggiungerà la decodifica
del suono surround con un ritardo di 15ms per il suono degli
altoparlanti posteriori. delay[=ch1:ch2:...] Ritarda il suono dei vari
altoparlanti in modo che il suono dai diversi canali arrivi
alla posizione di ascolto contemporaneamente. È utile
solo se hai più di 2 altoparlanti. ch1,ch2,... Il ritardo in ms che deve
essere imposto ad ogni canale (numero a virgola mobile tra 0
e 1000). Per calcolare
il ritardo richiesto ai vari canali comportati come
segue: 1. Misura la distanza degli altoparlanti in metri in
relazione alla tua posizione di ascolto, in modo da ottenere
le cinque distanze da s1 a s5 (per un sistema 5.1). Non
c’è nessun motivo per compensare il subwoofer
(non noteresti la differenza comunque). 2. Sottrai le distanze da s1 a s5 dalla massima distanza,
p.e. s[1] = max(s) - s[i]; i = 1...5. 3. Calcola i ritardi richiesti in ms come d[i] =
1000*s[i]/342; i = 1...5. ESEMPIO: mplayer -af
delay=10.5:10.5:0:0:7:0 media.avi Ritarderà i canali
frontali destro e sinistro di 10.5ms, i due canali
posteriori ed il subwoofer di 0ms ed il canale centrale di
7ms. export[=mmapped_file[:nsamples]] Esporta il segnale in arrivo ad
un altro processo usando la mappatura della memoria
(mmap()). Le aree mappate contengono una intestazione: int nch /*
numero di canali */ Il resto sono i
dati a 16 bit (non-interlacciati). file su cui mappare i dati
(default: ~/.mplayer/ mplayer-af_export). numero di campionamenti per
canale (default: 512) ESEMPIO: mplayer -af
export=/tmp/mplayer-af_export:1024 media.avi Esporterà 1024
campionamenti per canale su
’/tmp/mplayer-af_export’. extrastereo[=mul] Incrementa (linearmente) la
differenza tra i canali sinistro e destro che aggiunge una
specie di effetto "live" alla riproduzione. Imposta il coefficiente di
differenza (default: 2.5). 0.0 indica suono mono (media dei
due canali), con 1.0 il suono non cambierà, con -1.0
i canali destro e sinistro verranno scambiati. volnorm[=metodo:risultato] Massimizza il volume senza
distorcere il suono. Imposta il metodo da usare. 1: Utilizza un singolo
campionamento per ammorbidire la variazione attraverso il
metodo standard della media pesata sui campionamenti passati
(default). Imposta l’ampiezza del
risultato come frazione del massimo per il tipo di
campionamento (default: 0.25). ladspa=file:label[:controlli...] Carica un plugin LADSPA (Linux
Audio Developer’s Simple Plugin API). Questo filtro
è rientrante perciò possono venir usati
più plugin LADSPA contemporaneamente. Specifica il file di plugin
della libreria LADSPA. Se è impostata la variabile
d’ambiente LADSPA_PATH tale percorso viene utilizzato
nella ricerca del file specificato. In caso contrario devi
fornire un percorso completo. Specifica il filtro
all’interno della libreria. Alcune librerie contengono
solo un filtro mentre altre invece ne contengono molti. Se
si specifica ’help’ verrano elencati tutti i
filtri disponibili all’interno della libreria
specificata, cosa che elimina l’utilizzo di
’listplugins’ dall’SDK di LADSPA. Controlli sono zero o
più valori decimali che determinano il comportamento
del plugin caricato (ad esempio ritardo, soglia o guadagno).
In modalità verbosa (aggiungi -v alla linea di
comando di MPlayer) tutti i controlli disponibili, insieme
con le loro gamme valide, vengono stampati. Questo elimina
l’utilizzo di ’analyseplugin’
dall’SDK di LADSPA. comp Filtro di
compressione/espansione utilizzabile per l’ingresso da
microfono. Previene gli artefatti su suoni molto alti ed
aumenta il volume sui suoni molto bassi. Questo filtro non
è testato, forse anche inutilizzabile. gate Filtro noise gate (limite
rumore) simile al filtro audio comp. Questo filtro non
è testato, forse anche inutilizzabile. karaoke Semplice filtro di rimozione
della voce che sfrutta il fatto che la voce sia generalmente
registrata in mono e poi miscelata al ’centro’
nel flusso audio finale. Attenti che questo filtro
convertirà il vostro segnale in mono. Funziona bene
con tracce a due canali, non perder tempo ad usarlo su
qualcosa che non sia stereo a due canali. scaletempo[=opzione1:opzione2:...] Riproporziona il tempo
dell’audio senza modificare il picco, opzionalmente in
sincronia con la velocità di riproduzione (default).
scale= Valore nominale di
riproporzione tempo. Riproporziona questo valore sommato
alla velocità. (default: 1.0) stride= Lunghezza in millisecondi di
ogni stride da emettere. Un valore troppo alto
causerà salti evidenti per valori di scale alti e
un’eco per valori di scale bassi. Valori molto bassi
modificherano il picco. Valori più alti aumentano la
resa. (default: 60) overlap= Percentuale di stride da
sovrapporre. Valori più bassi aumentano la resa.
(default: .20) search= Lunghezza in millisecondi per
cercare il miglior punto per la sovrapposizione. Valori
più bassi aumentano decisamente la resa. Su sistemi
lenti, la vorrai impostare probabilmente molto corta.
(default: 14) speed= Imposta la risposta al cambio
di velocità. tempo Riproporziona il tempo in
sincronia con la velocità (default). pitch Inverte l’effetto del
filtro. Riproporziona il picco senza modificare il tempo.
Aggiungi ´[ speed_mult 0.9438743126816935´ e
´] speed_mult 1.059463094352953´ al tuo file
input.conf per spostarti di semitoni musicali.
ATTENZIONE: Perde sincronia col video. both Riproporziona sia il tempo che il picco. none Ignora il cambio di velocità. ESEMPI: mplayer -af scaletempo -speed
1.2 media.ogg Riproduce media a 1.2x la
normale velocità, con audio al picco normale.
Cambiando la velocità di riproduzione, modifica il
tempo audio affinché corrisponda. mplayer -af
scaletempo=scale=1.2:speed=none -speed 1.2 Riproduce media a 1.2x la
normale velocità, con audio al picco normale, ma la
modifica della velocità di riproduzione non ha alcun
effetto sul tempo audio. mplayer -af
scaletempo=stride=30:overlap=.50:search=10 Modifica i parametri di
qualità e di resa. mplayer -af
format=floatne,scaletempo media.ogg Fa in modo che scaletempo usi
codice a virgola mobile. Forse più veloce su alcune
piattaforme. mplayer -af
scaletempo=scale=1.2:speed=pitch audio.ogg Riproduce media a 1.2x la
normale velocità, con audio al picco normale.
Cambiando la velocità di riproduzione, modifica il
picco, lasciando il tempo audio a 1.2x. stats Raccoglie ed emette a video
statistiche sul flusso audio, in particolare sul volume.
Queste statistiche sono particolarmente utili per aiutare
l’impostazione del volume ed evitare il clipping. I
volumi vengono scritti in dB e compatibili col filtro audio
volume. I filtri video
ti permettono di modificare il flusso video e le sue
proprietà. La sintassi è: Attiva una catena di filtri
video. Molti parametri
sono opzionali e verrano caricati a valori di default se
omessi. Utilizza ’-1’ per utilizzare
esplicitamente il valore di default di un parametro.
Parametri indicati come w:h significano larghezza per
altezza in pixel, x:y indicano invece la posizione partendo
dall’estremo alto a sinistra dell’immagine
più grande. I filtri video
sono gestiti in liste. Ci sono alcuni comandi per gestire la
lista dei filtri. Aggiunge i filtri passati come
argomenti alla fine della lista dei filtri. -vf-pre
Inserisce i filtri passati come
argomenti all’inizio della lista dei filtri. -vf-del
Cancella i filtri
all’indice indicato. I numeri di indice partono da 0,
i numeri negativi puntano alla fine della lista (-1 è
l’ultimo). -vf-clr Pulisce (inizializza)
completamente la lista dei filtri. Con filtri che
lo supportano, puoi accedere ai parametri attraverso il loro
nome. Stampa i nomi dei parametri e
la gamma dei valori validi per i parametri di un particolare
filtro. -vf
Regola un parametro con nome al
valore passato. Utilizza on e off oppure yes e no per
attivare / disattivare i parametri di tipo flag. I filtri
disponibili sono: Mantiene la parte
dell’immagine specificata ed elimina il resto. Utile
per eliminare le bande nere dei film widescreen. Dimensione dell’immagine
da mantenere, per default è la larghezza ed altezza
dell’immagine originale. Posizione dell’immagine
da mantenere, il default è il centro. cropdetect[=limite:arrotondamento[:azzeramento]] Calcola i parametri necessari
per applicare automaticamente il filtro ’crop’ e
stampa i parametri raccomandati su stdout. Soglia che è possibile
specificare opzionalmente da niente (0) fino a tutto (255)
(default: 24). Valore per cui devono essere
divisibili i valori di larghezza/altezza (default:16). Lo
scostamento viene regolato automaticamente per centrare il
video. Utilizza 2 per avere solo dimensioni pari (necessario
per i filmati in formato 4:2:2). Con molti codec video
conviene utilizzare 16 quando si effettua la codifica. Contatore che determina il
numero di fotogrammi dopo i quali cropdetect azzererà
la più ampia area rilevata e ricomincerà a
cercare la migliore superficie per il ritaglio (default: 0).
Questo può tornare utile quando il logo di un canale
falsa l’area del video. Un valore di 0 disattiva
l’opzione e restituisce l’area più ampia
rilevata durante la riproduzione. rectangle[=w:h:x:y] Disegna un rettangolo delle
dimensioni richieste alle coordinate indicate sopra
all’immagine ed emette sulla console i valori correnti
del rettangolo stesso. Questo può essere usato per
trovare i migliori parametri per il taglio (crop). Se
colleghi la direttiva ’change_rectangle’ di
input.conf a qualche tasto, puoi spostare e ridimensionare
il rettangolo al volo. larghezza ed altezza (default:
-1, larghezza massima possibile dove i bordi sono ancora
visibili). posizione dell’angolo in
alto a sinistra (default: -1, il più in alto ed il
più a sinistra possibile) expand[=w:h:x:y:o:a:r] Espande (non scala) la
risoluzione del film ai valori passati e posiziona i filmato
originale non scalato alle coordinate x, y. Può
essere usato per posizionare i sottotitoli/OSD nelle bande
nere che si ottengono. Larghezza, altezza espansa
(default: ampiezza ed altezza originali). Valori negativi
per w e h sono trattati come scostamenti dalla dimensione
originale. ESEMPIO: expand=0:-50:0:0 Aggiunge un bordo di 50 pixel
in basso all’immagine. posizione dell’immagine
originale nell’immagine espansa (default: centro) rendering (stampa)
sottotitoli/OSD 0: disabilitato (default) espande ad un aspetto invece
che ad una risoluzione (default: 0). ESEMPIO: expand=800:::::4/3 Espande a 800x600, a meno che
l’origine sia ad una risoluzione più alta, nel
qual caso espande per ottenere un rapporto di aspetto
4/3. Arrotonda per eccesso in modo
da avere larghezza e altezza divisibili per flip (vedi anche
-flip) Ribalta l’immagine alto /
basso (specchio sull’asse X). mirror Specchia l’immagine
sull’asse Y. rotate[=<0-7>] Ruota l’immagine di 90
gradi e la ribalta opzionalmente. Con valori da 4-7 la
rotazione viene eseguita solo se la geometria del film
è ritratto (portrait) e non paesaggio
(landscape). 0 Ruota di 90 gradi in senso orario e ribalta
(default). 1 Ruota di 90 gradi in senso orario. 2 Ruota di 90 gradi in senso antiorario. 3 Ruota di 90 gradi in senso antiorario e ribalta. scale[=w:h[:interlaced[:chr_drop[:par[:par2[:presize[:noup[:arnd]]]]]]]] Scala l’immagine con la
modalità software (lento) ed esegue una conversione
dello spazio colore YUV<->RGB (vedi anche -sws). larghezza/altezza scalata
(default: larghezza/altezza originali) 0: d_width/d_height scalati
Attiva la scalatura
interlacciata. 0: non attiva (default) eliminazione crominanza 0: Utilizza tutte le linee di
ingresso per la crominanza. Seleziona alcuni parametri di
scalatura a seconda dell’algoritmo di scalatura
selezionato con -sws. -sws 2 (bicubica): B (blurring,
sfocatura) e C (ringing, effetti ad anello) Scala ad una dimensione
predefinita. qntsc: 352x240 (quarto di
schermo NTSC) Impedisce un ridimensionamento
più grande delle dimensioni originarie. 0: Permette un
ridimensionamento più grande (default). Arrotondamento preciso per il
ridimensionamento verticale, che può essere
più veloce o più lento rispetto
all’arrotondamento di default. 0: Disabilita
l’arrotondamento accurato (default). dsize[=aspetto|l:a:metodo-aspetto:r] Cambia la dimensione di
visualizzazione/rapporto di aspetto che si desidera avere in
un punto a scelta nella catena dei filtri. L’aspetto
può essere espresso come frazione (4/3) oppure come
numero decimale (1.33). Alternativamente, puoi specificare
esattamente le dimensioni di larghezza ed altezza di
visualizzazione che desideri. Nota che questo filtro
non effettua nessuna scalatura; semplicemente
influenza quello che viene eseguito successivamente dalla
scalatura (software o hardware) quando si esegue
un’auto scalatura per correggere il rapporto di
aspetto del film. Nuova larghezza ed altezza di
visualizzazione. Possono anche essere uno dei valori
speciali seguenti: 0: larghezza ed altezza di
visualizzazione originarie ESEMPIO: dsize=800:-2 Specifica una risoluzione di
800x600 per un rapporto di aspetto 4/3, oppure di 800x450 se
il rapporto di aspetto è 16/9. Modifica altezza e larghezza in
accordo con i rapporti di aspetto originari. -1: Ignora il rapporto di
aspetto originario (default). ESEMPIO: dsize=800:600:0 Specifica una risoluzione di al
massimo 800x600, o inferiore, in modo da mantenere
l’aspetto. Arrotonda in eccesso larghezza
e altezza in modo che siano divisibili per yvu9 Forza una conversione software
dallo spazio colore YVU9 a YV12. Deprecato a favore della
scalatura via software. yuvcsp Limita (clamp) i valori dei
colori YUV alla gamma CCIR 601 senza effettuare una reale
conversione. palette Conversione dello spazio colore
RGB/BGR 8 -> 15/16/24/32bpp utilizzando una palette
(tavolozza). format[=fourcc[:outfourcc]] Limita lo spazio colore del
filtro successivo senza effettuare nessuna conversione. Da
utilizzare con il filtro di scalatura per ottenere una
conversione effettiva. nome del formato tipo rgb15,
bgr24, yv12, ecc. (default: yuy2) Nome del formato che va
sostituito per l’uscita. Se non è compatibile
al 100% con il valore di noformat[=fourcc] Limita lo spazio colore del
filtro successivo senza effettuare nessuna conversione. A
differenza del filtro format, questo permette qualsiasi
spazio colore eccetto quello specificato. nome del formato tipo rgb15,
bgr24, yv12, ecc. (default: yv12) pp[=filtro1[:opzione1[:opzione2...]]/[-]filtro2...]
(vedi anche Abilita l’elenco dei
sotto filtri di post elaborazione specificati. I vari sotto
filtri devono essere separati dal carattere ’/’
e possono essere disabilitati anteponendo al filtro
’-’. Ogni sotto filtro ed alcune opzioni hanno
un nome lungo ed uno corto che possono essere usati
indifferentemente, p.e. dr/dering hanno lo stesso
significato. Tutti i sotto filtri condividono le stesse
opzioni comuni che ne determinano la sfera di azione: a/autoq Disabilita automaticamente il
filtro se la CPU è troppo lenta. c/chrom Effettua il filtraggio anche
sulla crominanza (default). y/nochrom Filtra solo la luminanza
(niente crominanza). n/noluma Filtra solo la crominanza
(niente luminanza). NOTA:
-pphelp visualizza una lista dei sotto filtri
disponibili. I sotto filtri
disponibili sono hb/hdeblock[:differenza[:piattezza]] filtro di deblock
orizzontale vb/vdeblock[:differenza[:piattezza]] filtro di deblock verticale ha/hadeblock[:differenza[:piattezza]] filtro di deblock orizzontale
accurato va/vadeblock[:differenza[:piattezza]] filtro di deblock verticale
accurato I filtri di
deblock orizzontale e verticale condividono i valori di
differenza e di piattezza perciò non puoi caricare
valori diversi per le soglie orizzontali e verticali. filtro sperimentale di deblock
orizzontale v1/x1vdeblock filtro sperimentale di deblock
verticale dr/dering filtro di correzione di effetti
ad anello (dering) tn/tmpnoise[:soglia1[:soglia2[:soglia3]]] riduzione temporale del
rumore al/autolevels[:f/fullyrange] correzione automatica della
luminosità / contrasto f/fullyrange:
’Stira’ la luminanza a (0-255). lb/linblenddeint Filtro di deinterlacciamento
con miscelazione lineare che deinterlaccia il blocco
specificato filtrando tutte le linee con un filtro (1 2
1). li/linipoldeint Filtro di deinterlacciamento
lineare interpolato che deinterlaccia il blocco specificato
interpolando linearmente ogni seconda linea. ci/cubicipoldeint Filtro di deinterlacciamento
cubico interpolato che deinterlaccia il blocco specificato
interpolando con una cubica ogni seconda linea. md/mediandeint Filtro di deinterlacciamento
mediano che deinterlaccia il blocco specificato applicando
un filtro mediano ad ogni seconda linea. fd/ffmpegdeint Filtro di deinterlacciamento di
FFmpeg che deinterlaccia il blocco specificato filtrando
ogni seconda linea con un filtro (-1 4 2 4 -1). l5/lowpass5 Filtro passa basso applicato in
verticale che deinterlaccia il blocco specificato filtrando
tutte le linee con un filtro (-1 2 6 2 -1). fq/forceQuant[:quantizer] Sostituisce il valore della
tabella di quantizzazione dell’ingresso con il valore
costante di quantizzazione che viene specificato. de/default combinazione di filtri di post
processing di default (hb:a,vb:a,dr:a) fa/fast combinazione veloce dei filtri
di post processing (h1:a,v1:a,dr:a) ac combinazione ad alta
qualità dei filtri di post processing
(ha:a:128:7,va:a,dr:a) ESEMPIO: -vf pp=hb/vb/dr/al de-block orizzontale e
verticale, eliminazione artefatti circolari (deringing) e
contrasto/luminosità automatica. -vf pp=de/-al filtri di default senza
correzione di luminosità/ contrasto -vf
pp=default/tmpnoise:1:2:3 Abilita i filtri di default e
il denoise (eliminazione rumore) temporale. -vf pp=hb:y/vb:a De-block orizzontale solo della
luminanza ed attiva o disattiva il de-block verticale
automaticamente a seconda del tempo di CPU disponibile. spp[=qualità[:qp[:modo]]] Filtro di post elaborazione
semplice che comprime e decomprime l’immagine a
parecchi (o - nel caso del livello di qualità 6 -
tutti) ’shifts’ (spostamenti) e media i
risultati. 0-6 (default: 3) Forza il parametro di
quantizzazione (default: 0, usa QP del video). 0: controllo della soglia
rigido (default) uspp[=qualità[:qp]] Filtro di post elaborazione
ultrasemplice & lento che comprime e decomprime
l’immagine a parecchi (o - nel caso del livello di
qualità 8 - tutti) ’shifts’ (spostamenti)
e media i risultati. La differenza da spp è che uspp
codifica & decodifica effettivamente ogni caso con
libavcodec Snow, mentre spp usa una una DCT 8x8 solo intra
semplificata simile a MJPEG. 0-8 (default: 3) Forza il parametro di
quantizzazione (default: 0, usa QP del video). fspp[=qualità[:qp[:forza[:fotogrammiB]]]] versione più veloce del
filtro di post elaborazione semplice 4-5 (equivalente a spp;
default: 4) Forza il parametro di
quantizzazione (default: 0, usa QP del video). <-15-32> Forza del filtro, valori bassi
indicano maggior dettaglio ma anche maggiori artefatti,
mentre valori più alti rendono l’immagine
più morbida ma anche più sfocata (default: 0 -
ottimale per PSNR). 0: non usa il QP dei fotogrammi
B (default) pp7[=qp[:modo]] Variante del filtro spp, simile
a spp=6 con DCT a 7 punti, dove solo la campionatura
centrale viene usata dopo IDCT. Forza il parametro di
quantizzazione (default: 0, usa QP dal filmato). 0: controllo della soglia
rigido qp=equazione Cambia il filtro del parametro
di quantizzazione QP una qualche equazione tipo
"2+2*sin(PI*qp)" geq=equazione filtro fd modifica con
equazione generica Una qualche equazione, per es.
’p(W-X\,Y)’ per ribaltare l’immagine
orizzontalmente. Puoi utilizzare spazi bianchi per rendere
più leggibile l’equazione. Ci sono un paio di
costanti che possono essere utilizzate
nell’equazione: PI: il numero pi test Genera varie figure di
test. rgbtest[=larghezza:altezza] Genera una figura di test RGB,
utile per determinare problemi del tipo RGB rispetto a BGR.
Dovresti vedere delle strisce rosse, verdi e blu
dall’alto al basso. Larghezza della figura generata
(default: 0). 0 corrisponde alla larghezza
dell’immagine originaria. Altezza della figura generata
(default: 0). 0 corrisponde all’altezza
dell’immagine originaria. lavc[=qualità:fps] Conversione software veloce da
YV12 a MPEG-1 da usare con DVB/ DXR3/IVTV/V4L2. Veloce e di
migliore qualità rispetto a -vf fame. 1-31: qscale (scala di
quantizzazione) fissa forza il numero di fps (frame
per second, fotogrammi al secondo) di uscita (valore
decimale) (default: 0, trovato automaticamente basandosi
sull’altezza) dvbscale[=aspetto] Attiva una scalatura ottimale
per le schede DVB, riscalando l’asse x via hardware e
ricalcolando la scalatura sull’asse y via software per
mantenere l’aspetto. Utile solo insieme a expand e
scale. Controlla il rapporto di
aspetto, calcolato come DVB_HEIGHT*ASPECTRATIO (default:
576*4/3=768), caricalo a 576*(16/9)=1024 per una TV
16:9. ESEMPIO: -vf
dvbscale,scale=-1:0,expand=-1:576:-1:-1:1,lavc FIXME: Spiega un attimo cosa fa
... noise[=luminanza[u][t|a][h][p]:crominanza[u][t|a][h][p]] Aggiunge disturbo. <0-100> disturbo luminanza <0-100> disturbo crominanza u disturbo uniforme (altrimenti gaussiano) t disturbo temporale (l’aspetto del disturbo cambia
tra i fotogrammi) a disturbo temporale mediato (più
’morbido’, ma molto più lento) h alta qualità (appare leggermente migliore,
leggermente più lento) p miscela disturbo casuale con un aspetto
(semi)regolare denoise3d[=lumin_spaziale:cromin_spaziale:lumin_temp:cromin_temp] Questo filtro cerca di ridurre
il disturbo dell’immagine per produrre immagini
più morbide rendendo le immagini ferme realmente
ferme (questo dovrebbe aumentare la
compressibilità). intensità spaziale della
luminanza (default: 4) intensità spaziale della
crominanza (default: 3) intensità temporale
della luminanza (default: 6) intensità temporale
della crominanza (default:
lumin_temp*cromin_spaziale/lumin_spaziale) hqdn3d[=lumin_spaziale:cromin_spaziale:lumin_temp:cromin_temp] Versione ad alta
precisione/qualità del filtro denoise3d. Parametri ed
utilizzo sono gli stessi. ow[=profondità[:intensità_lumin[:intensità_cromin]]] Eliminatore di disturbo
Overcomplete Wavelet. Valori più alti di
profondità elimineranno maggiormente il disturbo nei
componenti a frequenza inferiore, ma rallenteranno il
filtraggio (default: 8). intensità della
luminanza (default: 1.0) intensità della
crominanza (default: 1.0) eq[=luminosità:contrasto]
(OBSOLETO) Equalizzatore software con
controlli interattivi proprio come l’equalizzatore
hardware, per schede/driver che non supportano i controlli
di luminosità e contrasto in hardware. Può
anche essere utile con MEncoder, sia per sistemare filmati
catturati in modo non proprio corretto o per ridurre
leggermente il contrasto per mascherare artefatti e provare
ad ottenere bitrate minori. <-100-100> luminosità iniziale <-100-100> contrasto iniziale eq2[=gamma:contrasto:luminosità:saturazione:rg:gg:bg:peso] Equalizzatore software
alternativo che utilizza una tabella di lookup (molto lento)
che permette anche la correzione della gamma oltre ai
semplice aggiustamento di luminosità e contrasto.
Nota che viene utilizzato lo stesso codice ottimizzato per
MMX come -vf eq se tutti i valori di gamma sono 1.0. I
parametri sono passati come valori decimali. <0.1-10> valore iniziale di gamma
(default: 1.0) <-2-2> contrasto iniziale, valori
negativi risulteranno in una immagine negativa (default:
1.0) <-1-1> luminosità iniziale
(default: 0.0) <0-3> saturazione iniziale (default:
1.0) <0.1-10> valore di gamma per il
componente del rosso (default: 1.0) <0.1-10> valore di gamma per il
componente del verde (default: 1.0) <0.1-10> valore di gamma per il
componente del blu (default: 1.0) <0-1> Il parametro peso può
essere usato per ridurre gli effetti di un valore molto alto
di gamma su aree dell’immagine molto luminose, per es.
cercando di evitare che diventino super amplificate e
diventino semplicemente bianco. Un valore di 0.0 elimina del
tutto la correzione gamma mentre 1.0 la lascia alla sua
efficacia completa (default: 1.0). hue[=tonalità:saturazione] Equalizzatore software con
controlli interattivi esattamente come l’equalizzatore
hardware, per quelle schede/driver che non supportano i
controlli di tonalità e saturazione in hardware. <-180-180> valore iniziale di
tonalità (default: 0.0) <-100-100> valore iniziale di saturazione,
dove valori negativi risulteranno in valori di crominanza
negativi (default: 1.0) halfpack[=f] Converte dal formato YUV 4:2:0
ad un formato a mezza altezza 4:2:2, riducendo la luminanza
ma mantenendo tutti i campioni di crominanza. Utile per
mandare dati a visualizzatori a bassa risoluzione quando la
scalatura hardware in riduzione è di bassa
qualità oppure non è disponibile. Può
anche essere usato come un deinterlacciatore primitivo che
agisce solo sulla luminanza ed utilizza molto poco la
CPU. Per default halfpack media le
coppie di linee quando effettua la scalatura verso il basso.
Qualsiasi valore di f diverso da 0 o 1 attiva la gestione di
default (media delle due linee). 0: Usa solo le linee pari
quando riduce. ilpack[=modo] Quando il video interlacciato
è memorizzato nel formato YUV 4:2:0,
l’interlacciamento della crominanza non è
allineato in modo completamente corretto a causa del
sottocampionamento verticale del canale della crominanza.
Questo filtro compatta i dati in formato planare 4:2:0 nel
formato YUY2 (4:2:2) con le linee di crominanza nella loro
giusta posizione, in modo che in qualsiasi linea i dati di
luminanza e crominanza vengano dallo stesso campo
(field). Seleziona il modo di
campionamento. 0: campionamento con il valore
del pixel più vicino, veloce ma non corretto harddup Utile solo con MEncoder. Se
utilizzato nella codifica, i fotogrammi duplicati vengono
comunque codificati in modo forzato sull’uscita.
Questo utilizza leggermente più spazio ma è
necessario se si scrivono file MPEG oppure se hai intenzione
di dividere (demux) e rimettere insieme (remux) i flussi
video dopo la codifica. Dovrebbe essere messo alla fine o
vicino alla fine della catena dei filtri a meno che tu non
abbia delle buone ragioni per fare altrimenti. softskip Utile solo con MEncoder.
Softskip sposta il passo di scarto dei fotogrammi (dropping)
della codifica da prima della catena dei filtri a qualche
punto nella catena dei filtri stessa. Questo permette a
filtri che necessitano di controllare tutti i fotogrammi
(telecine inversa, eliminazione temporale del disturbo, ...)
di funzionare correttamente. Dovrebbe essere inserito dopo
il filtro che necessita di vedere tutti i fotogrammi e prima
di ogni filtro seguente che ha bisogno di molto tempo di
CPU. decimate[=max:hi:lo:frac] Scarta fotogrammi che non sono
molto differenti dal precedente per poter ridurre la
frequenza dei fotogrammi (framerate). L’utilizzo
principale di questo filtro è per codifiche a bitrate
veramente molto bassi (ad es. per effettuare uno streaming
via modem dialup) ma può essere in teoria usato per
mettere a posto filmati a cui è stata applicato un
processo inverso di telecine in modo errato. Seleziona il numero massimo di
fotogrammi consecutivi che possono venire scartati (se
positivo), oppure l’intervallo minimo tra fotogrammi
scartati (se negativo).
OPZIONI DI USCITA VIDEO (SOLO MPLAYER)
ATTENZIONE: Può causare malfunzionamenti
dell’OSD/SUB!
NOTA: il framebuffer VESA non supporta il cambio della
modalità video.
NOTA: Vedi -fstype help per una lista completa delle
modalità disponibili.
NOTA: Questa opzione è supportata dai driver di
uscita video x11, xmga, xv, xvmc, xvidix, gl, gl2, directx,
fbdev, tdfxfb e corevideo.
-monitoraspect 16:9 o 1.7777
NOTA: Sono permessi anche valori compresi tra -1 e 0, ma
sono altamente sperimentali e possono portare a crash o
peggio. Usali a tuo rischio!DRIVER DI USCITA VIDEO (SOLO MPLAYER)
-vo
NOTA: Vedi -vo help per una lista dei driver di uscita
video compilati internamente.
xv (solo X11)
-dr -noslices
Questa parte di codice implementa pochi controlli
perciò se una caratteristica non funziona potrebbe
non essere supportata dalla tua scheda o dalla tua
implementazione OpenGL anche se non viene visualizzato
nemmeno un messaggio di errore. Utilizza glxinfo oppure uno
strumento simile per visualizzare le estensioni supportate
dalla vostra implementazione OpenGL.
1: Usa texture rettangolari (estensione
GL_ARB_texture_rectangle), non compatibile con conversione
YUV hardware.
2: Usa texture non alla potenza di 2 (estensione
GL_ARB_texture_non_power_of_two). In alcuni casi è
supportato solo via software, quindi molto lento.
1: Usa combinatori di registro. Questa modalità
utilizza un’estensione particolare nVidia
(GL_NV_register_combiners). Servono almeno tre unità
di texture. Fornisce controllo di saturazione e
tonalità. Questo metodo è veloce ma impreciso.
2: Usa un programma di frammentazione. Richiede
l’estensione GL_ARB_fragment_program e almeno tre
unità di texture. Fornisce controllo di
luminosità, contrasto, saturazione e tonalità.
3: Usa un programma di frammentazione attraverso
l’istruzione POW. Richiede l’estensione
GL_ARB_fragment_program e almeno tre unità di
texture. Fornisce controllo di luminosità, contrasto,
saturazione, tonalità e gamma. La gamma può
venire impostata indipendentemente per rosso, verde e blu.
Il metodo 4 è solitamente più veloce.
4: Usa un programma di frammentazione con ricerca
supplementare. Richiede l’estensione
GL_ARB_fragment_program e almeno quattro unità di
texture. Fornisce controllo di luminosità, contrasto,
saturazione, tonalità e gamma. La gamma può
venire impostata indipendentemente per rosso, verde e blu.
5: Usa una funzione specifica ATI (per schede più
vecchie). Questa modalità usa un’estensione
specifica ATI (GL_ATI_fragment_shader - non
GL_ARB_fragment_shader!). Servono almeno tre unità di
texture. Fornisce controllo di saturazione e
tonalità. Questo metodo è veloce ma impreciso.
6: Usa una texture 3D per effettuare la conversione
attraverso lookup. Richiede l’estensione
GL_ARB_fragment_program ed almeno 4 unità di texture.
Estremamente lento (emulazione software) su alcune (tutte?)
schede ATI, visto che usa una texture con pixel sul bordo.
Fornisce controllo di luminosità, contrasto,
saturazione, tonalità e gamma. La gamma può
essere impostata indipendentemente per rosso, verde e blu.
La velocità dipende più dall’ampiezza di
memoria della GPU rispetto agli altri metodi.
NOTA: Se è usato lo spazio colore YUV (vedi
sottopzione yuv), vigono speciali regole:
Se il decodificatore non usa "slice rendering", il
default è 16.
NOTA: Il driver non gestisce correttamente -aspect.
CONSIGLIO: Probabilmente dovrai specificare
-monitorpixelaspect. Prova con ’mplayer -vo aa
-monitorpixelaspect 0.5’.
1: Selezione automatica usando PAL/NTSC.
2: Selezione automatica usando PAL/PAL-60.
3: PAL
4: PAL-60
5: NTSCOPZIONI DI DECODIFICA/FILTRAGGIO
NOTA: Vedi -ac help per una lista completa dei codec
disponibili.
1: Ottimizza per la precisione (default).
2: Ottimizza per la velocità. Attenzione:
Alcune caratteristiche dei filtri audio possono fallire in
modo silenzioso, e la qualità del suono può
peggiorare.
3: Non utilizza l’inserimento automatico dei filtri e
nessuna ottimizzazione. Attenzione: È
possibile inchiodare MPlayer utilizzando questo valore.
4: Utilizza l’inserimento automatico dei filtri come
l’opzione 0 suddetta, ma utilizza la gestione in
virgola mobile quando possibile.
5: Utilizza l’inserimento automatico dei filtri come
l’opzione 1 suddetta, ma utilizza la gestione in
virgola mobile quando possibile.
6: Utilizza l’inserimento automatico dei filtri come
l’opzione 2 suddetta, ma utilizza la gestione in
virgola mobile quando possibile.
7: Non utilizza l’inserimento automatico dei filtri,
come l’opzione 3 suddetta, e utilizza la gestione in
virgola mobile quando possibile.
NOTA: Guarda -afm help per una lista completa delle
famiglie disponibili.
-aspect 16:9 o -aspect 1.7777
1: rileva automaticamente i bug (default)
2 (msmpeg4v3): qualche vecchio file msmpeg4v3 generato da
lavc (nessun rilevamento automatico)
4 (mpeg4): bug dell’interlacciamento di Xvid (rilevato
automaticamente se fourcc==XVIX)
8 (mpeg4): UMP4 (rilevato automaticamente se fourcc==UMP4)
16 (mpeg4): bug di padding (rilevato automaticamente)
32 (mpeg4): bug vlc illegale (rilevato automaticamente per
fourcc)
64 (mpeg4): bug qpel di Xvid e DivX (rilevato
automaticamente per fourcc/versione)
128 (mpeg4): vecchio standard qpel (rilevato automaticamente
per fourcc/versione)
256 (mpeg4): altro bug qpel (rilevato automaticamente per
fourcc/versione)
512 (mpeg4): bug direct-qpel-blocksize (rilevato
automaticamente per fourcc/versione)
1024 (mpeg4): bug di edge padding (rilevato automaticamente
per fourcc/versione)
1: informazioni immagine
2: controllo del bitrate
4: flusso dei bit
8: tipi di macroblocchi (MB)
16: parametro di quantizzazione per ogni blocco (QP)
32: vettori di movimento
0x0040: visualizzazione dei vettori di movimento (usa
-noslices)
0x0080: macroblock (MB) saltati
0x0100: startcode
0x0200: PTS
0x0400: recupero degli errori
0x0800: operazioni di controllo della gestione della memoria
(H.264)
0x1000: bugs
0x2000: visualizza i parametri di quantizzazione (QP),
valori inferiori di QP sono di colore piu’ verde
0x4000: visualizza i tipi di blocco
2: ricerca MV (vettori di movimento) iterativa (lenta)
3: tutto (default)
1: attento (Dovrebbe funzionare con codificatori errati.)
2: normale (default) (Funziona con codificatori corretti.)
3: aggressivo (Più controlli ma può causare
problemi anche con flussi validi.)
4: molto aggressivo
1: 1/2 risoluzione
2: 1/4 di risoluzione
3: 1/8 di risoluzione
default: Salta passaggi da processare inutili (per es.
pacchetti a dimensione 0 negli AVI).
nonref: Salta i fotogrammi che non sono referenziati (per
e.s non usati per la decodifica di altri fotogrammi,
l’errore non può aumentare ("build
up")).
bidir: Salta i fotogrammi B.
nonkey: Salta tutti i fotogrammi eccetto quelli chiave (i
keyframe).
all: Salta tutti i fotogrammi.
1: Visualizza gli MV previsti in avanti dei fotogrammi P.
2: Visualizza gli MV previsti in avanti dei fotogrammi B.
4: Visualizza gli MV previsti in indietro dei fotogrammi
B.
lgb=<0-100>
NOTA: Vedi -vc help per una lista completa dei codec
disponibili.
NOTA: Vedi -vfm help per una lista completa delle
famiglie disponibili.
NOTE: Visto che libavcodec è più veloce di
Xvid potresti volerne usare il filtro di post elaborazione
(-vf pp) ed il decoder (-vfm ffmpeg) al suo posto.FILTRI AUDIO
-af
-af-add
resample[=frequenza[:non_preciso][:tipo]]
NOTA: Con MEncoder si deve usare anche -srate
1: filtro a polifase ed elaborazione con interi
2: filtro a polifase ed elaborazione con valori a virgola
mobile (lento, miglior qualità)
NOTA: Con MEncoder si deve usare anche -srate
Flag Significato
m decodifica a matrice del canale posteriore
s decodifica a matrice con 2 canali
0 nessuna decodifica a matrice (default)
Nr. frequenza
0 31.25 Hz
1 62.50 Hz
2 125.00 Hz
3 250.00 Hz
4 500.00 Hz
5 1.00 kHz
6 2.00 kHz
7 4.00 kHz
8 8.00 kHz
9 16.00 kHz
Questo filtro ha una seconda caratteristica: misura il
valore massimo complessivo del livello del suono e lo stampa
quando MPlayer termina. Questo volume stimato può
essere usato per regolare il livello del suono in MEncoder
in modo da utilizzare la massima gamma dinamica. Attualmente
questa caratteristica funziona solo con dati decimali, usa,
ad esempio, i parametri -af-adv force=5 o -af.
NOTA Questo filtro non è rientrante e può
perciò essere utilizzato solo una volta per ogni
flusso audio.
ATTENZIONE: Questa caratteristica crea distorsione e
dovrebbe essere considerata come un’ultima
risorsa.
ATTENZIONE: Disabilita questo filtro quando stai
riproducendo DVD con suono Dolby Digital 5.1, altrimenti
questo filtro disgregherà il suono del subwoofer.
int size /* dimensione del buffer */
unsigned long long counter /* Usato per mantenere la
sincronia,
aggiornato ogni volta che vengono
esportati nuovi dati */
2: Utilizza alcuni campionamenti per ammorbidire la
variazione attraverso il metodo standard della media
ponderale sui campionamenti passati.
Questo funziona riproducendo ´stride´ ms di
audio alla velocità normale, e poi consumando
´stride*proporzione´ ms dell’audio in
ingresso. Lega tra loro gli stride miscelando
´overlap´% di uno stride con l’audio che
segue lo stride precedente. Facoltativamente esegue una
breve analisi statistica sui ´search´ ms di
audio successivi, per determinare il miglior punto per la
sovrapposizione.
media.ogg
media.oggFILTRI VIDEO
-vf
NOTA: Per avere una lista completa dei filtri video
disponibili, vedi -vf help.
-vf-add
-vf
crop[=w:h:x:y]
1: abilitato
NOTA: Se si usa -zoom ed i filtri sottostanti (compreso
libvo) non sono capaci di effettuare la scalatura, il valore
di default diventa d_width/d_height (d_larghezza /
d_altezza)!
-1: larghezza/altezza originali
-2: Calcola l/a utilizzando l’altra dimensione e il
rapporto di aspetto prescalato.
-3: Calcola l/a utilizzando l’altra dimensione e il
rapporto di aspetto originale.
-(n+8): Come -n sopra ma arrotonda la dimensione al
più vicino multiplo di 16.
1: attiva
1: Utilizza solo la seconda ogni 2 linee di ingresso per la
crominanza.
2: Utilizza solo la quarta ogni 4 linee di ingresso per la
crominanza.
3: Utilizza solo l’ottava ogni 8 linee di ingresso per
la crominanza.
0.00:0.60 default
0.00:0.75 "bicubica precisa" di VirtualDub
0.00:0.50 spline Catmull-Rom
0.33:0.33 spline Mitchell-Netravali
1.00:0.00 B-spline cubica
-sws 7 (gaussiano): nitidezza (0 (morbido) - 100 (nitido))
-sws 9 (lanczos): lunghezza del filtro (1-10)
qpal: 352x288 (quarto di schermo PAL)
ntsc: 720x480 (NTSC standard)
pal: 720x576 (PAL standard)
sntsc: 640x480 (NTSC con pixel quadrati)
spal: 768x576 (PAL con pixel quadrati)
1: Impedisce il ridimensionamento se una delle dimensioni
oltrepassa il suo valore originario.
2: Impedisce il ridimensionamento se entrambe le dimensioni
oltrepassano il loro valore originario.
1: Abilita l’arrotondamento accurato.
-1: larghezza ed altezza del filmato originarie (default)
-2: Calcola l/a usando l’altra dimensione e il
rapporto di aspetto originario di visualizzazione.
-3: Calcola l/a usando l’altra dimensione e il
rapporto di aspetto originario del filmato.
0: Mantiene il rapporto di aspetto di visualizzazione usando
1: Mantiene il rapporto di aspetto di visualizzazione usando
2: Mantiene il rapporto di aspetto del filmato usando
3: Mantiene il rapporto di aspetto del filmato usando
NOTA: Per una lista dei formati disponibili vedi
format=fmt=help.
Esempi validi:
format=rgb24:bgr24 format=yuyv:yuy2
Esempi non validi (causano crash):
format=rgb24:yv12
NOTA: Per una lista dei formati disponibili vedi
noformat=fmt=help.
-pphelp)
h1/x1hdeblock
1: controllo della soglia meno rigido (miglior eliminazione
degli artefatti circolari ma immagine più sfocata)
4: come 0, ma usa anche il QP dei fotogrammi B (può
causare tremolio (flicker))
5: come 1, ma usa anche il QP dei fotogrammi B (può
causare tremolio (flicker))
1: usa anche il QP dei fotogrammi B (può causare
tremolio (flicker))
1: controllo della soglia meno rigido (miglior eliminazione
degli artefatti circolari ma immagine più sfocata)
2: controllo della soglia medio (default, buoni
risultati)
E: il numero e
X / Y: le coordinate del campione corrente
W / H: larghezza e altezza dell’immagine
SW / SH: la scala larghezza/altezza in dipendenza dal piano
filtrato corrente, per es. 1,1 e 0.5,0.5 per YUV 4:2:0.
p(x,y): restituisce il valore del pixel alla posizione x/y
del piano corrente.
32-: bitrate fisso in kbit
1: Usa solo le linee dispari quando riduce.
1: interpolazione lineare (default), ,
Un fotogramma è
candidato all’eliminazione se nessun blocco di 8x8
pixel differisce per più di una soglia di
e se non più di parti (1 significa
l’immagine completa) differiscono per più di
una soglia
dint[=sensibilità:livello]
Il filtro drop-interlace (dint) Trova e scarta il primo fotogramma interlacciato da una serie di fotogrammi video.
<0.0-1.0>
differenza relativa tra due pixel vicini (default: 0.1)
<0.0-1.0>
Quanta parte dell’immagine deve essere rilevata come interlacciata per scartare il fotogramma (default: 0.15).
lavcdeint (OBSOLETO)
filtro di deinterlacciamento di FFmpeg, lo stesso che -vf pp=fd
kerndeint[=soglia[:mappa[:ordine[:nitidezza[:2vie]]]]]
Deinterlacciatore adattivo di Donald Graft. Deinterlaccia parti del filmato se una soglia configurabile viene superata.
(0-255
soglia (default 10).
0: Ignora i pixel che eccedono
la soglia (default).
1: Colora in bianco i pixel che eccedono la soglia.
0: Non tocca i campi (field)
(default).
1: Inverte i campi.
0: Disabilita la nitidezza
(sharpening) addizionale (default).
1: Abilita la nitidezza (sharpening) addizionale.
<2vie>
0: Abilita lo sharpening a due
vie (default).
1: Abilita lo sharpening a due vie.
unsharp[=l|cWxH:quantità[:l|cWxH:quantità]]
maschera di eliminazione dei particolari (unsharp) / sfocatura gaussiana
l
Applica l’effetto sul componente luminanza.
c
Applica l’effetto sul componente crominanza.
larghezza ed altezza della matrice, dimensioni dispari in entrambe le direzioni (min = 3x3, max = 13x11 o 11x13, normalmente qualcosa tra 3x3 e 7x7)
quantità
Quantità relativa di nitidezza/sfocatura da aggiungere all’immagine (una gamma valida dovrebbe essere -1.5-1.5).
<0: sfoca
>0: rende più nitido
swapuv
Scambia i piani U & V.
il[=d|i][s][:[d|i][s]]
(De)interleave delle linee. Lo scopo di questo filtro è l’aggiunta della possibilità di processare immagini interlacciate sul singolo campo (field) senza deinterllacciarle. Puoi filtrare il tuo DVD interlacciato e visualizzarlo sulla TV senza rovinare l’interlacciamento. Mentre il deinterlacciamento (con il filtro di post elaborazione) rimuove l’interlacciamento in modo permanente (attraverso un ammorbidimento, una media, ecc.) il deinterleave divide i fotogrammi in due campi (chiamati mezze immagini), così li puoi processare (filtrare) in modo indipendente e poi effettuare il re-interleave per riottenere l’immagine interlacciata.
|
d |
de-interleave (piazza un campo sopra all’altro) | ||
|
i |
re-interleave | ||
|
s |
scambia i campi (scambia le linee pari e dispari) |
fil[=i|d]
(De)interleave veloce delle linee. Questo filtro è molto simile al filtro il ma molto più veloce, il grosso svantaggio è che non sempre funziona. Specialmente se combinato con altri filtri può produrre immagini super disturbate in modo casuale perciò sii felice se funziona ma non lamentarti se per caso non funziona con la tua combinazione di filtri.
|
d |
De-interleave dei campi, sistemandoli fianco a fianco. | ||
|
i |
Re-interleave di nuovo dei campi (annullando l’effetto di fil=d). |
field[=n]
Estrae un singolo campo (field) da un immagine interlacciata utilizzando l’aritmetica delle strisce (stride) per evitare di sprecare tempo di CPU. L’argomento opzionale n specifica se estrarre il campo pari o dispari (a seconda che n sia pari o dispari).
detc[=var1=valore1:var2=valore2:...]
Prova a invertire il processo di ’telecine’ per ottenere un flusso ’pulito’, non interlacciato ad un framerate da film. Questo è il primo e più primitivo filtro per il processo di telecine inversa ad essere stato aggiunto a MPlayer/MEncoder. Funziona bloccandosi sul modello 3:2 del processo di telecine e seguendolo finché è possibile. Questo lo rende adatto per materiale a cui il processo di telecine è stato applicato in modo perfetto, anche in presenza di un certo livello di disturbo, ma genera risultati errati in presenza di modifiche complesse applicate dopo il processo di telecine stesso. Lo sviluppo di questo filtro non ha più luogo in quanto ivtc, pullup e filmdint sono migliori per molte applicazioni. I parametri successivi (vedi la sintassi sopra) possono essere usati per controllare il comportamento del filtro detc:
Seleziona la modalità di scarto dei fotogrammi.
0: Non scarta alcun fotogramma
per mantenere un framerate di uscita fisso (default).
1: Scarta un fotogramma quando non ci sono state
eliminazioni o miscelazioni dovute al telecine negli ultimi
5 fotogrammi.
2: Mantiene sempre un rapporto 5:4 tra il framerate di
ingresso ed uscita.
NOTA: Utilizza il modo 1 oppure 2 con MEncoder.
Modo di analisi.
0: Modello fisso con numero di
fotogramma iniziale specificato da
1: Ricerca aggressiva del modello di telecine (default).
Indica il numero iniziale di fotogramma nella sequenza. 02 sono i tre fotogrammi progressivi ’puliti’, 3 e 4 sono i due fotogrammi interlacciati. Il default, -1, indica ’non nella sequenza di telecine’. Il numero specificato qui è il tipo del fotogramma immaginario che abbiamo prima che inizi il film.
Valori di soglia da usare in certe modalità.
ivtc[=1]
Filtro sperimentale di inversione del telecine ’stateless’. Piuttosto che provare a bloccarsi su un modello come fa il filtro detc, ivtc effettua la sua decisione in maniera indipendente per ogni fotogramma. Questo darà risultati molto migliori nel caso di materiale che è stato sottoposto a modifiche pesanti dopo che è stato applicato il telecine, ma non è così bravo con materiale pieno di disturbo, ad esempio filmati catturati dalla TV. Il parametro opzionale (ivtc=1) corrisponde all’opzione dr=1 del filtro detc e dovrebbe essere usato con MEncoder ma non con MPlayer. Così come con detc, quando lo usi con MEncoder devi specificare il corretto framerate di uscita (-ofps 24000/1001). Lo sviluppo del filtro ivtc è attualmente fermo in quanto i filtri pullup e filmdint sembrano molto più accurati.
pullup[=jl:jr:jt:jb:sb:mp]
Filtro di inversione del telecine di terza generazione, capace di gestire materiale misto con telecine, progressivo a 24000/1001 fotogrammi al secondo e progressivo a 30000/1001 fps. Il filtro pullup è progettato per essere molto più robusto dei filtri detc e ivtc, avendo la possibilità di guardare il contesto futuro per prendere le proprie decisioni. Come ivtc, pullup è ’stateless’, nel senso che non si blocca su un modello da seguire, ma invece guarda avanti ai campi (field) successivi in modo da identificare delle corrispondenze e ricreare i fotogrammi progressivi. È ancora sotto sviluppo ma si crede che sia abbastanza preciso.
jl, jr, jt, e jb
Queste opzioni selezionano l’ammontare di cianfrusaglie (’junk’) da ignorare, rispettivamente, a sinistra, destra, alto e basso dell’immagine. Destra/sinistra sono in unità di 8 pixel mentre alto/basso sono in unità di 2 linee. Il default è 8 pixel per ogni lato.
sb (strict breaks, interruzioni rigorose)
Impostare questa opzione ad 1 ridurrà la possibilità di generare un’interpretazione errata del fotogramma, ma potrebbe anche causare l’eliminazione di un numero eccessivo di fotogrammi durante sequenze con molto movimento. Al contrario, ponendo questa opzione a -1 si permetterà al filtro pullup di riconoscere i fotogrammi più facilmente. Questo può aiutare l’elaborazione di video dove c’è un certo sfocamento tra i campi ma può anche causare la conversione in fotogrammi interlacciati sull’uscita.
mp (metric plane, piano di metrica)
Questa opzione può essere impostata a 1 o 2 per usare un piano di crominanza invece che quello della luminanza per effettuare i calcoli del filtro pullup. Questo può migliorare la precisione nel caso di materiale molto pulito, ma normalmente la peggiorerà, specialmente se abbiamo del disturbo nel piano di crominanza (effetto arcobaleno) oppure se alcuni pezzi del video sono in bianco e nero. Lo scopo principale di forzare il filtro pullup ad usare un piano di crominanza è quello di abbassare l’utilizzo di CPU e rendere il filtro utilizzabile in tempo reale su macchine lente.
NOTA: Postponi sempre al filtro pullup il filtro softskip quando codifichi, per assicurarti che pullup possa vedere tutti i fotogrammi. Non farlo porterà ad avere un filmato non corretto e normalmente porterà a dei blocchi, dovuti alle limitazioni di progetto del livello dei codec/filtri.
filmdint[=opzioni]
Filtro di inversione del telecine, simile al filtro pullup sopra. È progettato per gestire qualsiasi modello di pulldown, inclusa una combinazione di soft ed hard telecine ed un limitato supporto per filmati che sono stati rallentati o velocizzati dal loro framerate originale per la TV. Solo il piano luminanza viene usato per trovare le divisioni dei frame. Se un campo non ha corrispondenza, viene interlacciato con una semplice approssimazione lineare. Se il filmato è in formato MPEG-2 questo deve essere il primo filtro per poter accedere al flag del campo (field) attivato dal decoder MPEG-2. A seconda del filmato originale MPEG che volete processare, potresti tranquillamente ignorare questo consiglio, almeno finché non vedi una lunga serie di avvertimenti "bottom-field first". Senza opzioni effettua una normale inversione del processo di telecine e dovrebbe essere usato con le opzioni di MEncoder -fps 30000/10001 e -ofps 24000/1001. Quando questo filtro è usato con MPlayer, genererà un framerate diseguale durante la riproduzione, ma è generalmente meglio che usare pp=lb oppure nessun deinterlacciamento. Opzioni multiple possono essere specificate separate da /.
crop=
Uguale al filtro crop, ma più veloce e lavora su filmati con combinazioni di hard e soft telecine e anche quando y non è un multiplo di 4. Se x o y dovessero richiedere il ritaglio di pixel frazionali dai piani della crominanza, l’area di crop viene estesa. Questo generalmente indica che x e y devono essere pari.
io=
Per ogni ifps fotogramma di ingresso il filtro genererà ofps fotogrammi di uscita. Il rapporto di ipfs/ofps deve corrispondere al rapporto -fps/-ofps. Può essere usato per filtrare filmati che sono trasmessi alla TV ad un framerate differente da quello originale.
luma_only=
Se n è diverso da 0 il piano croma è copiato cosi com’è. È utile per materiale dalla TV con campionamento YV12, dove si ignora uno dei campi (field) del croma.
mmx2=
Nel caso di x86, se n=1 utilizza funzioni ottimizzate per MMX2, se n=2 usa funzioni ottimizzate per 3DNow!, altrimenti usa C semplice. Se questa opzione non è specificata l’utilizzo di MMX2 o 3DNow! è automatico, utilizza questa opzione per modificare la ricerca automatica.
fast=
Valori più alti di n velocizzano il filtro a scapito dell’accuratezza. Il valore di default è n=3. Se n è dispari, un fotogramma immediatamente successivo ad un fotogramma marcato con il flag MPEG REPEAT_FIRST_FIELD viene considerato come progressivo, perciò il filtro non perderà nessun tempo su materiale MPEG-2 con soft-telecine. Questo è l’unico effetto del flag se MMX2 o 3DNow! sono disponibili. Senza MMX2 e 3DNow!, se n=0 o 1, lo stesso calcolo viene usato come con n=2 o 3. Se n=2 o 3, il numero di livelli di luminanza usati per trovare i cambi di fotogramma è ridotto da 256 a 128, che permette di ottenere un filtro più rapido senza perdere troppa precisione. Se n=4 o 5 un sistema più veloce ma meno accurato viene usato per trovare i cambi di fotogramma ma diventa più facile riconoscere in modo errato dettagli verticali come interlacciamento.
verbose=
Se n non è zero, stampa la metrica dettagliata per ogni fotogramma. Utile per il debug.
dint_thres=
Soglia di de-interlacciamento. Usato nel de-interlacciamento di fotogrammi non riconosciuti. Valori più alti significano meno deinterlacciamento, usa n=256 per disabilitare completamente il deinterlacciamento. Il default è n=8.
comb_thres=
Soglia per comparare i campi (field) superiore ed inferiore. Il default è 128.
diff_thres=
Soglia per determinare il cambio temporale di un campo. Il default è 128.
sad_thres=
Soglia della somma delle differenze assolute, il default è 64.
softpulldown
Questo filtro funziona correttamente solo con MEncoder e agisce sul flag MPEG-2 usato per effettuare il pulldown soft 3:2 (noto anche come soft telecine). Se vuoi usare il filtro ivtc oppure detc su filmati che sono parzialmente codificati in modalità soft telecine, inserendo prima questo filtro li rendi molto più affidabili.
divtc[=opzioni]
Telecine inversa per video deinterlacciati. Se il video a cui è stato applicato il processo di telecine (3:2-pulldown) ha perso uno dei campi (field) oppure è deinterllaciato utilizzando un metodo che preserva un campo e interpola l’altro, il risultato è un video ’saltellante’ che ha un fotogramma ogni quattro duplicato. Questo filtro è studiato per trovare e scartare questi doppioni e ripristinare la velocità originale del film. Quando si utilizza questo filtro devi specificare un valore di -ofps che è 4/5 della velocità (in fotogrammi al secondo, fps) del file di ingresso (24000/1001 se l’ingresso è a 30000/1001 fps) e mettere il filtro softskip dopo nella catena dei filtri per essere sicuro che questo filtro veda tutti i fotogrammi. Sono disponibili due modalità: La modalità ad un solo passo è il default ed è estremamente facile da usare ma ha lo svantaggio che qualsiasi cambio nella fase del telecine (fotogrammi persi oppure modifiche errate) può causare momentanei saltellamenti finché il filtro non riesce a sincronizzarsi di nuovo. La modalità a due passi evita questo analizzando il video completo prima di agire, così avrà una conoscenza ’futura’ dei vari cambiamenti di fase e potrà sincronizzarsi al punto esatto. Questi passi non corrispondono al passo uno e due del processo di codifica. Devi eseguire un passaggio extra utilizzando il passo uno di divtc prima di iniziare il processo completo di codifica, ignorando il video generato. Usa -nosound -ovc raw -o /dev/null per evitare di sprecare potenza di CPU in questo passaggio. Puoi anche aggiungere qualcosa del tipo crop=2:2:0:0 dopo il filtro divtc per migliorare un altro poco la velocità. Al termine puoi usare il passo due di divtc per la codifica reale. Se usi passi multipli di codifica devi usare il passo due di divtc su tutti. Le opzioni sono:
pass=1|2
Utilizza due passi.
file=
Imposta il nome del file di log per la modalità a due passi (default: "framediff.log").
threshold=
Imposta il valore minimo della forza che deve avere il modello di telecine per permettere al filtro di riconoscerlo (default: 0.5). Viene utilizzato per evitare di riconoscere falsi modelli nelle parti di video che sono o molto scure o senza molti movimenti.
window=
Imposta il numero di fotogrammi passati da controllare quando si cerca il modello (default: 30). Finestre più lunghe migliorano l’affidabilità della ricerca del modello, mentre finestre più corte migliorano il tempo di reazione nel caso di cambiamenti della fase del telecine. Questo influisce solo sulla modalità ad un passo. La modalità a due passi attualmente utilizza una finestra fissa che si estende sia nel futuro che nel passato.
phase=0|1|2|3|4
Imposta il valore iniziale di fase del telecine per modalità un passo (default: 0). La modalità a due passi può vedere il futuro ed è perciò capace di usare il valore corretto di fase dall’inizio, mentre la modalità ad un passo può solo provare ad indovinare. Viene comunque utilizzata la fase corretta quando viene trovata, ma questa opzione può essere usata per correggere il possibile saltellamento all’inizio. Anche il primo passo della modalità a due passi utilizza questo valore, così se salvi i dati dal primo passo ottieni dei risultati costanti di fase.
deghost=
Imposta la soglia per il deghosting (eliminazione effetto fantasma) (0-255 per modalità ad un passo, -255-255 per la modalità a due passi, default 0). Se diversa da zero si abilità la modalità deghost. Viene utilizzata per quei video che sono stati deinterlacciati miscelando i due campi (field) insieme invece di eliminarne solo uno dei due. L’applicazione dell’algoritmo di deghost amplifica qualsiasi artefatto dovuto alla compressione nel fotogramma miscelato, ed il valore del parametro viene usato come una soglia che esclude dall’operazione quei pixel che differiscono dal fotogramma precedente meno del valore specificato. Se si utilizza la modalità a due passi si può usare il valore negativo per fare analizzare al filtro il video completo all’inizio del passo 2, per determinare se necessita o meno dell’applicazione del deghost e poi selezionare zero oppure il valore assoluto del parametro. Specifica questa opzione nel passo 2, non fa nessuna differenza nel passo 1.
phase[=t|b|p|a|u|T|B|A|U][:v]
Ritarda il video interlacciato del tempo di un campo (field) in modo da cambiare l’ordine dei campi stessi. L’utilizzo previsto è per sistemare filmati PAL che sono stati catturati con l’ordine dei campi opposto a quello del trasferimento da film a video. Le opzioni sono:
|
t |
Cattura i campi in ordine top-first (prima il superiore), trasferisce bottom-first (prima quello inferiore). Il filtro ritarderà il campo inferiore. | ||
|
b |
Cattura in ordine bottom-first, trasferisce top-first. Il filtro ritarderà il campo superiore. | ||
|
p |
Cattura e trasferisce con lo stesso ordine campi. Questa modalità esiste solo per permettere alla documentazione delle altre opzioni di potervisi riferire, ma se, eventualmente, la selezioni, il filtro fedelmente non farà assolutamente nulla ;-) | ||
|
a |
L’ordine di cattura dei campi è determinato automaticamente dai flag del campo, trasferisce l’opposto. Il filtro sceglie tra le modalità t e b fotogramma per fotogramma utilizzando il flag del campo. Se non è presente nessuna informazione sul campo, si comporta come l’opzione u. | ||
|
u |
Cattura sconosciuta o variabile, trasferisce l’opposto. Il filtro sceglie tra le modalità t e b fotogramma per fotogramma analizzando le immagini e selezionando l’alternativa che produce il miglior riscontro tra i campi. | ||
|
T |
Cattura top-first, trasferisce sconosciuto o variabile. Il filtro sceglie la modalità t o p utilizzando l’analisi dell’immagine. | ||
|
B |
Cattura bottom-first, trasferisce sconosciuto o variabile. Il filtro sceglie la modalità b o p utilizzando l’analisi dell’immagine. | ||
|
A |
Cattura determinata dal flag del campo, trasferisce sconosciuto o variabile. Il filtro sceglie tra le modalità t, b e p utilizzando il flag del campo e l’analisi dell’immagine. Se non abbiamo informazioni sui campi allora questa modalità è uguale alla U. Questa è la modalità di default. | ||
|
U |
Sia cattura che trasferimento sconosciuto o variabile. Il filtro seleziona tra la modalità t, b, e p utilizzando solo l’analisi dell’immagine. | ||
|
v |
Operazioni prolisse. Stampa il modo selezionato per ogni fotogramma e la differenza media quadratica tra i campi per le alternative delle modalità t, b, e p. |
telecine[=inizio]
Applica il processo di ’telecine’ 3:2 per incrementare il framerate del 20%. Molto probabilmente non funzionerà correttamente con MPlayer ma può essere usato con ’mencoder -fps 30000/1001 -ofps 30000/1001 -vf telecine’. Entrambe le opzioni fps sono essenziali! (il sincronismo A/V sarà errato se sono sbagliate). Il parametro opzionale inizio dice al filtro dove deve cominciare nel modello di telecine (0-3).
tinterlace[=modo]
Interlacciamento temporale dei campi (field) - unisce coppie di fotogrammi in un singolo fotogramma, dimezzando il framerate. I fotogrammi pari sono spostati nel campo superiore, quelli dispari nel campo inferiore. Questo può essere usato per invertire completamente l’effetto del filtro tfields (in modalità 0). I modi disponibili sono:
|
0 |
Muove i fotogrammi dispari nel campo superiore e quelli pari nell’inferiore, generando un fotogramma ad altezza completa a metà del framerate. | ||
|
1 |
Lascia passare solo i fotogrammi dispari, i fotogrammi pari sono eliminati, altezza non cambiata. | ||
|
2 |
Lascia passare solo i fotogrammi pari, i fotogrammi dispari sono eliminati, altezza non cambiata. | ||
|
3 |
Espande ogni fotogramma ad altezza completa, ma riempie le linee alternate con il colore nero. Il framerate non viene cambiato. | ||
|
4 |
Inframezza le linee pari di ogni fotogramma pari con le linee dispari dei fotogrammi dispari. Altezza completa a metà della frequenza (framerate). |
tfields[=modo[:posizione_campo]]
Separazione temporale dei campi - divide i campi in fotogrammi, raddoppiando la frequenza dei fotogrammi (framerate) di uscita. Come il filtro telecine, tfields potrebbe lavorare in modo non corretto, tranne quando usato con MEncoder e con entrambe le opzioni -fps e -ofps impostate al valore desiderato (doppio) della frequenza fotogrammi.
0: Lascia i campi invariati
(questo salterà/ sfarfallerà).
1: Interpola le linee mancanti (l’algoritmo usato
potrebbe non essere così buono).
2: Trasla i campi di 1/4 di pixel con interpolazione lineare
(niente salti).
4: Trasla i campi di 1/4 di pixel con un filtro 4tap
(qualità più alta). (default)
-1: automatica (default)
Funziona solo se il decodificatore esporta le informazioni
appropriate e nessun altro filtro che scarti queste
informazioni viene prima di tfields nella catena dei filtri,
in caso contrario passa a 0 (top-first).
0: prima il campo superiore
1: prima il campo inferiore
NOTA: Questa opzione possibilmente verrà rimossa
in una delle prossime versioni. Utilizza al suo posto
-field-dominance.
yadif=[modo[:posizione_campo]]
Ancora un filtro di deinterlacciamento
0: Produce 1 fotogramma per
ciascun fotogramma.
1: Produce 1 fotogramma per ciascun campo.
2: Come 0, ma salta il controllo di interlacciamento
spaziale.
3: Come 1, ma salta il controllo di interlacciamento
spaziale.
Funziona come in tfields.
NOTA: Questa opzione possibilmente verrà rimossa
in una delle prossime versioni. Utilizza al suo posto
-field-dominance.
mcdeint=[modalità[:parità[:qp]]]
Deinterlacciatore che compensa il movimento. Richiede un campo per fotogramma in entrata e deve perciò essere usato insieme con tfields=1 oppure yadif=1/3 o equivalente.
0: veloce
1: medio
2: lento, stima di movimento iterativa
3: molto lento, come 2, con in più fotogrammi di
riferimento multipli
0 oppure 1 decidono quale campo utilizzare (nota: ancora nessun rilevamento automatico!).
Valori più alti dovrebbero portare un campo del vettore di movimento più fluido ma vettori singoli meno ottimizzati.
boxblur=raggio:potenza[:raggio:potenza]
sfocatura rettangolare.
forza del filtro di sfocatura
numero di applicazioni del filtro
sab=raggio:pf:colorDiff[:raggio:pf:colorDiff]
sfocatura adattiva alla forma
forza del filtro di sfocatura (~0.1-4.0) (più lento se più grande)
forza del prefiltro (~0.1-2.0)
differenza massima tra i pixel perché vengano considerati (~0.1-100.0)
smartblur=raggio:forza:limite[:raggio:forza:limite]
sfocatura intelligente
forza del filtro di sfocatura (~0.1-5.0) (più lento se più grande)
sfocatura (0.0-1.0) oppure nitidezza (-1.0-0.0)
filtra tutto (0), filtra aree uniformi (0-30) oppure filtra gli spigoli (-30-0)
perspective=x0:y0:x1:y1:x2:y2:x3:y3:t
Corregge la prospettiva di video non filmati in modo perpendicolare allo schermo.
coordinate degli angoli superiore sinistro, superiore destro, inferiore sinistro, inferiore destro
campionamento lineare (0) o cubico (1)
2xsai
Scala e ammorbidisce l’immagine con l’algoritmo di scalatura ed interpolazione 2x.
1bpp
conversione da mappa di bit a 1bpp a YUV/BGR 8/15/16/32
down3dright[=linee]
Riposiziona e ridimensiona immagini stereoscopiche. Estrae entrambi i campi (field) stereo e li posiziona uno a fianco all’altro, ridimensionandoli per mantenere l’aspetto originale del filmato.
numero di linee da selezionare dal centro dell’immagine (default: 12)
bmovl=hidden:opaque:fifo
Il filtro di bitmap overlay legge mappe di bit da una FIFO e le visualizza sopra al filmato, permettendo alcune trasformazioni sull’immagine. Vedi anche TOOLS/bmovl-test.c per un piccolo programma di test.
Imposta il valore di default del flag ’hidden’ (0=visibile, 1=nascosta).
Imposta il valore di default del flag ’opaque’ (0=trasparente, 1=opaca).
percorso/file della FIFO (la named pipe che connette ’mplayer -vf bmovl’ all’applicazione che lo controlla)
I comandi FIFO sono:
RGBA32 width height xpos ypos alpha clear
seguita da width*height*4 Bytes di dati RGBA32 grezzi.
ABGR32 width height xpos ypos alpha clear
seguita da width*height*4 Bytes di dati ABGR32 grezzi.
RGB24 width height xpos ypos alpha clear
seguita da width*height*3 Bytes di dati RGB24 grezzi.
BGR24 width height xpos ypos alpha clear
seguita da width*height*3 Bytes di dati BGR24 grezzi.
ALPHA width height xpos ypos alpha
Cambia il valore di trasparenza alpha dell’area specificata.
CLEAR width height xpos ypos
Pulisce l’area.
OPAQUE
Disabilita tutta la gestione della trasparenza alpha. Manda "ALPHA 0 0 0 0 0" per riabilitarla.
HIDE
Nasconde la bitmap.
SHOW
Visualizza la bitmap.
Gli argomenti sono:
dimensione dell’immagine/area
inizia dalla posizione x/y dell’immagine
Imposta il valore di differenza alpha. Se lo imposti al valore -255 puoi poi mandare una sequenza di comandi ALPHA per impostare l’area a -225, -200, -175 e cosi’ via per un bell’effetto di fade-in! ;)
0: come l’originale
255: Rende tutto opaco.
-255: Rende tutto trasparente.
Pulisce il framebuffer prima di copiarlo sul video.
0: L’immagine
verrà semplicemente copiata sopra la vecchia,
perciò non devi mandare 1,8MB di dati RGBA32 ogni
volta che una piccola parte dello schermo è da
aggiornare.
1: pulisci
framestep=I|[i]step
Visualizza solo ogni step-esimo fotogramma oppure ogni fotogramma Intra (fotogramma chiave).
Se invochi il filtro con I (maiuscolo) come parametro, allora solo i fotogrammi chiave (keyframe) vengono visualizzati. Per i DVD questo generalmente significa uno ogni 15/12 fotogrammi (IBBPBBPBBPBBPBB), per i file AVI questo significa ogni cambio di scena oppure ogni valore di keyint (vedi -lavcopts keyint=valore se utilizzi MEncoder per codificare il video).
Quando si trova un keyframe viene stampata la stringa ’I!’ seguita da un carattere di ’a capo’, lasciando la linea corrente di uscita di MPlayer/MEncoder sullo schermo, utile in quanto contiene il tempo (in secondi) e il numero di fotogramma corrispondente al keyframe (puoi usare questa informazione per dividere il file AVI in modo corretto).
Se chiami il filtro con un parametro numerico ’step’ allora solo un fotogramma ogni ’step’ viene visualizzato.
Se metti il carattere ’i’ (minuscolo) prima del numero allora una ’I!’ viene stampata (come con il parametro I).
Se passi solo il parametro i allora non viene fatto niente ai fotogrammi, solo la I! viene stampata.
tile=xtiles:ytiles:output:start:delta
Combina una serie di immagini in una immagine singola, più grande. Se ometti un parametro oppure utilizzi un valore minore di 0 allora viene usato il valore di default. Puoi anche fermarti quando sei soddisfatto (... -vf tile=10:5 ...). È probabilmente una buona idea mettere il filtro scale prima del filtro tile :-)
I parametri sono:
numero di immagini sull’asse x (default: 5)
numero di immagini sull’asse y (default: 5)
Visualizza l’immagine composta ogni ’output’ fotogrammi di ingresso, dove ’output’ deve essere un numero minore di xtile * ytile. Le immagini mancanti sono lasciate vuote. Puoi, ad esempio, scrivere un’immagine da 8 * 7 immagini ogni 50 fotogrammi per avere una immagine ogni 2 secondi @ 25 fps.
pixel all’inizio/fine (larghezza del bordo esterno) (default: 2)
pixel tra 2 immagini (larghezza del bordo interno) (default: 4)
delogo[=x:y:w:h:t]
Elimina il logo di una stazione TV con una semplice interpolazione dei pixel circostanti. Metti semplicemente un rettangolo che copre il logo e guardarlo scomparire (e ogni tanto qualcosa di più brutto appare - dipende).
angolo alto a sinistra del logo
larghezza ed altezza del rettangolo da pulire
|
|
Spessore del bordo ’fuzzy’ del rettangolo (aggiunto a w e h). Quando è -1 un rettangolo verde viene disegnato sullo schermo per riuscire a trovare più facilmente i parametri x,y,w,h giusti. |
file=
Puoi specificare un file di testo da cui caricare le coordinate. Ogni riga deve avere un timestamp (in secondi e in ordine crescente) e le coordinate "x:y:w:h:t" (t può essere omessa).
remove-logo=/percorso/del/nome_file_bitmap_logo.pgm
Elimina il logo della stazione TV, utilizzando una immagine PGM o PPM per determinare quali pixel comprendono il logo. La larghezza e l’altezza dell’immagine devono essere uguali a quelle del flusso video elaborato. Utilizza l’immagine filtro ed un algoritmo di sfocatura circolare per rimuovere il logo.
/percorso/del/nome_file_bitmap_logo.pgm
[percorso] + nomefile dell’imagine filtro.
zrmjpeg[=opzioni]
Encoder software da YV12 a MJPEG da usare con il dispositivo di uscita video zr2.
maxheight=
Queste opzioni selezionano le massime larghezze ed altezze gestibili dalla scheda zr (la gestione dei filtri di MPlayer attualmente non riesce ad ottenerli da sola).
{dc10+,dc10,buz,lml33}-{PAL|NTSC}
Utilizza queste opzioni per impostare maxwidth e maxheight automaticamente ai valori conosciuti per la combinazione scheda/modalità. Per esempio, opzioni valide sono dc10-PAL e buz-NTSC (default: dc10+PAL)
color|bw
Seleziona la codifica a colori oppure in bianco e nero. La codifica in bianco e nero è più veloce. Colore è il default.
hdec={1,2,4}
Decimazione orizzontale: 1, 2 o 4.
vdec={1,2,4}
Decimazione verticale: 1, 2 or 4.
quality=1-20
Seleziona la qualità della compressione JPEG, [MIGLIORE] 1 - 20 [MOLTO BRUTTA].
fd|nofd
Per default, la decimazione viene eseguita se l’hardware Zoran può scalare il file MJPEG risultante alla dimensione originale. L’opzione fd indica al filtro di eseguire sempre la decimazione richiesta (brutto).
screenshot
Permette l’acquisizione di istantanee del filmato usando comandi slave che possono venir collegati a comandi di input. Vedi la documentazione per la modalità slave e la sezione CONTROLLI INTERATTIVI per i dettagli. Verranno salvati dei file con nome ’shotNNNN.png’ nella directory corrente, usando il primo numero disponibile - nessun file sarà sovrascritto. Il filtro se non viene usato non appesantisce il programma e accetta uno spazio colore arbitrario, quindi può esser impostato senza problemi nel file di configurazione. Assicurati di aggiungere il filtro screenshot dopo tutti gli altri filtri che influenzano l’immagine che vuoi salvare. Per es. dovrebbe essere l’ultimo filtro se vuoi un’istantanea corrispondente a ciò che vedi sul monitor.
ass
Sposta la renderizzazione dei sottotitoli SSA/ASS verso un punto arbitrario nella catena dei filtri. Utile solo con l’opzione -ass.
ESEMPIO:
-vf ass,screenshot
Sposta la renderizzazione SSA/ASS prima del filtro screenshot. Gli screenshot così acquisiti conterranno i sottotitoli.
blackframe[=percentuale:soglia]
Rileva i fotogrammi che sono (quasi) completamente neri. Può essere utile per rilevare i passaggi tra capitoli o le pubblicità. Le linee stampate sono composte dal numero di fotogramma del fotogramma rilevato, la percentuale di nero, il tipo di fotogramma e il numero di fotogramma dell’ultimo fotogramma chiave.
Percentuale di pixel che devono essere sotto la soglia (default: 98).
La soglia sotto la quale un valore di un pixel viene considerato nero (default: 32).
gradfun[=valore[:raggio]]
Corregge gli artefatti a bande che appaiono alcune volte in regioni quasi piane abbassando la profondità colore a 8bit. Interpola i gradienti che dovrebbero essere al posto delle bande, e li sgrana col resto.
Questo filtro è pensato solo per la riproduzione. Non usarlo per compressioni con perdita, perché la compressione tende a togliere la sgranatura e rendere di nuovo visibili le bande.
Massima variazione che il filtro applicherà su ogni pixel. È anche la soglia per determinare le regioni quasi piane (default: 1.2).
Raggio della zona circostante a cui adattare il gradiente. Raggi più ampi generano gradienti più sfumati, ma impediranno al filtro di modificare pixel in regioni più dettagliate (default: 16).
fixpts[=opzioni]
iAggiusta il presentation timestamps (PTS) dei fotogrammi. Il PTS passato al filtro successivo viene rilasciato in modo predefinito, le seguenti opzioni possono modificare questo comportamento:
Stampa il PTS in entrata.
fps=
Specifica un valore di fotogrammi al secondo.
start=
Specifica un valore iniziale per il PTS.
autostart=
Utilizza il dato numero (n) di PTS in entrata come il PTS iniziale. Tutti i PTS precedenti sono mantenuti, per cui impostando un valore alto o -1 mantiene intatto il PTS.
autofps=
Utilizza il dato numero (n) di PTS in entrata al termine dell’autostart per determinare la frequenza dei fotogrammi.
ESEMPIO:
-vf fixpts=fps=24000/1001,ass,fixpts
Genera una nuova sequenza di PTS, la utilizza per i sottotitoli ASS e quindi la rilascia. Generare una nuova sequenza è utile quando il timestamp vengono azzerati durante il programma; questo è frequente con i DVD. Il rilascio può essere necessario per evitare di confondere i codificatori.
NOTA: Utilizzare questo filtro con qualsiasi tipo di posizionamento (seek) (inclusi -ss e EDL), può causare comportamenti inattesi e bizzarri.
-audio-delay
Ritarda l’audio oppure il video riempiendo il campo del ritardo nell’intestazione (default: 0.0). Questo non ritarda uno dei flussi durante la codifica ma il riproduttore vedrà il valore del ritardo e compenserà in rapporto a questo. Valori positivi ritardano l’audio, mentre valori negativi ritardano il video. Nota che questo è l’esatto opposto dell’opzione -delay. Per esempio, se un filmato viene riprodotto correttamente con -delay 0.2, puoi correggere tale filmato con MEncoder usando -audio-delay -0.2.
Attualmente questa opzione funziona solo con il muxer di default (-of avi). Se usi un muxer diverso, allora devi usare -delay.
-audio-density <1-50>
Numero di blocchi audio per
secondo (default è 2, cioè blocchi audio di
0.5 secondi).
NOTA: Valido solo in modalità CBR (Constant Bit
Rate, Bit Rate Costante), in modalità VBR (Variable
Bit Rate, Bit Rate Variabile) viene ignorato in quanto ogni
pacchetto viene scritto in un nuovo blocco.
-audio-preload <0.0-2.0>
Imposta l’intervallo di buffering audio (default: 0.5 sec).
-fafmttag
Può essere usato per sovrascrivere il valore del tag del formato audio del file di uscita.
ESEMPIO:
-fafmttag 0x55
Otterrai il file di uscita contenente 0x55 (mp3) come tag del formato audio.
-ffourcc
Può essere usare per sovrascrivere il valore del fourcc del file di uscita.
ESEMPIO:
-ffourcc div3
Il file di uscita conterrà ’div3’ come fourcc del video.
-force-avi-aspect <0.2-3.0>
Sovrascrive il valore del rapporto di aspetto memorizzato nei file AVI nell’intestazione vprp OpenDML. Può essere usato per cambiare il rapporto di aspetto con ’-ovc copy’.
-frameno-file
Specifica il nome del file
audio con la mappatura dei fotogrammi creato durante il
primo passo (solo audio) di una modalità di codifica
a tre passi.
NOTA: Usare questa opzione porterà una probabile
desincronizzazione Audio-Video. Non usarla. È
mantenuta solo per retrocompatibilità e possibilmente
verrà rimossa in una delle prossime versioni.
-hr-edl-seek
Utilizza un metodo più
preciso ma molto più lento per saltare le aree. Le
aree marcate come da saltare non vengono saltate, invece
tutti i fotogrammi vengono comunque decodificati, ma solo
quelli necessari vengono scritti sul file di uscita. Questo
permette di partire anche da un fotogramma non chiave.
NOTA: Non è garantito il funzionamento corretto
con ’-ovc copy’.
-info
Specifica le informazioni nell’intestazione del file AVI generato.
Le opzioni disponibili sono:
help
Visualizza questa descrizione.
name=
titolo del lavoro
artist=
artista od autore del lavoro
genre=
categoria originale del lavoro
subject=
soggetto (contenuto) del lavoro
copyright=
informazioni sul copyright
srcform=
formato originale del materiale digitalizzato
comment=
commenti generali sul lavoro
-noautoexpand
Non inserisce automaticamente il filtro expand nella catena dei filtri di MEncoder. Utile per controllare in quale punto della catena dei filtri vengono generati i sottotitoli quando vengono piazzati brutalmente nel filmato.
-noencodedups
Non provare a codificare fotogrammi doppi come duplicati, genera sempre un fotogramma in uscita da zero byte per indicare i duplicati. Fotogrammi da zero byte verranno scritti comunque a meno che non sia caricato un filtro oppure un codificatore capace di effettuare la codifica di fotogrammi duplicati. Attualmente l’unico filtro di questo tipo è harddup.
-noodml (solo -of avi)
Non scrive l’indice OpenDML per file in formato AVI > 1GB.
-noskip
Non saltare dei fotogrammi.
-o
Scrive sul file specificato.
Se vuoi un valore di default per il nome del file di uscita
puoi mettere questa opzione nel file di configurazione di
MEncoder.
-oac
Codifica con il codec audio
specificato (nessun valore di default).
NOTA: Utilizza -oac help per avere una lista dei codec
audio disponibili.
ESEMPIO:
-oac copy
niente codifica, solo copia del flusso byte per byte
-oac pcm
Codifica in formato PCM non compresso.
-oac mp3lame
Codifica in MP3 (usando LAME).
-oac lavc
Codifica con un codec di libavcodec.
-of
Codifica nel formato file
’contenitore’ specificato (default: AVI).
NOTA Utilizza -of help per avere una lista dei formati
disponibili.
ESEMPIO:
-of avi
Codifica in formato AVI.
-of mpeg
Codifica in formato MPEG (vedi anche -mpegopts).
-of lavf
Codifica con i muxer di libavformat (vedi anche -lavfopts).
-of rawvideo
flusso grezzo video (nessun multiplex - un solo flusso video)
-of rawaudio
flusso grezzo audio (nessun multiplex - un solo flusso audio)
-ofps
Specifica un valore di fps (frames per seconds, fotogrammi al secondo) per il file di uscita che può essere differente da quello del materiale originale. Deve essere impostato per file con fps variabile (ASF, qualche MOV) e per filmati MPEG progressivi in formato 30000/1001 fps con telecine.
-ovc
Codifica con il codec video
specificato (nessun valore di default).
NOTA: Utilizza -ovc help per avere una lista dei codec
video disponibili.
ESEMPIO:
-ovc copy
niente codifica, solo copia del flusso
-ovc raw
Codifica su un formato grezzo non compresso arbitrario (usa ’-fv format’ per selezionare come).
-ovc lavc
Codifica con un codec di libavcodec.
-passlogfile
Scrive le informazioni del
primo passo su
-skiplimit
Specifica il numero massimo di fotogrammi che si possono saltare dopo averne codificato uno (-noskiplimit indica nessun limite).
-vobsubout
Specifica il nome di base del file di uscita .idx e .sub. Questo disattiva il rendering dei sottotitoli nel file codificato e lo sposta verso i vari file dei sottotitoli VOBsub.
-vobsuboutid
Specifica il codice a due lettere del linguaggio dei sottotitoli. Questo sovrascrive quanto viene letto dal DVD o dal file .ifo.
-vobsuboutindex
Specifica l’indice dei sottotitoli nei file di uscita (default: 0).
-force-key-frames
Forza i fotogrammi chiave ai timestamp specificati, più precisamente al primo fotogramma dopo ogni tempo specificato.
Può essere utilizzata per garantire che un punto di posizionamento sia presente a un dato punto di un capitolo o qualsiasi altra posizione designata nel file di uscita.
I timestamp vanno specificati in ordine crescente.
Giacché MEncoder non invia i timestamp con la catena di filtri, per far funzionare questa opzione ci sarà la probabile necessità di usare il filtro fixpts.
Non tutti i codec gestiscono fotogrammi chiave forzati. Attualmente il supporto è implementato soltanto nei seguenti codificatori: lavc, x264, xvid.
Puoi
specificare opzioni specifiche dei codec di codifica usando
la sintassi seguente:
-
Dove
mp3lame
(-lameopts)
help
ottieni l’aiuto.
vbr=<0-4>
metodo a bitrate variabile
|
0 |
cbr |
|||
|
1 |
mt |
|||
|
2 |
rh (default) |
|||
|
3 |
abr |
|||
|
4 |
mtrh |
abr
media (average) bitrate
cbr
bitrate costante Forza anche la modalità di codifica CBR (Costant BitRate, bitrate costante) nei modi ABR (Average BitRate, bitrate media) predefiniti successivi.
br=<0-1024>
bitrate in kbps (solo CBR e ABR)
q=<0-9>
qualità (0 - migliore, 9 - peggiore) (solo VBR, Variable BitRate, bitrate variabile)
aq=<0-9>
qualità algoritmica (0 - migliore/più lento, 9 - peggiore/più veloce)
ratio=<1-100>
rapporto di compressione
vol=<0-10>
guadagno dell’ingresso audio
mode=<0-3>
(default: automatico)
|
0 |
stereo |
|||
|
1 |
joint-stereo, stereo unito |
|||
|
2 |
dualchannel, doppio canale |
|||
|
3 |
mono |
padding=<0-2>
|
0 |
nessuno |
|||
|
1 |
tutto |
|||
|
2 |
adattivo |
fast
Attiva una codifica veloce sulle modalità VBR predefinite successive. Il risultato sarà una qualità leggermente minore e bitrate maggiori.
highpassfreq=
Attiva un filtro passa alto alla frequenza specificata (Hz). Le frequenze sotto a quella specificata verranno eliminate. Il valore -1 disabilita il filtro, il valore 0 lascia che sia LAME a scegliere il valore automaticamente.
lowpassfreq=
Attiva un filtro passa basso alla frequenza specificata (Hz). Le frequenze sopra a quella specificata verranno eliminate. Il valore -1 disabilita il filtro, il valore 0 lascia che sia LAME a scegliere il valore automaticamente.
preset=
valore delle impostazioni predefinite (Preset)
help
Stampa le opzioni aggiuntive ed informazioni sui preset.
medium
codifica VBR, buona qualità, bitrate compreso tra 150-180 kbps
standard
codifica VBR, alta qualità, bitrate compreso tra 170-210 kbps
extreme
codifica VBR, qualità molto alta, bitrate compreso tra 200-240 kbps
insane
codifica CBR, l’impostazione di miglior qualità, bitrate di 320 kbps
<8-320>
codifica ABR al bitrate medio specificato
ESEMPI:
fast:preset=standard
adatto per molte persone, per la maggior parte della musica e comunque già una qualità abbastanza alta.
cbr:preset=192
Codifica in ABR con un bitrate costante e forzato di 192 kbps.
preset=172
Codifica in ABR ad un bitrate medio di 172 kbps.
preset=extreme
per persone con orecchie estremamente buone e apparecchi similari.
toolame e
twolame (-toolameopts e -twolameopts rispettivamente)
br=<32-384>
In modalità CBR questo parametro indica il bitrate in kbps mentre in modalità VBR indica invece il valore minimo permesso per ogni blocco. La modalità VBR non funziona con valori inferiori a 112.
vbr=<-50-50> (solo VBR)
gamma di variabilità. Valori negativi indicano al codificatore di spostare il bitrate medio verso il valore inferiore, se positivi verso il maggiore. Se posto a 0 viene utilizzata la modalità CBR (default).
maxvbr=<32-384> (solo VBR)
bitrate massimo per blocco, in kbps.
mode=
Seleziona la modalità (default: mono per l’audio con un solo canale, altrimenti stereo).
psy=<-1-4>
modello psicoacustico (default: 2)
errprot=<0 | 1>
Inserisce anche la protezione dagli errori.
debug=<0-10>
livello di debug
faac
(-faacopts)
br=
bitrate medio in kbps (mutualmente esclusivo con qualità)
quality=<1-1000>
modo qualità, valori alti rappresentano una qualità migliore (mutualmente esclusivo con br)
object=<1-4>
complessità del tipo di oggetto
|
1 |
MAIN (default) |
|||
|
2 |
LOW |
|||
|
3 |
SSR |
|||
|
4 |
LTP (estremamente lento) |
mpeg=<2|4>
versione MPEG (default: 4)
tns
Abilita il temporal noise shaping.
cutoff=<0-sampling_rate/2>
frequenza di taglio (default: frequenza_di_campionamento/2)
raw
Memorizza il flusso di bit come dati grezzi aggiuntivi con dati extra nell’intestazione del ’contenitore’ (default: 0, corrispondente a ADTS). Non attivare questo flag se non esplicitamente richiesto o potresti non essere più capace di utilizzare successivamente il flusso audio.
lavc
(-lavcopts)
Molte opzioni di libavcodec (lavc in breve) sono molto
specialistiche e documentate in modo molto rapido. Leggi i
sorgenti per avere i dettagli completi.
ESEMPIO:
vcodec=msmpeg4:vbitrate=1800:vhq:keyint=250
o=
Passa varie opzioni AVOption al decoder di libavcodec. Nota, una patch che renda inutile o= e che possa passare al sistema di AVOption tutte le opzioni non conosciute è benvenuta. Si può trovare una lista completa delle opzioni AVOption nel manuale di FFmpeg. Nota che alcune opzioni possono andare in conflitto con quelle di MEncoder.
ESEMPIO:
o=bt=100k
acodec=
codec audio (default: mp2)
ac3
Dolby Digital (AC-3)
adpcm_*
Formati PCM adattivi - vedi la documentazione HTML per i dettagli.
flac
Free Lossless Audio Codec (FLAC)
g726
G.726 ADPCM
libfaac
Advanced Audio Coding (AAC) - usando FAAC
libmp3lame
MPEG-1 audio layer 3 (MP3) - usando LAME
mp2
MPEG-1 audio layer 2 (MP2)
pcm_*
Formati PCM - vedi la documentazione HTML per i dettagli.
roq_dpcm
Id Software RoQ DPCM
sonic
Codec sperimentale con perdita
sonicls
Codec sperimentale senza perdita
vorbis
Vorbis
wmav1
Windows Media Audio v1
wmav2
Windows Media Audio v2
abitrate=
bitrate audio in kbps (default 224)
atag=
Uso il formato audio di Windows specificato (p.es. atag=0x55).
bit_exact
Usa solo algoritmi esatti bit a bit (eccetto per (I)DCT). Inoltre bit_exact disabilita molte ottimizzazioni e dovrebbe essere usato solo per test di regressione, che hanno bisogno di file identici anche se cambia la versione del programma di codifica. Inoltre viene eliminata l’intestazione user_data nei flussi MPEG-4. Non usare questa opzione se non sai esattamente quello che stai facendo.
threads=<1-8>
Numero massimo di threads da usare (default: 1). Può avere un leggero effetto negativo sulla stima del movimento.
vcodec=
Impiega il codec (video) specificato (default: mpeg4).
asv1
ASUS Video v1
asv2
ASUS Video v2
dvvideo
Sony Digital Video
ffv1
codec video di FFmpeg senza perdita
ffvhuff
codifica HuffYUV non standard che utilizza YV12 ed ottiene file più piccoli del 20%
flv
Sorenson H.263 usato nei Flash Video
h261
H.261
h263
H.263
h263p
H.263+
huffyuv
HuffYUV
libtheora
Theora
libx264
x264 H.264/AVC MPEG-4 Parte 10
libxvid
Xvid MPEG-4 Parte 2 (ASP)
ljpeg
Lossless JPEG (JPEG senza perdita)
mjpeg
Motion JPEG (JPEG per i filmati)
mpeg1video
MPEG-1 video
mpeg2video
MPEG-2 video
mpeg4
MPEG-4 (DivX 4/5)
msmpeg4
DivX 3
msmpeg4v2
MS MPEG4v2
roqvideo
ID Software RoQ Video
rv10
un vecchio codec RealVideo
snow (vedi anche: vstrict)
codec video sperimentale di FFmpeg basato su wavelet
svq1
Apple Sorenson Video 1
wmv1
Windows Media Video, versione 1 (conosciuto anche come WMV7)
wmv2
Windows Media Video, versione 2 (conosciuto anche come WMV8)
vqmin=<1-31>
valore minimo di quantizzazione
|
1 |
Non raccomandato (file molto grandi, una piccola differenza di qualità e alcuni strani effetti collaterali: msmpeg4, h263 avranno una bassissima qualità, il controllo della dimensione del file viene confuso ottenendo una qualità minore e qualche programma non sarà capace di decodificare il file). | ||
|
2 |
Raccomandato per la codifica normale dei filmati mpeg4/ mpeg1video (default). | ||
|
3 |
Raccomandato per h263(p)/msmpeg4. La ragione per preferire 3 invece che 2 è che l’utilizzo di 2 può portare a overflow. (Questo verrà sistemato per h263(p) cambiando il valore di quantizzazione per MB, macroblock, in futuro, il formato msmpeg4 non può essere sistemato in quanto non supporta questa funzione.) |
lmin=<0.01-255.0>
Valore minimo del moltiplicatore di Lagrange del livello fotogrammi per il controllo della frequenza (default: 2.0). Lavc userà raramente quantizzatori inferiori al valore di lmin. Diminuire lmin farà sì che lavc scelga più facilmente quantizzatori inferiori per alcuni fotogrammi, ma non inferiori al valore di vqmin. Allo stesso modo, alzare lmin farà sì che lavc scelga meno facilmente quantizzatori bassi, anche se vqmin li permetterebbe. Probabilmente vuoi impostare lmin abbastanza uguale a vqmin. Quando viene usata la quantizzazione adattiva, modificare lmin/lmax può non avere alcun effetto; vedi mblmin/mblmax.
lmax=<0.01-255.0>
valore massimo del moltiplicatore di Lagrange (default: 31.0)
mblmin=<0.01-255.0>
Valore minimo del moltiplicatore di Lagrange del livello di macroblocchi per il controllo della frequenza (default: 2.0). Questo parametro influenza le opzioni di quantizzazione adattiva come qprd, lumi_mask, ecc.
mblmax=<0.01-255.0>
Valore massimo del moltiplicatore di Lagrange del livello di macroblocchi per il controllo della frequenza (default: 31.0).
vqscale=<0-31>
Quantizzazione costante / codifica a qualità costante (seleziona una modalità di quantizzazione fissa). Valori minori indicano migliore qualità ma file di dimensioni maggiori (default: -1). Nel caso del codec snow, un valore 0 indica codifica senza perdita. Visto che gli altri codec non lo supportano, vqscale=0 avrà un effetto indefinito. 1 non è raccomandato (controlla vqmin per i dettagli).
vqmax=<1-31>
Valore massimo di quantizzazione, 10-31 dovrebbe essere un buon valore (default: 31).
vqdiff=<1-31>
valore massimo di differenza di quantizzazione tra fotogrammi consecutivi I o P (default: 3)
vmax_b_frames=<0-4>
numero massimo di fotogrammi B tra fotogrammi non B:
|
0 |
nessun fotogramma B (default) |
|||
|
0-2 |
buon valore per MPEG-4 |
vme=<0-5>
metodo di stima del movimento (motion estimation). I metodi disponibili sono:
|
0 |
nessuno (qualità molto bassa) | ||
|
1 |
completo (lento, attualmente non mantenuto e disabilitato) | ||
|
2 |
log (qualità bassa, attualmente non mantenuto e disabilitato) | ||
|
3 |
phods (qualità bassa, attualmente non mantenuto e disabilitato) | ||
|
4 |
EPZS: diamante di dimensione=1, la dimensione può essere specificata con le opzioni *dia (default) | ||
|
5 |
X1 (sperimentale, attualmente mappato su EPZS) | ||
|
8 |
iter (blocco sovrapposto iterativo, usato solo in snow) |
NOTA: attualmente 0-3 ignorano la quantità di bit usati, perciò la qualità può essere bassa.
me_range=<0-9999>
raggio di ricerca per la stima del movimento (default: 0 (illimitato))
mbd=<0-2> (vedi anche *cmp, qpel)
Algoritmo di decisione dei macroblock (modalità ad alta qualità), codifica ogni macroblocco in tutte le modalità e seleziona la migliore. Questa opzione rallenta la codifica ma si ottiene una qualità migliore e minori dimensioni del file finale. Quando mbd è impostato a 1 o 2, il valore di mbcmp viene ignorato quando si confrontano i macroblocchi (in altri posti viene comunque usato il valore di mbcmp, in particolare negli algoritmi di ricerca del movimento). Se un’impostazione di comparazione (precmp, subcmp, cmp, o mbcmp) non è zero, tuttavia, verrà usata una ricerca di movimento half-pel, più lenta ma migliore, senza considerare l’impostazione di mbd. Se qpel è impostata, verrà usata la ricerca di movimento quarter-pel, senza altre considerazioni.
|
0 |
Utilizza la funzione di comparazione riportata da mbcmp (default). | ||
|
1 |
Seleziona il modo MB che necessità della minor quantità di bit (=vhq). | ||
|
2 |
Seleziona il modo MB che ha la minor distorsione. |
vhq
Uguale a mbd=1, mantenuto per ragioni di compatibilità.
v4mv
Permette 4 vettori di movimento per ogni macroblock (qualità leggermente migliore). Funziona meglio quando viene usato con mbd > 0.
obmc
FIXME: compensazione di movimento del blocco sovrapposto (H.263+). (overlapped block motion compensation (H.263+))
loop
filtro a ripetizione (H.263+) nota, non funziona
inter_threshold <-1000-1000>
Non fa assolutamente nulla, al momento.
keyint=<0-300>
intervallo massimo fra fotogrammi chiave (keyframe) in fotogrammi (default: 250, cioè un keyframe ogni dieci secondi in un filmato a 25 fps. Questo è il default raccomandato per MPEG-4). La maggior parte dei codec richiede keyframe regolari, in modo da limitare l’accumulo di errori dovuti alle diverse implementazioni/precisioni di DCT ed iDCT. I keyframe sono necessari anche per il posizionamento visto che il posizionamento è possibile solo su un keyframe. Bisogna però tener presente che i keyframe hanno bisogno di più spazio rispetto agli altri tipi di fotogrammi, perciò un numero alto comporta file di dimensione leggermente minore ma un posizionamento meno preciso. Il valore 0 è equivalente a 1, che rende tutti i fotogrammi dei fotogrammi chiave. Valori maggiori di 300 non sono raccomandati perché la qualità può essere non buona e dipende dal programma di codifica, dal programma di decodifica e dalla fortuna (o sfortuna). È comune (a volte obbligatorio!) usare valori <=30 per MPEG-1/2.
sc_threshold=<-1000000000-1000000000>
Soglia per la rilevazione/gestione del cambio della scena. Viene inserito un keyframe da libavcodec quando trova un cambio di scena. Puoi inserire la sensibilità dell’attivazione del cambio scena con questa opzione. -1000000000 indica che viene attivato un cambio scena ad ogni fotogramma, 1000000000 indica invece che non viene trovato ed attivato nessun cambio scena (default: 0).
sc_factor=
Fa in modo che fotogrammi con quantizzatori più alti possano più facilmente far intervenire un cambio di scena in modo che libavcodec utilizzi un fotogramma I (default: 1). 1-16 è una buona gamma. Valori compresi tra 2 e 6 possono portare ad un miglioramento del PSNR (fino a circa 0.04 dB) ed un miglior posizionamento dei fotogrammi I in scene ad alto movimento. Valori più alti di 6 possono portare ad un PSNR leggermente migliore (circa 0.01 dB in più rispetto a sc_factor=6), ma una qualità visiva notevolmente peggiore.
vb_strategy=<0-2> (solo primo passo)
strategia per la scelta tra fotogrammi I/P/B:
|
0 |
Usa sempre il numero massimo di fotogrammi di tipo B (default). | ||
|
1 |
Evita fotogrammi B in scene ad alto movimento. Vedi l’opzione b_sensitivity per impostare meglio questa strategia. | ||
|
2 |
Posiziona più o meno ottimamente i fotogrammi B per ottenere massima qualità (più lento). Vorresti probabilmente ridurre l’impatto sulla velocità configurando l’opzione brd_scale. |
b_sensitivity=
Specifica quanto sensibilmente vb_strategy=1 rilevi il movimento ed eviti di utilizzare fotogrammi B (default: 40). Sensibilità più basse porteranno più fotogrammi B. Utilizzare più fotogrammi B solitamente aumenta il PSNR, ma averne troppi può peggiorare la qualità in scene ad alto movimento. A meno che non ci sia un alta concentrazione di movimento, b_sensivity può tranquillamente essere abbassata sotto al default; 10 è un valore ragionevole nella maggior parte dei casi.
brd_scale=<0-10>
Rimpicciolisce i fotogrammi per una decisione dinamica dei fotogrammi B (default: 0). Ogni volta che brd_scale viene aumentato di uno, le dimensioni dei fotogrammi vengono divise per due, il che aumenta la velocità di un fattore di quattro. Entrambe le dimensioni del fotogramma completamente ridimensionato devono essere numeri pari, così brd_scale=1 richiede che la dimensione originaria sia un multiplo di quattro, brd_scale=2 richiede multipli di otto, ecc. In altre parole, le dimensioni del fotogramma originario devono essere ambedue divisibili per 2^(brd_scale+1) senza resto.
bidir_refine=<0-4>
Rifinisce i due vettori di movimento usati per i macroblocchi bidirezionali, piuttosto che riutilizzare vettori da ricerche in avanti e indietro. Questa opzione non ha effetto senza fotogrammi B.
|
0 |
disabilitato (default) | ||
|
1-4 |
Usa una ricerca più ampia (valori più alti sono più lenti). |
vpass=<1-3>
Attiva la modalità interna a due (o più) passi, specificalo solo se vuoi codificare utilizzando i due (o più) passaggi.
|
1 |
primo passo (vedi anche turbo) | ||
|
2 |
secondo passo | ||
|
3 |
Ennesimo passo (secondo passo e successivi della codifica a più passi). |
Ecco come funziona e come
usarlo:
Il primo passo (vpass=1) scrive il file delle statistiche.
Puoi voler disattivare qualche opzione molto
’affamata’ di CPU come viene fatto dalla
modalità "turbo".
Nella modalità a due passi il secondo passaggio
(vpass=2) legge il file delle statistiche e basa le
decisioni del controllo delle frequenze del file su di esso.
Nella modalità a più passi il secondo passo
(vpass=3, non è un errore di battitura) esegue
entrambi: prima legge le statistiche, poi le sovrascrive.
Puoi voler salvare il file divx2pass.log prima di lanciare
MEncoder se esiste la possibilità di bloccarne
l’esecuzione. Puoi usare tutte le opzioni di codifica,
eccetto le opzioni veramente ’affamate’ di CPU
come "qns".
Puoi utilizzare questo passo più e più volte
per affinare la codifica. Ogni passo successivo userà
le statistiche del passo precedente per migliorarsi. Il
passo finale può utilizzare tutte le opzioni di
codifica ’affamate’.
Se vuoi una codifica a due passi utilizza prima vpass=1 e
poi vpass=2.
Se vuoi una codifica a 3 o più passi utilizza vpass=1
per il primo passo e poi vpass=3 e poi vpass=3 ancora ed
ancora finché non sei soddisfatto della codifica.
huffyuv:
pass 1
Salva le statistiche.
pass 2
Codifica con una tabella Huffman ottimale basata sulle statistiche del primo passo.
turbo (solo modalità a 2 passaggi)
Velocizza in modo notevole il primo passaggio utilizzando algoritmi più veloci e disabilitando opzioni che necessitano di molto tempo di CPU. Questo probabilmente riduce leggermente il PSNR globale (circa 0.01 dB) e cambia qualche fotogramma, sia come tipo sia riducendone il PSNR (fino ad un massimo di 0.03 dB). Modalità primo passo veloce. Durante il primo passaggio di una codifica a 2 o 3 passaggi, è possibile guadagnare velocità disabilitando alcune opzioni con un impatto basso o nullo sulla qualità di uscita dell’ultimo passaggio.
aspect=
Memorizza l’aspetto del film internamente al file, proprio come nei file MPEG. Soluzione migliore della riscalatura perché la qualità non viene ridotta. Solo MPlayer e pochi altri programmi potranno visualizzare questi file in modo corretto, gli altri programmi visualizzeranno il filmato con l’aspetto sbagliato. Il parametro può essere dato come un rapporto oppure un numero decimale.
ESEMPIO:
aspect=16/9 or aspect=1.78
autoaspect
Uguale all’opzione aspect, ma calcola l’aspetto automaticamente, tenendo in considerazione tutte le varie operazioni (taglia, espandi, riscala, ecc.) fatte nella catena dei filtri. Non rallenta assolutamente la codifica perciò puoi lasciarlo sempre attivo.
vbitrate=
Specifica il bitrate (default:
800).
ATTENZIONE: 1kbit = 1000 bit
4-16000
(in kbit)
16001-24000000
(in bit)
vratetol=
Tolleranza approssimata nella
dimensione del file in kbit. 1000-100000 è una gamma
accettabile. (attenzione: 1kbit = 1000 bit) (default: 8000)
NOTA: vratetol non dovrebbe essere troppo grande durante
il secondo passo o potrebbero esserci problemi se si
utilizza vrc_(min|max)rate.
vrc_maxrate=
valore massimo del bitrate in kbit/sec (default: 0, illimitato)
vrc_minrate=
valore minimo del bitrate in kbit/sec (default: 0, illimitato)
vrc_buf_size=
dimensione del buffer in kbit Per MPEG-1/2 questo regola anche la dimensione del vbv (video buffer verifier), utilizza 327 per i VCD, 917 per i SVCD e 1835 per i DVD.
vrc_buf_aggressivity
attualmente inutile
vrc_strategy
Metodo di controllo della frequenza. Nota che alcune delle opzioni che influenzano il controllo della frequenza non avranno effetto se vrc_strategy non è impostato a 0.
|
0 |
Usa il controllo della frequenza interno di lavc (default). | ||
|
1 |
Usa il controllo della frequenza di Xvid (sperimentale; richiede che MEncoder sia compilato con il supporto per Xvid con versione maggiore o uguale a 1.1). |
vb_qfactor=<-31.0-31.0>
fattore di quantizzazione tra fotogrammi B e non B (default: 1.25)
vi_qfactor=<-31.0-31.0>
fattore di quantizzazione tra fotogrammi I e non I (default: 0.8)
vb_qoffset=<-31.0-31.0>
scostamento di quantizzazione tra fotogrammi B e non B (default: 1.25)
vi_qoffset=<-31.0-31.0>
(default: 0.0)
se v{b|i}_qfactor > 0
quantizzatore fotogrammi I/B = quantizzatore fotogrammi P *
v{b|i}_qfactor + v{b|i}_qoffset
altrimenti
esegui il normale controllo della dimensione (non bloccarti
sulla quantizzazione del fotogramma P successivo) e imposta
q= -q * v{b|i}_qfactor + v{b|i}_qoffset
CONSIGLIO: Per avere una codifica a quantizzazione
costante con valori diversi per i fotogrammi I/P e B puoi
usare: lmin=
vqblur=<0.0-1.0> (primo passo)
Sfocatura di quantizzazione (default: 0.5), valori più grandi medieranno la quantizzazione maggiormente nel tempo (cambiamenti più lenti).
|
0.0 |
Sfocatura di quantizzazione disabilitata. | ||
|
1.0 |
Media la quantizzazione su tutti i fotogrammi precedenti. |
vqblur=<0.0-99.0> (secondo passo)
Sfocatura gaussiana di quantizzazione (default: 0.5), valori più grandi medieranno la quantizzazione maggiormente nel tempo (cambiamenti più lenti).
vqcomp=<0.0-1.0>
Compressione della quantizzazione, vrc_eq dipende da questo (default: 0.5). NOTA: La qualità percepita sarà ottimale per valori compresi nella gamma.
vrc_eq=
equazione principale per il controllo della dimensione del file (ratecontrol)
1+(tex/avgTex-1)*qComp
approssimativamente l’equazione del vecchio controllo di dimensione
tex^qComp
con qcomp a 0.5 o qualcosa del genere (default)
operatori:
+,-,*,/,^
variabili:
tex
complessità della texture
iTex,pTex
complessità della texture intra e non-intra
avgTex
complessità media della texture
avgIITex
complessità media della texture intra nei fotogrammi I
avgPITex
complessità media della texture intra nei fotogrammi P
avgPPTex
complessità media della texture non intra nei fotogrammi P
avgBPTex
complessità media della texture non intra nei fotogrammi B
mv
bit usati per i vettori di movimento
fCode
lunghezza massima dei vettori di movimento in scala log2
iCount
numero di macro blocchi intra / numero di macro blocchi
var
complessità spaziale
mcVar
complessità temporale
qComp
qcomp dalla linea di comando
isI, isP, isB
È 1 se il tipo di immagine è I/P/B altrimenti 0.
Pi,E
Vedi sul tuo libro preferito di matematica.
funzioni:
max(a,b),min(a,b)
massimo / minimo
gt(a,b)
è 1 se a>b, 0 in caso contrario
lt(a,b)
è 1 se a
eq(a,b)
è 1 se a==b, 0 in caso contrario
sin, cos, tan, sinh, cosh, tanh, exp, log, abs
vrc_override=
Utilizza la qualità
specificata per alcuni pezzi particolari (finale,
riconoscimenti, ...). Le opzioni sono
qualità (2-31)
quantizzatore
qualità (-500-0)
correzione della qualità in %
vrc_init_cplx=<0-1000>
complessità iniziale (passo 1)
vrc_init_occupancy=<0.0-1.0>
occupazione iniziale del buffer, impostata come frazione del valore di vrc_buf_size (default: 0.9)
vqsquish=<0|1>
Specifica come mantenere la quantizzazione tra qmin e qmax.
|
0 |
Utilizza il clipping. | ||
|
1 |
Utilizza una bella funzione differenziale (default). |
vlelim=<-1000-1000>
Attiva la soglia di eliminazione del coefficiente singolo per la luminanza. Valori negativi considereranno anche il coefficiente DC (deve essere almeno -4 o meno per codifiche con quantizzazione=1):
|
0 |
disabilitato (default) |
|||
|
-4 |
raccomandazione della JVT |
vcelim=<-1000-1000>
Attiva la soglia di eliminazione del coefficiente singolo per la crominanza. Valori negativi considereranno anche il coefficiente DC (deve essere almeno -4 o meno per codifiche con quantizzazione=1):
|
0 |
disabilitato (default) |
|||
|
7 |
raccomandazione della JVT |
vstrict=<-2|-1|0|1>
conformità esatta allo standard
|
0 |
disabilitata | ||
|
1 |
Raccomandato solo se vuoi fornire il file di uscita nel decodificatore di riferimento MPEG-4. | ||
|
-1 |
Permette alcune estensioni specifiche di libavcodec (default). | ||
|
-2 |
Abilita codec e funzioni sperimentali che potrebbero poi non essere riproducibili con versioni future di MPlayer (snow). |
vdpart
Partizionamento dei dati. Aggiunge 2 byte per ogni pacchetto video, migliora la tolleranza agli errori quando si trasferiscono dati su canali non affidabili (p.es. streaming attraverso internet). Ogni pacchetto video verrà codificato in 3 partizioni separate:
1. MVs
movimento
2. Coefficienti DC
immagine a bassa risoluzione
3. Coefficienti AC
dettagli
MV & DC sono i più importanti, perderli comporta un’immagine peggiore rispetto alla perdita di AC e della partizione 1. & 2. (MV & DC) sono molto più piccoli della partizione 3. (AC) e questo significa che gli errori colpiscono la partizione AC molto più spesso che le partizioni MV & DC. Perciò l’immagine apparirà migliore con il partizionamento che senza, perché senza partizionamento un errore rovinerà AC/DC/MV egualmente.
vpsize=<0-10000> (vedi anche vdpart)
Dimensione del pacchetto video, migliora la resistenza agli errori.
0
disabilitato (default)
100-1000
buona scelta
ss
modalità ’slice structured’ per H.263+
gray
codifica solo a toni di grigio (più veloce)
vfdct=<0-10>
algoritmo DCT
|
0 |
Ne viene selezionato automaticamente uno buono (default). | ||
|
1 |
interi veloce | ||
|
2 |
interi accurato | ||
|
3 |
MMX | ||
|
4 |
mlib | ||
|
5 |
AltiVec | ||
|
6 |
AAN a virgola mobile |
idct=<0-99>
algoritmo IDCT
NOTA: Per quello che ne sappiamo tutti questi IDCT
passano i test IEEE1180.
|
0 |
Ne viene selezionato automaticamente uno buono (default). | ||
|
1 |
intero di riferimento JPEG | ||
|
2 |
semplice | ||
|
3 |
simplemmx (semplice mmx) | ||
|
4 |
libmpeg2mmx (non accurato, non usarlo per codifiche con keyint >100) | ||
|
5 |
ps2 | ||
|
6 |
mlib | ||
|
7 |
arm | ||
|
8 |
AltiVec | ||
|
9 |
sh4 | ||
|
10 |
simplearm | ||
|
11 |
H.264 | ||
|
12 |
VP3 | ||
|
13 |
IPP | ||
|
14 |
xvidmmx | ||
|
15 |
CAVS | ||
|
16 |
simplearmv5te | ||
|
17 |
simplearmv6 |
lumi_mask=<0.0-1.0>
La maschera di
luminosità è una selezione
’psicosensoriale’ che si suppone faccia uso del
fatto che l’occhio umano tende a notare meno dettagli
in parti molto luminose dell’immagine. La maschera di
luminosità comprime maggiormente le aree molto
luminose rispetto a quelle medie, verranno perciò
risparmiati bit che potranno essere utilizzati in altre
parti del filmato, migliorando la qualità soggettiva
generale, anche se può ridurre il valore di PSNR.
ATTENZIONE: Stai attento, valori troppo grandi possono
causare disastri.
ATTENZIONE: Valori grandi possono apparire buoni su
certi monitor ma orribili su altri.
0.0
disabilitato (default)
0.0-0.3
buon valore
dark_mask=<0.0-1.0>
Maschera di oscurità. La
maschera di oscurità è una selezione
’psicosensoriale’ che si suppone faccia uso del
fatto che l’occhio umano tende a notare meno dettagli
in parti molto scure e buie dell’immagine. La maschera
di oscurità comprime maggiormente le aree molto scure
rispetto a quelle medie, verranno perciò risparmiati
bit che potranno essere utilizzati in altre parti del
filmato, migliorando la qualità soggettiva generale,
anche se può ridurre il valore di PSNR.
ATTENZIONE: Stai attento, valori troppo grandi possono
causare disastri.
ATTENZIONE: Valori grandi possono apparire buoni su
certi monitor ma orribili su altri monitor / televisioni /
LCD.
0.0
disabilitato (default)
0.0-0.3
buon valore
tcplx_mask=<0.0-1.0>
Maschera di complessità temporale (default: 0.0 (disabilitata)). Immagina una scena con un uccello che sta volando attraverso tutta la scena; tcplx_max aumenterà il quantizzatore dei macroblocchi dell’uccello (decrementando perciò la loro qualità) visto che l’occhio umano normalmente non ha il tempo di vedere tutti i dettagli dell’uccello stesso. Stai attento perché se l’oggetto si ferma (per es. l’uccello atterra) è facile che sembri orribile per un breve periodo di tempo, finché il codificatore non capisce che l’oggetto non si sta più muovendo e ha bisogno di blocchi migliori. I bit risparmiati verranno utilizzati in altre parti del video, la qualità percepita può perciò migliorare a patto di selezionare attentamente tcplx_mask.
scplx_mask=<0.0-1.0>
Maschera di complessità
spaziale. Valori grandi aiutano per la
’blocchizzazione’, se non viene usato nessun
filtro di ’deblocchizzazione’ nella decodifica,
cosa che potrebbe non essere una buona idea.
Immagina una scena con un prato (che normalmente ha una alta
complessità spaziale), un cielo blu ed una casa;
scplx_mask aumenterà il quantizzatore dei
macroblocchi del prato, decrementando perciò la loro
qualità, per poter utilizzare più bit per il
cielo e per la casa.
CONSIGLIO: Elimina completamente qualsiasi bordo nero in
quanto riducono la qualità dei macro blocchi (fallo
anche se non utilizzi scplx_mask).
0.0
disabilitato (default)
0.0-0.5
buon valore
NOTA: Questa opzione non ha lo stesso effetto dell’utilizzo di una matrice personale che comprimerebbe di più le alte frequenze visto che scplx_mask ridurrà la qualità dei fotogrammi P anche se cambia solo il coefficiente DC. Il risultato di scplx_mask probabilmente non sembrerà così buono.
p_mask=<0.0-1.0> (vedi anche vi_qfactor)
Riduce la qualità dei blocchi inter. Questo equivale ad incrementare la qualità dei blocchi intra, visto che lo stesso bitrate medio verrà distribuito sull’intera sequenza video (default: 0.0 (disabilitato)). p_mask=1.0 raddoppia i bit allocati per ogni blocco intra.
border_mask=<0.0-1.0>
elaborazione dei bordi per codificatori in stile MPEG. L’elaborazione dei bordi incrementa il quantizzatore per i macroblocchi che sono a meno di un quinto della larghezza/altezza del fotogramma dal bordo, visto che sono normalmente meno importanti dal punto di vista visivo.
naq
Quantizzazione adattiva normalizzata (sperimentale). Quando si usa una quantizzazione adattiva (*_mask), la media della quantizzazione per-MB può non corrispondere alla quantizzazione del fotogramma. Naq proverà a regolare il quantizzatore per-MB per mantenere la media corretta.
ildct
Utilizza la DCT interlacciata.
ilme
utilizza la stima del movimento interlacciata (opzione mutualmente esclusiva con qpel).
alt
Utilizza una scantable (tabella di scansione) alternativa.
top=<-1-1>
|
-1 |
automatica | ||
|
0 |
prima il campo inferiore (bottom field first) | ||
|
1 |
prima il campo superiore (top field first) |
format=
YV12
default
444P
per ffv1
422P
per HuffYUV, JPEG senza perdita, dv e ffv1
411P
per JPEG senza perdita, dv e ffv1
YVU9
per JPEG senza perdita, ffv1 e svq1
BGR32
per JPEG senza perdita e ffv1
pred
(per HuffYUV)
|
0 |
previsione a sinistra (’left’) | ||
|
1 |
previsione piano/gradiente (’plane/gradient’) | ||
|
2 |
previsione media (’median’) |
pred
(per jpeg senza perdita)
|
0 |
previsione a sinistra (’left’) | ||
|
1 |
previsione in alto (’top’) | ||
|
2 |
previsione in alto a sinistra (’topleft’) | ||
|
3 |
previsione piano/gradiente (’plane/gradient’) | ||
|
6 |
previsione media (’mean’) |
coder
(per ffv1)
|
0 |
codifica vlc (Golomb-Rice) |
|||
|
1 |
codifica aritmetica (CABAC) |
context
(for ffv1)
|
0 |
modello con contesto piccolo |
|||
|
1 |
modello con contesto grande |
(for ffvhuff)
|
0 |
tabella di Huffman predeterminata (interna oppure due passi) | ||
|
1 |
tabella di Huffman adattiva |
qpel
utilizza la compensazione del
movimento con quarti di pel (picture element, elemento
dell’immagine) (opzione mutuamente esclusiva con
ilme).
CONSIGLIO: Sembra utile solo per codifiche ad alto
bitrate.
mbcmp=<0-2000>
Seleziona la funzione di comparazione per la decisione del macroblocco, utilizzato solo se mbd=0. Viene anche usata per alcune funzioni di ricerca del movimento, nel qual caso ha effetto indipendentemente dall’impostazione di mbd.
0 (SAD)
somma delle differenze assolute, veloce (default)
1 (SSE)
somma degli errori al quadrato
2 (SATD)
somma della differenza assoluta della trasformata di Hadamard
3 (DCT)
somma della differenza assoluta della trasformata DCT
4 (PSNR)
somma degli errori di quantizzazione al quadrato (da evitare, bassa qualità)
5 (BIT)
numero di bit necessari per il blocco
6 (RD)
rapporto di distorsione ottimale, lento
7 (ZERO)
0
8 (VSAD)
somma delle differenze verticali assolute
9 (VSSE)
somma del quadrato delle differenze verticali assolute
10 (NSSE)
Somma delle differenze al quadrato senza considerare il disturbo
11 (W53)
wavelet 5/3, usato solo in snow
12 (W97)
wavelet 9/7, usato solo in snow
+256
utilizza anche la crominanza, attualmente non funziona (correttamente) con i fotogrammi B.
ildctcmp=<0-2000>
Seleziona la funzione di comparazione per la decisione del DCT interlacciato (vedi mbcmp per le funzioni di comparazione disponibili).
precmp=<0-2000>
Seleziona la funzione di comparazione per il passo preliminare per la stima del movimento (vedi mbcmp per le funzioni di comparazione disponibili) (default: 0).
cmp=<0-2000>
Seleziona la funzione di comparazione per la stima del movimento con pel completo (vedi mbcmp per le funzioni di comparazione disponibili) (default: 0).
subcmp=<0-2000>
Seleziona la funzione di comparazione per la stima del movimento inferiore al pel completo (vedi mbcmp per le funzioni di comparazione disponibili) (default: 0).
skipcmp=<0-2000>
FIXME: Da documentare.
nssew=<0-1000000>
Questa opzione controlla il peso di NSSE, dove con peso maggiore otterrai più disturbo. NSSE a 0 è uguale a SSE. Puoi trovarlo utile se preferisci mantenere un poco di disturbo nel video codificato piuttosto che filtrarlo prima della codifica stessa (default: 8).
predia=<-99-6>
tipo e dimensione del diamante per il passo preliminare di stima del movimento
dia=<-99-6>
Tipo e dimensione del diamante
per la stima del movimento. La ricerca del movimento
è un processo iterativo. Utilizzare un diamante
piccolo non limita la ricerca a trovare solo piccoli vettori
di movimenti. È semplicemente molto più facile
fermarsi prima di trovare il vettore veramente migliore,
specialmente in presenza di disturbo. Diamanti più
grandi permettono una ricerca più ampia del vettore
migliore, sono perciò più lenti ma si ottiene
una qualità migliore.
I diamanti normali grandi sono migliori di quelli con forma
adattiva.
I diamanti con forma adattiva sono un buon compromesso tra
qualità e velocità.
NOTA: La dimensione del diamante normale e quella della
forma adattiva non hanno lo stesso significato.
|
-3 |
diamante di dimensione 3 con forma adattiva (veloce) | ||
|
-2 |
diamante di dimensione 2 con forma adattiva (veloce) | ||
|
-1 |
ricerca multi-esagonale dispari (lenta) | ||
|
1 |
diamante normale con dimensione=1 (default) =diamante di tipo EPZS |
0
000
0
|
2 |
diamante normale con dimensione=2 |
0
000
00000
000
0
trell
Quantizzazione con ricerca trellis. Questo cercherà la codifica ottimale per ogni blocco da 8x8. La ricerca della quantizzazione trellis è semplicemente una quantizzazione ottimale nel senso del PSNR (Peak Signal Noise Ratio, rapporto segnale / disturbo) rispetto al bitrate (supponendo che non ci siano errori di approssimazione introdotti dalla IDCT, il che non è ovviamente vero) e cerca semplicemente un blocco con il minimo di errore e lambda*bits.
lambda
costante che dipende dal parametro di quantizzazione (QP)
bits
numero di bit necessari per codificare il blocco
error
somma del quadrato degli errori di quantizzazione
cbp
Pattern dei blocchi codificati con rapporto di distorsione ottimale. Verrà selezionato il pattern del blocco codificato che minimizza la distorsione + lambda*rate. Può essere usato solo insieme con la quantizzazione trellis.
mv0
Cerca di codificare ogni MB con MV=<0,0> e seleziona il migliore. Non ha effetto se mbd=0.
mv0_threshold=
Quando i vettori di movimento
circostanti sono <0,0> e il punteggio della stima del
movimento del blocco corrente è minore di
mv0_threshold, allora viene utilizzato <0,0> come
vettore ed i successivi controlli sulla stima del movimento
vengono ignorati (default:256). Abbassare mv0_threshold a 0
può dare un leggero (0.01dB) incremento del PSNR e
migliorare l’aspetto del video codificato. Aumentare
mv0_threshold oltre 320 causerà un abbassamento del
PSNR e della qualità visiva. Valori più alti
velocizzano leggermente la codifica (normalmente meno
dell’1%, a seconda delle altre opzioni utilizzate).
NOTA: Questa opzione non richiede l’abilitazione
di mv0.
qprd (solo per mbd=2)
rapporto di distorsione del parametro di quantizzazione (QP) ottimale per il dato lambda per ogni macroblock.
last_pred=<0-99>
quantità di predittori del movimento dal fotogramma precedente
|
0 |
(default) | ||
|
a |
Userà 2a+1 x 2a+1 quadrati di predittori del movimento dei macroblock dal fotogramma precedente. |
preme=<0-2>
passo preliminare di stima del movimento
|
0 |
disabilitato |
|||
|
1 |
solo dopo i fotogrammi I (default) |
|||
|
2 |
sempre |
subq=<1-8>
rifinitura della qualità
del subpel (per qpel) (default: 8 (alta qualità))
NOTA: Questo ha un significativo effetto sulla
velocità.
refs=<1-8>
numero di fotogrammi di riferimento da considerare per la compensazione di movimento (solo snow) (default: 1)
psnr
stampa il PSNR (peak signal to noise ratio, picco del rapporto segnale / disturbo) per il video completo alla fine della codifica e memorizza il PSNR di ogni fotogramma in un file con un nome simile a ’psnr_hhmmss.log’. I valori di ritorno sono in dB (decibel), più alto è migliore.
mpeg_quant
Utilizza il quantizzatore MPEG invece di quello H.263.
aic
previsione ac (previsione intra
avanzata per H.263+) Abilita la previsione AC per MPEG-4 o
la previsione intra avanzata per H.263+. Questo
aumenterà un pochino la qualità (di circa 0.02
dB PSNR) e rallenterà un pochino la codifica (di
circa l’1%).
NOTA: vqmin deve essere 8 o più per H.263+
AIC.
aiv
inter vlc alternativo per H.263+
umv
MV illimitati (solo H.263+) Permette la codifica di MV (Motion Vector, vettori di movimento) arbitrariamente lunghi.
ibias=<-256-256>
bias del quantizzatore intra
(256 corrisponde a 1.0, default per il quantizzatore MPEG:
96, default per il quantizzatore H.263: 0).
NOTA: Il quantizzatore MMX H.263 non gestisce bias
positivi (attiva vfdct=1 o 2), Il quantizzatore MMX MPEG non
gestisce bias negativi (attiva vfdct=1 o 2).
pbias=<-256-256>
bias del quantizzatore inter
(256 corrisponde a 1.0, default per il quantizzatore MPEG:
0, default per il quantizzatore H.263: -64).
NOTA: Il quantizzatore MMX H.263 non gestisce bias
positivi (attiva vfdct=1 o 2), Il quantizzatore MMX MPEG non
gestisce bias negativi (attiva vfdct=1 o 2).
CONSIGLIO: Un bias più positivo (-32 - -16 invece
di -64) sembra migliorare il PSNR.
nr=<0-100000>
Riduzione disturbo, 0 significa disabilitato. 0-600 è una gamma utile per contenuti tipici, ma puoi volerlo alzare leggermente per materiale con molto disturbo (default: 0). Visto che influenza molto poco la velocità, potresti preferire il suo utilizzo piuttosto che filtrare il disturbo con dei filtri video come denoise3d o hqdn3d.
qns=<0-3>
Regolazione del disturbo di quantizzazione. Piuttosto che selezionare una quantizzazione che sia il più possibile simile al video originale in rapporto al PSNR, viene selezionata una quantizzazione tale che il disturbo (normalmente effetti ad anello) venga mascherato da contenuti con frequenza simile dentro all’immagine. Valori più grandi sono più lenti ma potrebbero non risultare in una qualità migliore. Può e dovrebbe essere usato insieme con la quantizzazione trellis, nel qual caso la quantizzazione trellis (ottimale per un peso costante) verrà usata come punto iniziale per la ricerca iterativa.
|
0 |
disabilitato (default) | ||
|
1 |
Abbassa solo il valore assoluto dei coefficienti. | ||
|
2 |
Cambia solo i coefficienti prima dell’ultimo coefficiente non zero + 1. | ||
|
3 |
Prova tutto. |
inter_matrix=
Usa una matrice inter personalizzata. Necessita di una stringa di 64 interi separati da virgola.
intra_matrix=
Usa una matrice intra personalizzata. Necessita di una stringa di 64 interi separati da virgola.
vqmod_amp
Modulazione del quantizzatore sperimentale.
vqmod_freq
Modulazione del quantizzatore sperimentale.
dc
Precisione della DC intra in bits (default: 8). Se viene specificato vcodec=mpeg2video questo valore può essere 8, 9, 10 or 11.
cgop (vedi anche sc_threshold)
Chiude tutti i GOP. Attualmente funziona solo se la rilevazione del cambio scena è disattivata (sc_threshold=1000000000).
gmc
Abilita la compensazione del moto globale (Global Motion Compensation).
(no)lowdelay
Imposta il flag di basso ritardo per MPEG-1/2 (disabilita i fotogrammi B).
vglobal=<0-3>
Controlla la scrittura delle intestazioni video globali.
|
0 |
Il codec decide quando deve scrivere le intestazioni globali (default). | ||
|
1 |
Scrive le intestazioni globali solo in extradata (necessario per .mp4/MOV/NUT). | ||
|
2 |
Scrive le intestazioni globali solo prima dei fotogrammi chiave. | ||
|
3 |
Combina 1 e 2. |
aglobal=<0-3>
Analogo a vglobal ma per l’intestazione audio.
level=
Imposta il livello di CodecContext. Usa 31 o 41 per riprodurre video su una Playstation 3.
skip_exp=<0-1000000>
FIXME: Da documentare.
skip_factor=<0-1000000>
FIXME: Da documentare.
skip_threshold=<0-1000000>
FIXME: Da documentare.
nuv
(-nuvopts)
Nuppel video è basato su RTJPEG e LZO. Per default i
fotogrammi sono prima codificati con RTJPEG e poi compressi
con LZO, entrambi i passi possono però essere
abilitati o meno. Perciò puoi generare flussi grezzi
i420, flussi i420 compressi con LZO, RTJPEG oppure il
default, flussi RTJPEG compressi con LZO.
NOTA: La documentazione di nuvrec contiene qualche
consiglio ed esempi sulle impostazioni da usare per la
maggior parte delle codifiche dalla TV.
c=<0-20>
soglia della crominanza (default: 1)
l=<0-20>
soglia della luminanza (default: 1)
lzo
Abilita la compressione LZO (default).
nolzo
Disabilita la compressione LZO.
q=<3-255>
Regola il livello di qualità (default: 255)
|
raw |
Disabilita la codifica RTJPEG. |
rtjpeg
Abilita la codifica RTJPEG (default).
xvidenc
(-xvidencopts)
Ci sono tre modalità disponibili: bitrate costante
(CBR), quantizzatore fisso e due passi.
pass=<1|2>
Specifica il passo nella modalità a due passaggi.
turbo (solo modalità a due passi)
Velocizza in modo drammatico il primo passaggio utilizzando algoritmi più veloci e disabilitando opzioni che necessitano di molto tempo di CPU. Questo probabilmente riduce leggermente il PSNR globale e cambia qualche fotogramma, sia come tipo sia riducendone il PSNR.
bitrate=
Regola il bitrate da usare in
kbits/secondo se <16000 oppure in bits/secondo se
>16000. Se
fixed_quant=<1-31>
Passa alla modalità a quantizzazione fissa e specifica il fattore di quantizzazione da usare
zones=
Qualità specificata
dall’utente per parti specifiche (finale, crediti,
...) Ogni zona è
|
q |
Forzatura a quantizzatore costante, dove valore=<2.0-31.0> rappresenta il valore di quantizzazione. | ||
|
w |
Forzatura del peso del ratecontrol, dove valore=<0.01-2.00> rappresenta la correzione di qualità in %. |
ESEMPIO:
zones=90000,q,20
Codifica tutti i fotogrammi a partire dal fotogramma 90000 con quantizzatore costante 20.
zones=0,w,0.1/10001,w,1.0/90000,q,20
Codifica i fotogrammi 0-10000 al 10% del bitrate, codifica i fotogrammi dal 90000 fino alla fine a quantizzatore costante 20. Nota che la seconda zona è necessaria per delimitare la prima, visto che senza di essa tutto fino al fotogramma 89999 verrebbe codificato al 10% del bitrate.
me_quality=<0-6>
Questa opzione controlla il sottosistema di stima del movimento. Più è alto il valore più dovrebbe essere precisa la stima (default: 6). Più è precisa la stima del movimento, più bit possono essere risparmiati. La precisione viene aumentata a spese del tempo di CPU perciò cala questo valore se hai bisogno di una codifica in tempo reale.
(no)qpel
MPEG-4 utilizza per default una ricerca del movimento con una precisione di mezzo pixel. Lo standard propone un modo in cui è possibile utilizzare una precisione di un quarto di pixel. Normalmente questa opzione genera una immagine più nitida. Sfortunatamente ha un grosso impatto sulla dimensione del file e ogni tanto l’alto bitrate che viene usato previene l’ottenimento di immagini di migliore qualità dato un certo bitrate fisso. È meglio provare con e senza questa opzione e vedere se vale la pena attivarla o meno.
(no)gmc
Abilita la compensazione del moto globale (Global Motion Compensation), che permette a Xvid di generare fotogrammi speciali (GMC-Frames) che sono molto adatti per immagini in cui si hanno degli zoom, delle rotazioni o movimenti di pan. Se l’utilizzo o meno di questa opzione permette di risparmiare bit dipende moltissimo dal materiale video.
(no)trellis
La quantizzazione trellis è un metodo di quantizzazione adattiva che risparmia bit modificando i coefficienti di quantizzazione per renderli più comprimibili dal codificatore entropico. Il suo impatto sulla qualità è buono e se nel tuo caso VHQ utilizza troppa CPU, questa opzione può essere una buona alternativa per risparmiare qualche bit (e guadagnare qualità ad un certo bitrate) ad un costo minore che con VHQ (default: attiva).
(no)cartoon
Attiva questa opzione se la sequenza da codificare è un anime/ cartone animato. Vengono modificate alcune soglie interne di Xvid in modo da prendere decisioni migliori sui tipi di fotogramma e sui vettori di movimento per immagini che appaiono piatte come i cartoni animati.
(no)chroma_me
Normalmente l’algoritmo di ricerca del movimento utilizza solo le informazioni di luminanza per trovare il vettore di movimento migliore. Tuttavia per certi tipi di materiale video, utilizzare i piani della crominanza può aiutare a trovare vettori migliori Questa opzione attiva l’utilizzo dei piani della crominanza per la stima del movimento (default: attiva).
(no)chroma_opt
Abilita un pre-filtro di ottimizzazione della crominanza. Viene eseguita una qualche magia extra sulle informazioni del colore per minimizzare l’effetto a scalino degli spigoli. Migliora la qualità a spese della velocità di codifica. Per natura riduce il PSNR, visto che la deviazione matematica dall’immagine originale aumenta, ma la qualità percepita dell’immagine migliora. Visto che lavora con le informazioni del colore puoi volerla disabilitare quando codifichi in scala di grigio.
(no)hq_ac
Attiva la previsione ad alta qualità dei coefficienti AC dei fotogrammi intra dai blocchi circostanti (default: attiva).
vhq=<0-4>
L’algoritmo di ricerca del movimento è basato su una ricerca nel dominio del colore e cerca di trovare un vettore di movimento che minimizzi la differenza tra il fotogramma di riferimento e quello codificato. Con questa impostazione attivata, Xvid userà anche il dominio delle frequenze (DCT) per ricercare un vettore di movimento che minimizzi non solo la differenza spaziale, ma anche la lunghezza codificata del blocco. Dalla più rapida alla più lenta:
|
0 |
disabilitata | ||
|
1 |
decisione del modo (MB inter/intra) (default) | ||
|
2 |
ricerca limitata | ||
|
3 |
ricerca media | ||
|
4 |
ricerca ampia |
(no)lumi_mask
La quantizzazione adattiva permette al quantizzatore dei macroblocchi di variare all’interno di ogni fotogramma. Questo è un’impostazione ’psicosensoriale’ che si suppone faccia uso del fatto che l’occhio umano tende a notare meno dettagli in parti molto luminose o molto scure dell’immagine. Queste aree vengono compresse maggiormente che quelle medie, in modo da salvare dei bit che possono essere utilizzati su altri fotogrammi, migliorando la qualità soggettiva e riducendo eventualmente il PSNR.
(no)grayscale
Lascia che Xvid ignori i piani di crominanza in modo da ottenere un video solo in scala di grigi (bianco e nero). Nota che questa opzione non velocizza la codifica, salta solo e non esegue la scrittura dei dati di crominanza nell’ultimo stadio della codifica.
(no)interlacing
Codifica i campi del materiale
video interlacciato. Attiva questa opzione se hai dei
contenuti interlacciati.
NOTA: Se devi scalare il video hai bisogno di un filtro
di scalatura che capisca l’interlacciamento, ad
esempio -vf scale=
min_iquant=<0-31>
Quantizzatore minimo per i fotogrammi I (default: 2)
max_iquant=<0-31>
Quantizzatore massimo per i fotogrammi I (default: 31)
min_pquant=<0-31>
Quantizzatore minimo per i fotogrammi P (default: 2)
max_pquant=<0-31>
Quantizzatore massimo per i fotogrammi P (default: 31)
min_bquant=<0-31>
Quantizzatore minimo per i fotogrammi B (default: 2)
max_bquant=<0-31>
Quantizzatore massimo per i fotogrammi B (default: 31)
min_key_interval=
Intervallo minimo tra due fotogrammi chiave (keyframe) (default: 0)
max_key_interval=
Intervallo massimo tra due fotogrammi chiave (default: 10*fps)
quant_type=
Imposta il tipo di quantizzatore da usare. Per bitrate alti scoprirai che la quantizzazione MPEG preserva maggiori dettagli. Per bitrate bassi la sfocatura di H.263 genera meno disturbo dovuto ai blocchi. Quando utilizzi delle matrici personalizzate devi usare la quantizzazione MPEG.
quant_intra_matrix=
Carica una matrice intra personalizzata dal file specificato. Puoi creare un file del genere con l’editor di matrici di xvid4conf.
quant_inter_matrix=
Carica una matrice inter personalizzata dal file specificato. Puoi creare un file del genere con l’editor di matrici di xvid4conf.
keyframe_boost=<0-1000> (solo modalità a 2 passi)
Sposta qualche bit dal blocco di memoria degli altri tipi di fotogramma ai fotogrammi di tipo intra, migliorando la qualità dei fotogrammi chiave (keyframe). Il valore rappresenta una percentuale extra, perciò un valore di 10 darà ai tuoi fotogrammi chiave il 10% in più di bit del normale (default: 0).
kfthreshold=
Lavora insieme con kfreduction. Determina la distanza minima sotto la quale due fotogrammi sono considerati consecutivi e trattati in modo diverso in accordo a kfreduction (default: 10).
kfreduction=<0-100> (solo modalità a 2 passi)
Le due impostazioni precedenti possono essere utilizzate per controllare la dimensione dei fotogrammi chiave che sono considerati troppo vicini al primo (in una riga). kfthreshold seleziona la gamma in cui i fotogrammi chiave sono ridotti, e kfreduction determina la riduzione di bitrate che ottengono. L’ultimo fotogramma I viene trattato normalmente (default: 30).
max_bframes=<0-4>
Numero massimo di fotogrammi di tipo B da mettere tra i fotogrammi I/P (default: 2).
bquant_ratio=<0-1000>
rapporto di quantizzazione tra fotogrammi di tipo B e fotogrammi non di tipo B, 150=1.50 (default: 150)
bquant_offset=<-1000-1000>
scostamento di quantizzazione tra fotogrammi di tipo B e fotogrammi non di tipo B, 100=1.00 (default: 100)
bf_threshold=<-255-255>
Questa opzione ti permette o meno di favorire l’utilizzo di fotogrammi B. Maggiore il valore, maggiore la probabilità che vengano usati fotogrammi B. (default: 0) Non dimenticare che spesso i fotogrammi B hanno un quantizzatore più alto, e quindi un massiccio utilizzo può portare ad una peggior qualità.
(no)closed_gop
Questa opzione dice a Xvid di chiudere ogni GOP (Group Of Pictures, gruppo di immagini, racchiuso da due fotogrammi I), cosa che rende i GOP indipendenti uno dall’altro. Questo semplicemente significa che l’ultimo fotogramma di un GOP è un fotogramma P oppure N ma non un fotogramma di tipo B. Normalmente è una buona idea attivare questa opzione (default: attiva).
(no)packed
Questa opzione è
studiata per risolvere problemi di ordine di visualizzazione
dei fotogrammi quando si codifica in un formato contenitore
come AVI, che non riesce a gestire correttamente fotogrammi
non in ordine (out-of-order). In pratica molti
decodificatori (sia software che hardware) sono capaci di
gestire da soli in modo corretto i fotogrammi non in ordine
e possono venir confusi quando questa opzione è
attivata, perciò puoi tranquillamente lasciarla non
attiva, a meno che tu non sappia esattamente quello che stai
facendo.
ATTENZIONE: Verrà generato un flusso illegale, e
non sarà decodificabile dai decodificatori ISO-MPEG-4
eccetto DivX/ libavcodec/Xvid.
ATTENZIONE: Viene anche memorizzata una falsa versione
DivX nel file e di conseguenza l’attivazione
automatica dell’eliminazione dei bug di alcuni
decodificatori può venir confusa.
frame_drop_ratio=<0-100> (solo max_bframes=0)
Questa opzione permette di
creare flussi video a framerate variabile. Se la differenza
tra un fotogramma ed il precedente è inferiore od
uguale alla soglia specificata come parametro, allora il
fotogramma non viene codificato (viene inserito nel flusso
quello che è chiamato n-vop). In riproduzione quando
si incontra un n-vop viene visualizzato il fotogramma
precedente.
ATTENZIONE: Attivando questa opzione il filmato
può risultare a scatti, perciò utilizzalo a
tuo rischio!
rc_reaction_delay_factor=
Questo parametro controlla il numero di fotogrammi che il controllore della dimensione finale del file a bitrate costante (CBR rate controller) aspetta prima di reagire a cambiamenti della dimensione del flusso e cerchi di compensare i cambiamenti stessi per ottenere un flusso a velocità costante su un numero medio di fotogrammi.
rc_averaging_period=
Un CBR (Constant Bit Rate, bitrate costante) è difficile da ottenere. A seconda del materiale video il bitrate può essere variabile e difficile da prevedere. È per questo che Xvid utilizza un periodo medio per il quale garantisce una certa quantità di bit (meno una piccola variazione). Questa impostazione esprime il "numero di fotogrammi" per i quali Xvid media il bitrate e cerca di ottenere un flusso a velocità costante.
rc_buffer=
Dimensione del buffer di controllo della dimensione del file
curve_compression_high=<0-100>
Questa opzione permette a Xvid di prendere una certa percentuale di bit dalle scene ad alto bitrate e passarle di nuovo al ’serbatoio’ dei bit. Puoi usare questa opzione se hai un video con talmente tanti bit allocati per le scene ad alto bitrate che quelle a bitrate (più) basso cominciano ad apparire brutte (default: 0).
curve_compression_low=<0-100>
Questa opzione permette a Xvid di dare una certa percentuale di bit extra alle scene a basso bitrate, prendendo un poco di bit dall’intero video. Questo torna utile se hai alcune scene a basso bitrate che continuano ad essere ancora a blocchi (default: 0).
overflow_control_strength=<0-100>
Durante il primo passo di una
codifica a due passi viene calcolata una curva scalata del
bitrate. La differenza tra la curva prevista e quella
ottenuta durante la codifica si chiama overflow. Ovviamente
il programma cerca di compensare questo overflow,
distribuendolo nei fotogrammi successivi. Questa opzione
controlla quanto dell’overflow viene distribuito ogni
volta che c’è un nuovo fotogramma. Bassi valori
rendono il controllo di overflow ’pigro’,
crescite rapide del bitrate vengono compensate più
lentamente (e si può arrivare ad una perdita di
precisione per video corti). Valori alti rendono la
distribuzione dei bit molto repentina, a volte troppo se
utilizzi un valore molto alto, ed è possibile
generare artefatti (default: 5).
NOTA: Questa opzione ha una grande influenza sulla
qualità, utilizzala molto attentamente!
max_overflow_improvement=<0-100>
Durante l’allocazione dei bit per un fotogramma il controllo di overflow può aumentare la dimensione del fotogramma stesso. Questo parametro specifica la percentuale massima di aumento della dimensione del fotogramma che il controllo di overflow può effettuare, rispetto alla curva ideale di allocazione (default: 5).
max_overflow_degradation=<0-100>
Durante l’allocazione dei bit per un fotogramma il controllo di overflow può diminuire la dimensione del fotogramma stesso. Questo parametro specifica la percentuale massima di diminuzione della dimensione del fotogramma che il controllo di overflow può effettuare, rispetto alla curva ideale di allocazione (default: 5).
container_frame_overhead=<0...>
Specifica un incremento medio della dimensione del fotogramma, in byte. Spesso la dimensione del video viene calcolata senza tenere conto dei byte inseriti, in ogni fotogramma, dal contenitore (il formato file che contiene audio e/o video, ad esempio AVI o NUT). Questo piccola, ma (spesso) costante, aggiunta può causare un superamento della dimensione prevista del file. Xvid permette all’utente di selezionare la dimensione dell’aggiunta che viene fatta per ogni fotogramma dal formato contenitore (passa semplicemente il valore medio di ogni fotogramma). Zero ha un significato speciale, in quanto lascia che Xvid utilizzi i sui valori di default (default: 24 - media aggiunta per il formato AVI).
profile=
Limita le opzioni e il VBV (Video Buffer Verifier, verifica del buffer video, controllo del picco del flusso dei dati in un breve lasso di tempo) in accordo con i profili Simple, Advanced Simple e DivX. I filmati risultanti dovrebbero poter essere riproducibili su lettori da tavolo (cioè non un personal computer) che rispettano queste specifiche di profilo.
unrestricted
nessuna limitazione (default)
sp0
profilo Simple a livello 0
sp1
profilo Simple a livello 1
sp2
profilo Simple a livello 2
sp3
profilo Simple a livello 3
sp4a
profilo Simple a livello 4a
sp5
profilo Simple a livello 5
sp6
profilo Simple a livello 6
asp0
profilo Advanced Simple a livello 0
asp1
profilo Advanced Simple a livello 1
asp2
profilo Advanced Simple a livello 2
asp3
profilo Advanced Simple a livello 3
asp4
profilo Advanced Simple a livello 4
asp5
profilo Advanced Simple a livello 5
dxnhandheld
profilo DXN palmare
dxnportntsc
profilo DXN portatile NTSC
dxnportpal
profilo DXN portatile PAL
dxnhtntsc
profilo DXN home theater NTSC
dxnhtpal
profilo DXN home theater PAL
dxnhdtv
profilo DXN HDTV
NOTA: Questi profili dovrebbero essere usati insieme con un -fourcc appropriato. Solitamente va bene DX50, dato che molti lettori non riconoscono Xvid, ma la maggior parte riconosce DivX.
par=
Specifica il Pixel Aspect Ratio
(rapporto di aspetto del punto), da non confondere con il
DAR che è il Display Aspect Ratio (rapporto di
aspetto del Display). PAR è il rapporto tra la
larghezza e l’altezza di un singolo punto e
perciò entrambi sono legati tra loro in questo modo:
DAR = PAR * (larghezza/altezza).
MPEG-4 definisce 5 valori di PAR ed uno esteso, dando
l’opportunità di indicare uno specifico
rapporto di aspetto del punto. 5 modi standard possono
essere specificati:
vga11
È il PAR solito per materiale da PC. I pixel sono quadrati.
pal43
PAR standard PAL in formato 4:3. I pixel sono rettangolari.
pal169
Come sopra
ntsc43
Come sopra
ntsc169
Come sopra (non dimenticare di specificare il rapporto esatto.)
ext
Ti permette di specificare il tuo rapporto di aspetto dei pixel con par_width e par_height.
NOTA: In generale, attivare le opzioni aspect e autoaspect è sufficiente.
par_width=<1-255> (solo par=ext)
Specifica la larghezza del rapporto di aspetto del pixel personalizzato.
par_height=<1-255> (solo par=ext)
Specifica l’altezza del rapporto di aspetto del pixel personalizzato.
aspect=
Memorizza l’aspetto del film internamente al file, proprio come nei file MPEG. Soluzione migliore della riscalatura perché la qualità non viene ridotta. Solo MPlayer e pochi altri programmi potranno visualizzare questi file in modo corretto, gli altri programmi visualizzeranno il filmato con l’aspetto sbagliato. Il parametro può essere dato come un rapporto oppure un numero decimale.
(no)autoaspect
Uguale all’opzione aspect, ma calcola automaticamente l’aspetto, tenendo in considerazione tutte le varie operazioni (taglia, espandi, riscala, ecc.) fatte nella catena dei filtri.
psnr
stampa il PSNR (peak signal to noise ratio, picco del rapporto segnale / disturbo) per il video completo alla fine della codifica e memorizza il PSNR di ogni fotogramma in un file con un nome simile a ’psnr_hhmmss.log’ nella directory corrente. I valori di ritorno sono in dB (decibel), più alto è migliore.
debug
Salva una serie di statistiche per ogni fotogramma in ./xvid.dbg. (Questo non è il file di controllo della modalità a due passi.)
Le opzioni che
seguono sono disponibili solo in Xvid 1.1.x e successivi.
bvhq=<0|1>
Questa opzione permette la scelta dei vettori per i fotogrammi di tipo B utilizzando un operatore ottimizzato sull’indice della distorsione, che è quello che viene fatto per i fotogrammi P con l’opzione vhq. Questo produce dei fotogrammi B di bell’aspetto e contemporaneamente non riduce quasi per niente le prestazioni (default: 1).
L’opzione
che segue è disponibile solo nella versione 1.2.x di
Xvid.
threads=<0-n>
Crea n thread per eseguire la stima del movimento (default: 0). Il numero massimo di thread che possono essere usati è l’altezza dell’immagine diviso per 16.
x264enc
(-x264encopts)
bitrate=
Seleziona il bitrate medio da usare in kbit/secondo (default: disabilitato). Visto che il bitrate locale può variare, questa media può non essere accurata per video molto corti (vedi ratetol). Un bitrate costante può essere ottenuto combinando questa opzione con vbv_maxrate ottenendo però una significativa riduzione della qualità.
qp=<0-51>
Questo seleziona il quantizzatore da usare. I fotogrammi I e B sono spostati di questo valore rispettivamente da ip_factor e pb_factor. Una gamma utilizzabile è 20-40. Valori più bassi generano una miglior fedeltà ma bitrate più alti. 0 significa senza perdita. Nota che la quantizzazione in H.264 funziona diversamente che in MPEG-1/2/4: il valore del parametro di quantizzazione (QP) di H.264 è in scala logaritmica. La mappatura è approssimativamente H264QP = 12 + 6*log2(MPEGQP). Per esempio MPEG a QP=2 è equivalente ad H.264 con QP=18. Generalmente questa opzione andrebbe evitata usando invece crf, giacché darà risultati visivi migliori per la stessa dimensione.
crf=<1.0-50.0>
Attiva la modalità a qualità constante, e imposta la qualità. La scala è simile a QP. Come la modalità basata sul bitrate, questa permette ad ogni fotogramma di usare un QP diverso basandosi sulla complessità del fotogramma stesso. Questa opzione dovrebbe usata al posto di qp.
pass=<1-3>
Attiva la modalità interna a due (o tre) passi. Si raccomanda di effettuare la codifica utilizzando sempre 2 o 3 passi per ottenere una migliore distribuzione dei bit nel file codificato e migliorare di conseguenza la qualità complessiva.
|
1 |
primo passo | ||
|
2 |
secondo passo | ||
|
3 |
ennesimo passo (secondo e terzo passo della codifica a 3 passi) |
Ecco come funziona e come
usarlo:
Il primo passo (pass=1) scrive il file delle statistiche.
Puoi voler disattivare qualche opzione molto
’affamata’ di CPU, a parte quelle che sono
attive per default.
Nella modalità a due passi il secondo passaggio
(pass=2) legge il file delle statistiche e basa le decisioni
del controllo della dimensione del file su di esso.
Nella modalità a 3 passi il secondo passo (pass=3,
non è un errore di battitura) esegue entrambi: prima
legge le statistiche poi le sovrascrive. Puoi usare tutte le
opzione di codifica, eccetto le opzioni veramente
’affamate’ di CPU.
Il terzo passo (pass=3) è lo stesso che il secondo,
eccetto per il fatto che ha disponibili le statistiche del
passo precedente su cui lavorare. Puoi usare tutte le
opzioni di codifica, comprese quelle molto
’affamate’.
Il primo passo può usare sia bitrate medio che
quantizzatore costante. Si consiglia di utilizzare il
bitrate medio ABR, visto che non ti obbliga ad indovinare un
valore di quantizzatore. I passi successivi sono ABR e si
deve specificare il bitrate.
profile=
Vincola le opzioni a essere compatibili con un profilo H.264.
baseline
no8x8dct bframes=0 nocabac cqm=flat weightp=0 nointerlaced qp>0
|
main |
no8x8dct cqm=flat qp>0 |
|||
|
high |
qp>0 (default) |
preset=
Utilizza un preset per selezionare le impostazioni di codifica.
ultrafast
no8x8dct aq_mode=0 b_adapt=0 bframes=0 nodeblock nombtree me=dia nomixed_refs partitions=none ref=1 scenecut=0 subq=0 trellis=0 noweight_b weightp=0
superfast
nombtree me=dia nomixed_refs partitions=i8x8,i4x4 ref=1 subq=1 trellis=0 weightp=0
veryfast
nombtree nomixed_refs ref=1 subq=2 trellis=0 weightp=0
faster
nomixed_refs rc_lookahead=20 ref=5 subq=4 weightp=1
|
fast |
rc_lookahead=30 ref=2 subq=6 |
medium
Default settings apply.
|
slow |
b_adapt=2 direct=auto me=umh rc_lookahead=50 ref=5 subq=8 |
slower
b_adapt=2 direct=auto me=umh partitions=all rc_lookahead=60 ref=8 subq=9 trellis=2
veryslow
b_adapt=2 b_frames=8 direct=auto me=umh me_range=24 partitions=all ref=16 subq=10 trellis=2 rc_lookahead=60
placebo
bframes=16 b_adapt=2 direct=auto nofast_pskip me=tesa me_range=24 partitions=all rc_lookahead=60 ref=16 subq=10 trellis=2
tune=
Regola le impostazioni per un particolare tipo di sorgente o situazione. Le esplicite impostazioni dell’utente prevalgono su tutte le regolazioni. Le regolazioni multiple sono separate da virgola ma puà essere usato solo un modello psicoacustico (psy) alla volta.
film (regolazione psy)
deblock=-1,-1
psy-rd=
animation (regolazione psy)
b_frames={+2} deblock=1,1
psy-rd=0.4:
grain (regolazione psy)
aq_strength=0.5 nodct_decimate
deadzone_inter=6 deadzone_intra=6 deblock=-2,-2 ipratio=1.1
pbratio=1.1 psy-rd=
stillimage (regolazione psy)
aq_strength=1.2 deblock=-3,-3 psy-rd=2.0,0.7
psnr (regolazione psy)
aq_mode=0 nopsy
ssim (regolazione psy)
aq_mode=2 nopsy
fastdecode
nocabac nodeblock noweight_b weightp=0
zerolatency
bframes=0 force_cfr rc_lookahead=0 sync_lookahead=0 sliced_threads
slow_firstpass
Disabilita le seguenti opzioni
veloci con pass=1: no_8x8dct me=dia partitions=none ref=1
subq={2 if >2 altrimenti invariato} trellis=0 fast_pskip.
Queste impostazioni migliorano significativamente la
velocità di codifica pur avendo poco o alcun impatto
sulla qualità dell’ultimo passo.
Questa opzione è implicita usando preset=placebo.
keyint=
Seleziona l’intervallo massimo tra due fotogrammi IDR (default: 250). Valori maggiori permettono di risparmiare bit, incrementando la qualità a spese della precisione di posizionamento. A differenza di MPEG-1/2/4, H.264 non soffre di problemi di deriva della DCT con alti valori di keyint.
keyint_min=<1-keyint/2>
Seleziona l’intervallo minimo tra fotogrammi IDR (default: 25). Se dei cambiamenti di scena accadono all’interno di questo intervallo, i fotogrammi sono codificati comunque come tipo I ma non cominciano un nuovo GOP. In H.264, i fotogrammi I non necessariamente racchiudono un GOP chiuso perché è permesso predire i fotogrammi P da più fotogrammi oltre che da quello che lo precede (vedi anche frameref). Perciò i fotogrammi I non sono necessariamente posizionabili. I fotogrammi IDR evitano che i fotogrammi P che seguono facciano riferimento a qualsiasi fotogramma precedente al fotogramma IDR.
scenecut=<-1-100>
Controlla l’aggressività nell’inserzione di fotogrammi I extra (default: 40). Con valori bassi di scenecut spesso il codec deve forzare un fotogramma I quando si eccederebbe il valore di keyint. Buoni valori di scenecut possono trovare una posizione migliore per i fotogrammi I. Valori alti utilizzano più fotogrammi I del necessario, sprecando perciò bit. -1 disabilita la rilevazione di cambi scena (scene-cut), perciò i fotogrammi I saranno inseriti solamente una volta ogni keyint fotogrammi, anche se abbiamo dei cambi di scena precedenti. Questo non è raccomandato e sciupa il bitrate visto che i cambi di scena codificati come fotogrammi P utilizzano tanto spazio quanto i fotogrammi I ma non azzerano il contatore "keyint".
frameref=<1-16>
Numero di fotogrammi precedenti utilizzati come predittori nei fotogrammi B e P (default: 3). È efficace con alcuni anime o cartoni animati, ma su filmati ripresi dal vivo i miglioramenti calano rapidamente dopo circa 6 fotogrammi di riferimento. Non ha effetto sulla velocità di decodifica ma incrementa la memoria necessaria alla decodifica. Alcuni decodificatori possono gestire al massimo 15 fotogrammi di riferimento.
bframes=<0-16>
numero massimo di fotogrammi B consecutivi tra fotogrammi I e P (default: 3)
(no)b_adapt
Decide automaticamente quando e quanti fotogrammi di tipo B deve usare, fino al massimo specificato sopra con bframes (default: attiva). Se questa opzione non è attiva, allora il massimo numero di fotogrammi B viene usato.
b_bias=<-100-100>
Controlla la decisione eseguita da b_adapt. Un valore maggiore di b_bias produce più fotogrammi di tipo B (default: 0).
b_pyramid=
Permette ai fotogrammi B di essere usati come riferimento per predire altri fotogrammi. Per esempio considera 3 fotogrammi B consecutivi: I0 B1 B2 B3 P4. Senza questa opzione i fotogrammi B seguono lo stesso modello di MPEG-[124]. Sono perciò codificati in ordine I0 P4 B1 B2 B3 e tutti i fotogrammi di tipo B sono predetti da I0 e P4. Con questa opzione sono invece codificati come I0 P4 B2 B1 B3. B2 è lo stesso dell’esempio sopra, ma B1 è predetto da I0 e B2, mentre B3 è predetto da B2 e P4. Normalmente si ottiene una compressione leggermente migliore, praticamente senza alcuna perdita di velocità. Nota che questa è però un’opzione sperimentale: non è perfettamente ottimizzata e può non sempre aiutare. Questo genera una compressione leggermente migliore senza perdite di velocità. Necessita di bframes >= 2. Svantaggi: incrementa il ritardo di decodifica a 2 fotogrammi.
normal
Permette i fotogrammi B come riferimenti, come descritto prima (non compatibile con Blu-ray).
strict
Non permette che i fotogrammi P vengano usati come riferimento per i fotogrammi B. Peggiora la compressione ma è necessario per la compatibilità con Blu-ray.
none
Disabilita l’uso dei fotogrammi B come riferimento.
(no)deblock
Utilizza il filtro di de-block (default: attivo). Visto che utilizza molto poco tempo rispetto al guadagno in qualità che si ottiene, non è molto consigliato disabilitarlo.
deblock=<-6-6>,<-6-6>
Il primo parametro è
l’AlphaC0 (default: 0). Controlla la soglia per il
filtro di de-block in-loop di H.264. Per prima cosa, questo
parametro controlla la massima quantità di
cambiamento che il filtro può causare su ogni pixel.
Secondariamente, questo parametro influenza la soglia della
differenza tra gli spigoli che vengono filtrati. Un valore
positivo riduce di molto gli artefatti dei blocchi ma rovina
anche i dettagli.
Il secondo parametro è il Beta (default: 0).
Influenza la soglia del dettaglio. Blocchi molto dettagliati
non vengono filtrati, visto che lo smussamento causato dal
filtro sarebbe più visibile del blocco originario.
Il comportamento di default del filtro praticamente ottiene
sempre una qualità ottimale perciò è
meglio lasciarlo stare oppure fare solo piccoli
aggiustamenti. Però, se il materiale originale ha
già un po’ di effetti a blocchi o del disturbo
che vorresti eliminare può essere una buona idea
alzarlo un poco.
(no)cabac
Utilizza CABAC (Context-Adaptive Binary Arithmetic Coding) (default: attivo). Rallenta leggermente la codifica e la decodifica ma può permettere di risparmiare il 10-15% dei bit. A meno che la velocità di decodifica non sia una prerogativa indispensabile non dovresti disabilitarlo.
qp_min=<1-51> (ABR o modalità a due passi)
Valore minimo di quantizzazione. Una gamma utile sembra essere 10-30 (default: 10).
qp_max=<1-51> (ABR o modalità a due passi)
Valore massimo di quantizzazione (default: 51).
qp_step=<1-50> (ABR o modalità a due passi)
Valore massimo di incremento / decremento del valore di quantizzazione tra fotogrammi (default: 4).
ratetol=<0.1-100.0> (ABR o modalità a due passi)
Variazione permessa nel bitrate medio (nessuna unità particolare) (default: 1.0).
vbv_maxrate=
valore massimo del bitrate locale, in kbits/second (default: disabilitato)
vbv_bufsize=
buffer per il calcolo della media per vbv_maxrate, in kbit. (default: nessuno, deve essere specificato se è abilitato vbv_maxrate)
vbv_init=<0.0-1.0> (ABR o modalità a due passi)
occupazione iniziale del buffer, come frazione di vbv_bufsize (default: 0.9)
ip_factor=
Fattore di quantizzazione tra i fotogrammi I e P (default: 1.4)
pb_factor=
Fattore di quantizzazione tra i fotogrammi P e B (default: 1.3)
qcomp=<0-1> (ABR o modalità a due passi)
Compressione del quantizzatore (default: 0.6). Un valore basso rende il bitrate più costante mentre un valore alto rende il parametro di quantizzazione più costante.
cplx_blur=<0-999> (solo modalità a due passi)
Sfocatura temporale della stima della complessità dei fotogrammi, prima della compressione della curva (default: 20). Valori bassi permettono al valore di quantizzazione di muoversi molto, valori più alti lo forzano a variazioni più dolci. cplx_blur assicura che ogni fotogramma I abbia una qualità comparabile ai fotogrammi P successivi, ed assicura che fotogrammi con alternanza di alta e bassa complessità (p.es. animazioni a basso framerate) non perdano bit a causa di fluttuazioni del quantizzatore.
qblur=<0-99> (solo modalità a due passi)
Sfocatura temporale del parametro di quantizzazione, dopo la compressione della curva (default: 0.5). Valori bassi permettono al quantizzatore di muoversi molto, valori alti lo forzano a variazioni più dolci.
zones=
Qualità specificata
dall’utente per parti specifiche (finale, crediti,
...). Ogni zona è
q=<0-51>
quantizzatore
b=<0.01-100.0>
moltiplicatore del bitrate
NOTA: L’opzione di quantizzazione non viene applicata completamente. Influenza solo la fase di pianificazione del controllo di bitrate ed è comunque soggetta alla compensazione dell’overflow ed a qp_min/qp_max.
direct_pred=
Determina il tipo di previsione del movimento usato per i macroblocchi diretti nei fotogrammi di tipo B.
|
none |
Nessuno: I macroblocchi diretti non vengono usati. |
spatial
Spaziale: I vettori di movimento sono estrapolati dai blocchi vicini. (default)
temporal
Temporale: I vettori di movimento vengono estrapolati dai fotogrammi di tipo P che seguono.
|
auto |
Automatica: Il codec sceglie tra spaziale e temporale per ciascun fotogramma. |
Le due previsioni spaziali e temporali hanno approssimativamente la stessa velocità e qualità (PSNR), la scelta tra una o l’altra dipende dal contenuto video. Quella automatica è leggermente migliore, ma più lenta. Quella automatica è la migliore se combinata con modalità a più passi. Utilizzare direct_pred=none è contemporaneamente più lento e genera una qualità peggiore.
weightp
Modalità previsione ponderata dei fotogrammi P (default: 2).
|
0 |
disabled (più veloce) |
|||
|
1 |
blind mode (qualità leggermente migliore) |
|||
|
2 |
smart mode (migliore) |
(no)weight_b
Utilizza la previsione ponderata nei fotogrammi B. Senza questa opzione, i macroblocchi predetti in maniera bidirezionale danno ugual peso ad ogni fotogramma di riferimento. Con questa opzione i pesi sono determinati dalla posizione temporale del fotogramma B rispetto ai riferimenti. Necessita di bframes > 1.
partitions=
Abilita alcuni tipi di macroblocco opzionali (p8x8, b8x8, i8x8, i4x4).
|
p8x8 |
Abilita i tipi p16x8, p8x16, p8x8. | ||
|
p4x4 |
Abilita i tipi p8x4, p4x8, p4x4. p4x4 è consigliato solo con subq >= 5, e solo a basse risoluzioni. | ||
|
b8x8 |
Abilita i tipi b16x8, b8x16, b8x8. | ||
|
i8x8 |
Abilita i tipi i8x8. i8x8 non ha alcun effetto se 8x8dct non è abilitato. | ||
|
i4x4 |
Abilita il tipo i4x4. | ||
|
all |
Abilita tutti i tipi suddetti. | ||
|
none |
Disabilita tutti i tipi suddetti. |
A dispetto di questa opzione, i
tipi di macroblocco p16x16, b16x16, e i16x16 sono sempre
abilitati.
L’idea è quella di trovare il tipo e la
dimensione che descrive meglio una certa area
dell’immagine. Ad esempio una carrellata su tutta la
scena viene descritta meglio da blocchi 16x16, mentre
piccoli oggetti in movimento sono rappresentati meglio da
blocchi più piccoli.
(no)8x8dct
Dimensione adattiva della trasformazione spaziale: permette ai macroblocchi di scegliere tra la DCT 4x4 e 8x8. Permette anche il tipo di macroblocco i8x8. Senza questa opzione viene utilizzata solo la DCT 4x4.
me=
Seleziona l’algoritmo di stima del movimento a pixel intero.
|
dia |
ricerca a diamante, raggio 1 (veloce) | ||
|
hex |
ricerca ad esagono, raggio 2 (default) | ||
|
umh |
ricerca multi-esagono mutevole (lenta) | ||
|
esa |
ricerca esaustiva (molto lenta, e non migliore di umh) |
me_range=<4-64>
raggio della ricerca esaustiva oppure multi-esagono del movimento (default: 16)
subq=<0-9>
Controlla la qualità della rifinitura dei sotto pixel (subpel). Questo parametro controlla la qualità rispetto alla velocità coinvolta nel processo di decisione della stima del movimento. subq=5 può comprimere fino al 10% in più rispetto a subq=1.
|
0 |
Esegue una stima del movimento a pixel intero su tutti i tipi di macroblocchi candidati. Poi seleziona il tipo migliore con una metrica SAD (più veloce di subq=1, sconsigliato a meno che non si cerchi solo una codifica ultra veloce). | ||
|
1 |
Opera come 0, poi rifinisce il movimento di quel tipo con una precisione veloce sul quarto di pixel (veloce). | ||
|
2 |
Esegue una stima del movimento a mezzo pixel su tutti i tipi di macroblocchi candidati. Poi seleziona il tipo migliore. Infine rifinisce il movimento di quel tipo con una precisione veloce sul quarto di pixel (più veloce). | ||
|
3 |
Come 2, ma utilizza una rifinitura del quarto di pixel più lenta. | ||
|
4 |
Esegue una stima del movimento a quarto di pixel rapida su tutti i tipi di macroblocchi candidati. Poi seleziona il tipo migliore con una metrica SATD. Infine finisce la rifinitura a quarto di pixel per quel tipo. | ||
|
5 |
Esegue la miglior stima del movimento a quarto di pixel in tutti i tipi di macroblocco candidati prima di selezionare il tipo migliore. Inoltre rifinisce con una metrica SATD i due vettori di movimento usati nei macroblocchi bidirezionali, invece di riutilizzare i vettori delle ricerche in avanti e all’indietro. | ||
|
6 |
Abilita l’ottimizzazione rate-distorsion dei tipi di macroblocco nei fotogrammi I e P. | ||
|
7 |
Abilita l’ottimizzazione rate-distortion dei tipi di macroblocco in tutti i fotogrammi (default). | ||
|
8 |
Abilita l’ottimizzazione rate-distortion dei vettori di movimento e le modalità di previsione intra nei fotogrammi I e P. | ||
|
9 |
Abilita l’ottimizzazione rate-distortion dei vettori di movimento e le modalità di previsione intra in tutti i fotogrammi (qualità migliore). |
Sopra, "tutti i tipi di macroblocco candidati" non indica esattamente tutti i tipi abilitati: 4x4, 4x8, 8x4 vengono provati solo se 8x8 è migliore di 16x16.
(no)chroma_me
Considera anche le informazioni di crominanza durante la ricerca della stima del movimento inferiore al pixel (default: abilitato). Richiede subq>=5.
(no)mixed_refs
Permette ad ogni partizione di movimento 8x8 o 16x8 di selezionare indipendentemente un fotogramma di riferimento. Senza questa opzione, l’intero macroblocco dovrà usare lo stesso fotogramma di riferimento. Richiede frameref>1.
trellis=<0-2> (solo cabac)
quantizzazione ottimale della rate-distortion
|
0 |
disabilitata | ||
|
1 |
abilitata solo per la codifica finale (default) | ||
|
2 |
abilitata durante ogni decisione di modalità (lento, richiede subq>=6) |
psy-rd=rd[,trell]
Imposta l’incidenza dell’ottimizzazione psicovisuale.
rd=<0.0-10.0>
incidenza dell’ottimizzazione psi (richiede subq>=6) (default: 1.0)
trell=<0.0-10.0>
trellis (richiede trellis, sperimentale) (default: 0.0)
(no)psy
Abilita le ottimizzazioni psychovisual che compromettono PSNR e SSIM ma dovrebbero vedersi meglio (default: abilitato).
deadzone_inter=<0-32>
Imposta la dimensione della zona morta di quantizzazione di luminanza inter per quantizzazione non trellis (default: 21). Valori più bassi aiuteranno a preservare dettagli precisi e granularità del filmato (solitamente utile con alte frequenze/alte qualità di codifica), mentre valori più alti aiuteranno a filtrare tali dettagli per risparmiare bit che possono poi essere usati su altri macrobocchi o fotogrammi (tipicamente utile per codifiche con frequenze molto limitate). Si raccomanda di iniziare ad impostare deadzone_intra prima di modificare questo parametro.
deadzone_intra=<0-32>
Imposta la dimensione della zona morta di quantizzazione di luminanza intra per quantizzazione non trellis (default: 21). Questa opzione ha lo stesso effetto di deadzone_inter eccetto per il fatto che influenza i fotogrammi intra. Si raccomanda di iniziare ad impostare questo parametro prima di modificare deadzone_inter.
(no)fast_pskip
Esegue una rilevazione anticipata dello scarto nei fotogrammi P (default: abilitato). Questo solitamente aumenta la velocità senza dare problemi, ma alcune volte può portare artefatti in zone con nessun dettaglio, come il cielo.
(no)dct_decimate
Elimina i blocchi dct nei fotogrammi P che contengono solo un singolo coefficente piccolo (default: abilitato). Verranno eliminati alcuni dettagli ma verranno salvati bit che potranno essere usati in altri fotogrammi, sperando in questo modo di migliorare la qualità percepita globale. Se stai codificando filmati (non anime) con un bitrate alto puoi voler disabilitare questa opzione per mantenere il massimo dettaglio possibile.
nr=<0-100000>
Riduzione del disturbo, 0 la disabilita. 100-1000 è una gamma utile per contenuti nella norma, ma potresti volerla aumentare un pò per contenuti molto disturbati (default: 0). Data la bassa influenza sulla velocità, può esser preferibile usare questa opzione invece di togliere il disturbo con filtri video come denoise3d o hqdh3d.
chroma_qp_offset=<-12-12>
Utilizza un quantizzatore diverso per i piani di crominanza rispetto a quello per la luminanza. Valori utili sono nella gamma <-2-2> (default: 0).
aq_mode=<0-2>
Definisce il modo in cui la quantizzazione adattiva (AQ) distribuisce i bit:
|
0 |
disabilitato | ||
|
1 |
Evita di distribuire i bit tra fotogrammi. | ||
|
2 |
Distribuisce i bit tra fotogrammi (default). |
aq_strength=
Controlla quanto la quantizzazione adattiva (AQ) possa ridurre artefatti con blocchi e sfocature in aree piane e con texture (default: 1.0). Un valore di 0.5 indebolirà AQ e fornirà meno dettagli, mentre un valore di 1.5 porterà un’AQ più forte e maggiori dettagli.
cqm=
Usa una matrice di quantizzazione personalizzata predefinita o ne carica una da un file in formato JS.
flat
Usa la matrice predefinita flat 16 (default).
jvt
Usa la matrice predefinita JVT.
Usa la matrice dal file in formato JM indicato.
NOTA: Chi usa CMD.EXE di Windows potrebbe aver problemi nell’interpretazione della riga comando se tenta di usare tutte le liste CQM. Ciò è dovuto alla limitazione della lunghezza della riga comando. In questo caso si raccomanda di mettere le liste in un file CQM in formato JM e caricarle come indicato sopra.
cqm4iy=
Matrice di luminanza intra 4x4 personalizzata, fornita come una lista di 16 valori separati da virgola, compresi tra 1 e 255.
cqm4ic=
Matrice di crominanza intra 4x4 personalizzata, fornita come una lista di 16 valori separati da virgola, compresi tra 1 e 255.
cqm4py=
Matrice di luminanza inter 4x4 personalizzata, fornita come una lista di 16 valori separati da virgola, compresi tra 1 e 255.
cqm4pc=
Matrice di crominanza inter 4x4 personalizzata, fornita come una lista di 16 valori separati da virgola, compresi tra 1 e 255.
cqm8iy=
Matrice di luminanza intra 8x8 personalizzata, fornita come una lista di 64 valori separati da virgola, compresi tra 1 e 255.
cqm8py=
Matrice di luminanza inter 8x8 personalizzata, fornita come una lista di 64 valori separati da virgola, compresi tra 1 e 255.
level_idc=<10-51>
Seleziona il Livello del flusso di bit come definito nell’Allegato A dello standard H.264 (default: 51 - livello 5.1). Viene utilizzato per indicare al decodificatore quali capacità deve supportare. Utilizza questo parametro solo se sai cosa significa ed hai effettivamente bisogno di usarlo.
threads=<0-16>
Genera diversi thread per codificare in parallelo su CPU multiple (default: 0). Si ottiene una leggera penalizzazione della compressione. 0 oppure ’auto’ dicono a x264 di rilevare il numero delle CPU ed utilizzare un appropriato numero di thread.
(no)sliced_threads
Usa il threading basato su porzioni (default: disabilitato). Al contrario del threading normale, questa opzione non aggiunge latenza di codifica ma è leggermente più lento e meno efficace per la compressione.
slice_max_size=<0 or positive integer>
Dimensione massima in byte della porzione (default: 0). Un valore pari a zero disabilita il massimo.
slice_max_mbs=<0 or positive integer>
Dimensione massima in in numero di macroblocchi (default: 0). Un valore pari a zero disabilita il massimo.
slices=<0 or positive integer>
Numero massimo di porzioni per frame (default: 0). Un valore pari a zero disabilita il massimo.
sync_lookahead=<0-250>
Adjusts the size of the threaded lookahead buffer (default: 0). 0 or ’auto’ tells x264 to automatically determine buffer size.
(no)deterministic
Con la codifica multithread utilizza solo ottimizzazioni deterministiche (default: abilitato).
(no)global_header
Fa in modo che SPS e PPS appaiano solo una volta, all’inizio del flusso di bit (default: disabilitato). Alcuni lettori, come la Sony PSP, richiedono l’uso di questa opzione. Il comportamento di default fa in modo che SPS e PPS vengano ripetuti prima di ogni fotogramma IDR.
(no)interlaced
Tratta il contenuto video come se fosse interlacciato.
(no)constrained_intra
Abilita la previsione intra forzata (default: disabilitato). Riduce significativamente la compressione ma è necessaria per lo strato di base delle codifiche SVC.
(no)aud
Accesso in scrittura dei delimitatori di unità al flusso (default: disabilitato). Attivalo solo se il formato del contenitore di destinazione richiede l’accesso ai delimitatori di unità.
overscan=
Include le informazioni VUI overscan nel flusso (default: disabilitato). Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
videoformat=
Include le informazioni VUI del formato del video nel flusso (default: disabilitato). Si tratta di impostazioni puramente informative per descrivere la fonte originale. Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
(no)fullrange
Include le informazioni VUI complete nel flusso (default: disabilitato). Utilizzare questa opzione se il video sorgente non ha una portata limitata. Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
colorprim=
Include le informazioni sui colori primari (default: disabilitato). Può essere usato per la correzione del colore. Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
transfer=
Include nel flusso le informazioni VUI sulle caratteristiche di trasferimento (default: disabilitato). Può essere usato per la correzione del colore. Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
colormatrix=
Include i coefficienti VUI matrix nel flusso (default: disabilitato). Può essere usato per la correzione del colore. Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
chromaloc=<0-5>
Include nel flusso le informazioni VUI sulla posizione dei campioni di crominanza (default: disabilitato). Utilizzare questa opzione per garantire l’allineamento dei piani di crominanza e luminanza dopo conversioni di spazio colore. Vedi doc/vui.txt nel codice sorgente di x264 per ulteriori informazioni.
log=<-1-3>
Seleziona la quantità di informazioni di log stampate a video.
|
-1 |
nessuna | ||
|
0 |
Stampa solo gli errori. | ||
|
1 |
avvertimenti | ||
|
2 |
PSNR ed altre analisi statistiche al termine della codifica (default) | ||
|
3 |
PSNR, QP, tipo di fotogramma, dimensione ed altre statistiche per ogni fotogramma |
(no)psnr
Stampa le statistiche sul
rapporto segnale-disturbo.
NOTA: I campi del PSNR di ’Y’,
’U’, ’V’ e ’Avg’ nel
sommario non sono matematicamente perfetti (sono
semplicemente la media dei valori di PSNR di ogni
fotogramma). Sono mantenuti solo per compararli con il codec
di riferimento JM. Per tutto il resto, utilizza perfavore
sia il PSNR ’Global’ oppure il valore per ogni
fotogramma, ottenuto con log=3.
(no)ssim
Stampa i risultati della metrica strutturale di similarità (Structural Similarity Metric). Questa è un’alternativa a PSNR, e può esser meglio correlata con la qualità percepita del video compresso.
(no)visualize
Abilita la visualizzazione x264 durante la codifica. Se l’x264 sul tuo sistema lo supporta, durante il processo di codifica verrà aperta una nuova finestra, nella quale x264 tenterà di presentare una indicazione di come viene codificato ogni fotogramma. Ogni tipo di blocco sul filmato visualizzato sarà colorato come segue:
dump_yuv=
Salva i fotogrammi YUV nel file specificato. Per scopi di debug.
rosso/rosa
blocco intra
|
blu |
blocco inter |
verde
blocco skip
giallo
blocco B
Questa funzione può essere considerata sperimentale e soggetta a modifiche. In particolare, dipende dal fatto che x264 sia stato compilato con la visualizzazione abilitata o meno. Nota che al momento di scrivere ciò, x264 va in pausa dopo la codifica e la visualizzazione di ogni fotogramma, in attesa che l’utente prema un tasto, prima di continuare con il fotogramma successivo.
xvfw
(-xvfwopts)
La codifica con i codec Video for Windows è
fondamentalmente obsoleta a meno che non si voglia
codificare con un qualche oscuro codec di frontiera.
codec=
Il nome del file del codec binario che si vuole utilizzare.
compdata=
Il nome del file delle impostazioni codec (come firstpass.mcf) creato da vfw2menc.
MPEG muxer
(-mpegopts)
Il muxer MPEG può generare 5 tipi di flusso, ognuno
dei quali ha una serie di parametri di default ragionevoli
che l’utente può modificare. Generalmente
quando si generano dei file MPEG è consigliato
disabilitare il codice di MEncoder che si occupa di scartare
i fotogrammi (vedi -noskip, -mc così come anche i
filtri video harddup e softskip).
ESEMPIO:
format=mpeg2:tsaf:vbitrate=8000
format=
formato del flusso (default: mpeg2) pes1 e pes1 sono formati molto bacati (nessuna intestazione di pacchetti e nessun padding), ma VDR li usa; non sceglierli a meno che tu non sappia esattamente quello che stai facendo.
size=
Dimensione di un pacchetto in byte, non cambiarlo a meno che tu non sappia esattamente quello che stai facendo (default: 2048).
muxrate=
Velocità del flusso nominale in kbit/sec utilizzata nell’intestazione del pacchetto (default: 1800 kb/sec). Viene aggiornata se necessario nel caso di ’format=mpeg1’ oppure ’mpeg2’.
tsaf
Imposta i marcatori di tempo (timestamps) su tutti i fotogrammi, se possibile; raccomandato con format=dvd. Se dvdauthor si lamenta con messaggi del tipo "..audio sector out of range...", probabilmente non hai abilitato questa opzione.
interleaving2
Usa un miglior algoritmo per interlacciare i pacchetti audio e video, basato sul principio che il muxer cercherà sempre di riempire il flusso con la massima percentuale di spazio libero.
vdelay=<1-32760>
Valore di ritardo iniziale del video, in millisecondi (default: 0), utilizzalo se vuoi ritardare il video rispetto all’audio. Non funziona con :drop.
adelay=<1-32760>
Valore di ritardo iniziale dell’audio, in millisecondi (default: 0), utilizzalo se vuoi ritardare l’audio rispetto al video.
drop
Quando viene utilizzato con vdelay il muxer ignora la parte di audio in anticipo.
vwidth, vheight=<1-4095>
Seleziona la larghezza e l’altezza se il video è in formato MPEG-1/2.
vpswidth, vpsheight=<1-4095>
Seleziona la larghezza e l’altezza del pan e scan se il video è MPEG-2.
vaspect=<1 | 4/3 | 16/9 | 221/100>
Seleziona il rapporto di aspetto per i video MPEG-2. Da non usare per MPEG-1, se no l’aspetto risultante sarà decisamente errato.
vbitrate=
Seleziona il bitrate video in kbit/sec per il formato MPEG-1/2.
vframerate=<24000/1001 |
24 | 25 | 30000/1001 | 30 | 50 | 60000/1001 |
60 >
Seleziona la velocità (framerate) per i video MPEG-1/2. Questa opzione è ignorata se utilizzata con l’opzione telecine.
telecine
Abilita la modalità soft telecine pulldown 3:2 : il programma modificherà il flusso video in modo da farlo sembrare codificato a 30000/1001 fps (frame per second, fotogrammi al secondo). Funziona solo con video in formato MPEG-2 quando il framerate di uscita è 24000/1001 fps, da convertire se necessario con -ofps. Qualsiasi altro valore di velocità è incompatibile con questa opzione.
film2pal
Abilita la modalità soft telecine da FILM a PAL e da NTSC a PAL: il programma modificherà il flusso video in modo da farlo sembrare codificato a 25 fps. Funziona solo con video in formato MPEG-2 quando il framerate di uscita è 24000/1001 fps, da convertire se necessario con -ofps. Qualsiasi altro valore di velocità è incompatibile con questa opzione.
tele_src e tele_dest
Abilita un telecine arbitrario usando il codice DGPulldown di Donald Graft. Devi specificare il framerate originario e quello voluto; il muxer farà sì che il flusso video sembri sia stato codificato al framerate voluto. Funziona solo con video in formato MPEG-2 quando il framerate di entrata è minore di quello di uscita e l’aumento del framerate è <= 1.5.
ESEMPIO:
tele_src=25,tele_dest=30000/1001
telecine da PAL a NTSC
vbuf_size=<40-1194>
Imposta la dimensione del buffer del decodificatore video, espressa in kilobyte. Da specificare solo se la frequenza bit del flusso video è troppo alta per il formato scelto e solo se sai perfettamente cosa stai facendo. Un valore troppo alto potrebbe portare ad un filmato illegibile, in dipendenza dalle caratteristiche del riproduttore. Facendo un muxing video HDTV, un valore di 400 dovrebbe essere sufficiente.
abuf_size=<4-64>
Imposta la dimensione del buffer del decodificatore audio, espressa in kilobyte. Valgono le stesse regole di vbuf_size.
FFmpeg
libavformat demuxer (-lavfdopts)
analyzeduration=
Durata massima in secondi per analizzare le proprietà del flusso.
format=
Forza uno specifico demuxer di libavformat.
o=
Passa varie opzioni AVOption al decoder di libavcodec. Nota, una patch che renda inutile o= e che possa passare al sistema di AVOption tutte le opzioni non conosciute è benvenuta. Si può trovare una lista completa delle opzioni AVOption nel manuale di FFmpeg. Nota che alcune opzioni possono andare in conflitto con quelle di MPlayer o MEncoder.
ESEMPIO:
o=ignidx
probesize=
Massima dimensione dei dati da testare durante la fase di rilevazione. Nel caso di MPEG-TS questo valore indentifica il massimo numero di pacchetti TS da scansionare.
cryptokey=
Chiave criptografica che dovrebbe usare il demuxer. Questi sono i dati binari grezzi della chiave convertiti in stringa esadecimale.
FFmpeg
libavformat muxer (-lavfopts) (vedi anche -of lavf)
delay=
Attualmente significativo solo per MPEG[12]: Distanza massima permessa, in secondi, tra il timer di riferimento del flusso di uscita (SCR) e il timer di decodifica (DTS) per ogni flusso presente (ritardo tra demux e decodifica). Il default è 0.7 (come richiesto dallo standard definito da MPEG). Valori più alti richiedono buffer più grandi e non devono essere usati.
format=
Forza in quale formato contenitore si deve scrivere il file (default: trovato automaticamente dall’estensione del file di uscita).
mpg
Flusso di sistema MPEG-1 e MPEG-2 PS
asf
Advanced Streaming Format
avi
File AVI (Audio Video Interleave)
wav
Formato Audio Wave
swf
Macromedia Flash
flv
File Macromedia Flash Video
rm
RealAudio e RealVideo
au
Formato SUN AU
nut
Formato contenitore aperto NUT (sperimentale)
mov
QuickTime
mp4
Formato MPEG-4
ipod
Formato MPEG-4 con intestazioni extra richieste dal firmware di Apple iPod
dv
Formato contenitore Sony Digital Video
matroska
Matroska
muxrate=
Valore nominale del flusso multiplexato, in bit per secondo; attualmente significativo solo per MPEG[12]. A volte è necessario aumentarlo per evitare errori di ’buffer underflows’.
o=
Passa varie opzioni AVOption al decoder di libavcodec. Nota, una patch che renda inutile o= e che possa passare al sistema di AVOption tutte le opzioni non conosciute è benvenuta. Si può trovare una lista completa delle opzioni AVOption nel manuale di FFmpeg. Nota che alcune opzioni possono andare in conflitto con quelle di MEncoder.
ESEMPIO:
o=packetsize=100
packetsize=
Dimensione, in byte, del pacchetto unitario del formato selezionato. Quando si scrivono file in formato MPEG[12] i valori di default sono: 2324 per S[VCD], 2048 in tutti gli altri formati.
preload=
Attualmente significativo solo per MPEG[12]: Distanza iniziale, in secondi, tra il timer di riferimento del flusso di uscita (SCR) e il timer di decodifica (DTS) per ogni flusso presente (ritardo tra demux e decodifica).
Ci sono alcuni
variabili d’ambiente che possono essere usate per
controllare il comportamento di MPlayer e MEncoder.
MPLAYER_CHARSET (vedi anche -msgcharset)
Converte i messaggi della console nel set di caratteri specificato (default: autodetect). Il valore "noconv" significa nessuna conversione.
MPLAYER_HOME
Directory in cui MPlayer cerca le impostazioni utente.
MPLAYER_VERBOSE (vedi anche -v e -msglevel)
Imposta il livello iniziale di verbosità di tutti i moduli dei messaggi (default: 0). Il valore risultante corrisponde a quello di -msglevel 5 più il valore di MPLAYER_VERBOSE.
libaf:
LADSPA_PATH
Se LADSPA_PATH è impostato, cerca il file specificato. Se non lo è, va indicato un nome file completo di percorso. FIXME: Ciò è menzionato anche nella sezione ladspa.
libdvdcss:
DVDCSS_CACHE
Specifica una directory in cui memorizzare i valori delle chiavi dei titoli. Questo velocizzerà la decodifica dei DVD già presenti nella cache. La directory DVDCSS_CACHE viene creata se non esiste già, e viene creata una sottodirectory col nome del titolo del DVD o della data di produzione. Se DVDCSS_CACHE non è specificata o è vuota, libdvdcss userà il valore di default, che è "${HOME}/.dvdcss/" per i sistemi Unix e "C:\Documents and Settings\$USER\Application Data\dvdcss\" per Win32. Il valore speciale "off" disabilita la cache.
DVDCSS_METHOD
Imposta il metodo di autenticazione e decrittazione che libdvdcss userà per leggere dischi criptati. Può essere ’title’, ’key’ o ’disc’.
key
È il metodo di default. libdvdcss userà un set di chiavi di decodifica calcolate per provare ad ottenere la chiave del disco. Questo può fallire se il lettore non riconosce nessuna delle chiavi del disco.
disc
È un metodo di ripiego quando ’key’ è fallito. Invece di usare chiavi di lettura, libdvdcss violerà la criptazione del disco usando un algoritmo a forza bruta. Questo processo utilizza molto la CPU e richiede 64MB di memoria per immmagazzinare i dati temporanei.
title
È il ripiego quando tutti gli altri metodi sono falliti. Non si basa su uno scambio di chiavi col lettore DVD, ma usa invece un attacco crittografico per indovinare la chiave del titolo. Questo in rari casi può fallire perché non ci sono abbastanza dati criptati sul disco per fare un attacco statistico, ma d’altro canto è l’unico modo di decodificare un DVD memorizzato su disco rigido oppure un DVD con la regione sbagliata su un lettore RPC2.
DVDCSS_RAW_DEVICE
Specifica il dispositivo grezzo da usare. L’indicazione esatta dipenderà dal sistema operativo, l’utilità Linux per impostare i dispositivi grezzi è raw(8), per esempio. Nota per favore che in molti sistemi operativi, l’utilizzo di un dispositivo grezzo richiede buffer altamente allineati: Linux richiede un allineamento di 2048 Byte (che è la dimensione di un settore DVD).
DVDCSS_VERBOSE
Imposta il livello di verbosità di libdvdcss.
|
0 |
Non emette alcun messaggio. | ||
|
1 |
Emette messaggi di errore su stderr. | ||
|
2 |
Emette messaggi di errore e di debug su stderr. |
DVDREAD_NOKEYS
Evita il recupero delle chiavi alla partenza. Attualmente disabilitata.
|
HOME |
FIXME: Da documentare. |
libao2:
AO_SUN_DISABLE_SAMPLE_TIMING
FIXME: Da documentare.
AUDIODEV
FIXME: Da documentare.
AUDIOSERVER
Specifica il server Network
Audio System a cui dovrebbe connettersi il driver di uscita
audio nas, e il tipo di trasporto che dovrebbe essere usato.
Se non impostato viene usata la variabile DISPLAY. Il tipo
di trasporto può essere ’tcp’ o
’unix’. La sintassi è
tcp/
ESEMPI:
AUDIOSERVER=host:0
Connessione al server NAS su host usando la porta e il trasporto di default.
AUDIOSERVER=tcp/host:8000
Connessione al server NAS su host in ascolto sulla porta TCP 8000.
AUDIOSERVER=(unix)?:0
Connessione all’istanza 0 del server NAS su localhost usando socket unix.
DISPLAY
FIXME: Da documentare.
vidix:
VIDIX_CRT
FIXME: Da documentare.
VIDIXIVTVALPHA
Impostala a ’disable’ per impedire al driver VIDIX il controllo delle impostazioni di alphablending. Può poi essere gestito attraverso ’ivtvfbctl’.
osdep:
|
TERM |
FIXME: Da documentare. |
libvo:
DISPLAY
FIXME: Da documentare.
FRAMEBUFFER
FIXME: Da documentare.
|
HOME |
FIXME: Da documentare. |
libmpdemux:
|
HOME |
FIXME: Da documentare. |
HOMEPATH
FIXME: Da documentare.
http_proxy
FIXME: Da documentare.
LOGNAME
FIXME: Da documentare.
USERPROFILE
FIXME: Da documentare.
GUI:
DISPLAY
Il nome del display al quale la GUI deve connettersi.
|
HOME |
La directory home dell’utente. |
libavformat:
AUDIO_FLIP_LEFT
FIXME: Da documentare.
BKTR_DEV
FIXME: Da documentare.
BKTR_FORMAT
FIXME: Da documentare.
BKTR_FREQUENCY
FIXME: Da documentare.
http_proxy
FIXME: Da documentare.
no_proxy
FIXME: Da documentare.
/usr/local/etc/mplayer/mplayer.conf
configurazioni di sistema globali di MPlayer
/usr/local/etc/mplayer/mencoder.conf
configurazioni di sistema globali di MEncoder
~/.mplayer/config
configurazioni utente di MPlayer
~/.mplayer/mencoder.conf
configurazioni utente di MEncoder
~/.mplayer/input.conf
associazioni di immissione (input) (vedi ’-input keylist’ per l’elenco completo)
~/.mplayer/gui.conf
file di configurazione della GUI
~/.mplayer/gui.history
directory della cronologia della GUI
~/.mplayer/gui.pl
playlist della GUI
~/.mplayer/gui.url
elenco URL della GUI
~/.mplayer/font/
directory dei font (devono esserci un file font.desc e alcuni file con estensione .RAW.)
~/.mplayer/DVDkeys/
chiavi CSS salvate
Riproduzione
veloce di Blu-ray:
mplayer br:////percordo/del/disco
mplayer br:// -bluray-device /percorso/del/disco
Riproduzione
veloce di DVD:
mplayer dvd://1
Riproduci in
giapponese con i sottotitoli in inglese:
mplayer dvd://1 -alang ja -slang en
Riproduci
solo i capitoli 5, 6, 7:
mplayer dvd://1 -chapter 5-7
Riproduce
solo i titoli 5, 6, 7:
mplayer dvd://5-7
Riproduci un
DVD multi angolo:
mplayer dvd://1 -dvdangle 2
Riproduci
utilizzando un diverso dispositivo DVD:
mplayer dvd://1 -dvd-device /dev/dvd2
Riproduci un
DVD da una directory con i file VOB:
mplayer dvd://1 -dvd-device /percorso/della/directory/
Copia un
titolo DVD sul disco fisso, salvando sul file titolo1.vob
:
mplayer dvd://1 -dumpstream -dumpfile titolo1.vob
Riproduce un
DVD con dvdnav dal percorso /dev/sr1:
mplayer dvdnav:////dev/sr1
Stream da
HTTP:
mplayer http://mplayer.hq/example.avi
Stream
utilizzando RTSP:
mplayer rtsp://server.di.esempio.com/nomeFlusso
Converte i
sottotitoli in formato MPsub:
mplayer dummy.avi -sub source.sub -dumpmpsub
Converte i
sottotitoli in MPsub senza guardare il filmato:
mplayer /dev/zero -rawvideo pal:fps=xx -demuxer rawvideo -vc
null -vo null -noframedrop -benchmark -sub source.sub
-dumpmpsub
Ingresso da
V4L standard:
mplayer tv:// -tv
driver=v4l:width=640:height=480:outfmt=i420 -vc rawi420 -vo
xv
Riproduzione
su una scheda Zoran (vecchio stile, deprecato):
mplayer -vo zr -vf scale=352:288 file.avi
Riproduzione
su una scheda Zoran (nuovo stile):
mplayer -vo zr2 -vf scale=352:288,zrmjpeg file.avi
Riproduce
DTS-CD con il decodificatore harware (passthrough):
mplayer -ac hwdts -rawaudio format=0x2001 -cdrom-device
/dev/cdrom cdda://
Puoi anche usare -afm invece di -ac hwdts. Modifica
’/dev/cdrom’ affinché corrisponda al
lettore CD-ROM sul tuo sistema. Se il tuo ricevitore esterno
gestisce la decodifica di flussi grezzi DTS, puoi riprodurli
direttamente con cdda:// senza impostare il formato, hwac3 o
hwdts.
Riproduce un
file AAC con 6 canali utilizzando solo due altoparlanti:
mplayer -rawaudio format=0xff -demuxer rawaudio -af
pan=2:.32:.32:.39:.06:.06:.39:.17:-.17:-.17:.17:.33:.33
adts_he-aac160_51.aac
Puoi voler giocare un po’ con il valore di pan (p.e.
moltiplica con un valore) per incrementare il volume o per
evitare il clipping.
inversione a
scacchiera col filtro geq:
mplayer -vf
geq=’128+(p(X\,Y)-128)*(0.5-gt(mod(X/SW\,128)\,64))*(0.5-gt(mod(Y/SH\,128)\,64))*4’
Codifica il
titolo DVD #2, solo i capitoli selezionati:
mencoder dvd://2 -chapter 10-15 -o titolo2.avi -oac copy
-ovc lavc -lavcopts vcodec=mpeg4
Codifica il
titolo DVD #2, riscalando a 640x480:
mencoder dvd://2 -vf scale=640:480 -o titolo2.avi -oac copy
-ovc lavc -lavcopts vcodec=mpeg4
Codifica il
titolo DVD #2, riscalando a 512xHHH (mantiene il
rapporto di aspetto):
mencoder dvd://2 -vf scale -zoom -xy 512 -o titolo2.avi -oac
copy -ovc lavc -lavcopts vcodec=mpeg4
Stessa cosa,
con un bitrate di 1800 kbit e l’ottimizzazione dei
macroblocchi:
mencoder dvd://2 -o titolo2.avi -oac copy -ovc lavc
-lavcopts vcodec=mpeg4:mbd=1:vbitrate=1800
Stessa cosa,
con la compressione MJPEG:
mencoder dvd://2 -o titolo2.avi -oac copy -ovc lavc
-lavcopts vcodec=mjpeg:mbd=1:vbitrate=1800
Codifica
tutti i file *.jpg nella directory corrente:
mencoder "mf://*.jpg" -mf fps=25 -o output.avi
-ovc lavc -lavcopts vcodec=mpeg4
Codifica dal
sintonizzatore (specifica un formato con -vf format):
mencoder -tv driver=v4l:width=640:height=480 tv:// -o tv.avi
-ovc raw
Codifica da
una pipe:
rar p test-SVCD.rar | mencoder -ovc lavc -lavcopts
vcodec=mpeg4:vbitrate=800 -ofps 24 -
Non farti prendere dal panico. Se ne trovi uno, riportacelo, ma devi, per cortesia, essere sicuro di aver prima letto tutta la documentazione. Controlla anche gli smiley. :) Molti errori sono il risultato di una configurazione errata oppure di parametri sbagliati. La sezione della documentazione riguardante il reporting dei bug (http://www.mplayerhq.hu/DOCS/HTML/it/bugreports.html) spiega come creare dei ’bug report’ utili.
MPlayer
è stato scritto inizialmente da Arpad Gereoffy. Vedi
il file AUTHORS per una lista di alcuni dei tanti altri
contributori.
MPlayer è (C) 2000-2022 The MPlayer Team
Questa pagina di manuale (versione inglese) è stata scritta principalmente da Gabucino, Jonas Jermann e Diego Biurrun. È mantenuta da Diego Biurrun. La traduzione iniziale in italiano è stata fatta da Daniele Forghieri, ed è attualmente mantenuta da Daniele Forghieri con il grande aiuto di PaulTT e il contributo di skizzhg. Per sapere chi devi offendere per qualche traduzione errata controlla i log del CVS ;).
Puoi spedire qualsiasi messaggio riguardante questa documentazione alla mailing list MPlayer-DOCS per quello che riguarda l’originale inglese ed alla mailing list MPlayer-translations per tutto quello che riguarda le varie versioni tradotte.